sabato 25 gennaio 2025

PER UNA EDUCAZIONE DEMOCRATICA

 


In occasione della Giornata Mondiale dell'Educazione, gli insegnanti di Giarre riflettono sui principali problemi educativi.

 

-         - di Maria Torrisi

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Un interessante incontro quello di ieri pomeriggio che ha visto riunite un bel numero di soci della sezione AIMC di Giarre, in occasione della Giornata Mondiale dell’Educazione, istituita dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, intesa a sottolineare l’importanza dell’educazione nel promuovere pace, sviluppo sostenibile e inclusione sociale.

La Giornata Mondiale dell’Educazione è stata un’occasione formativa per riflettere su quelli che sono i problemi del mancato raggiungimento di una educazione di qualità accessibile a tutti, senza alcuna disparità.

I dati registrano, purtroppo, un aumento sempre maggiore di povertà educativa, con accentuata disuguaglianza di genere, abbandono scolastico, istruzione negata a causa delle guerre che interessano più parti nel mondo, la mancanza di equilibrio economico, sociale, ecologico.

Paradossalmente, nell’era dell’Intelligenza Artificiale, una percentuale esorbitante di bambini e ragazzi viene privata del diritto all’istruzione e ad una vita buona, considerati i dati dell’Unesco attestanti la cifra di ben oltre 244 milioni di bambini e adolescenti nel mondo che non frequentano una scuola, unitamente alla mancata acquisizione delle competenze necessarie all’effettiva partecipazione alla vita sociale da parte degli adulti.

Il tema della Giornata Mondiale dell’Educazione 2025 trattato dall’Unesco ha voluto porre l’accento proprio sull’impatto dell’Intelligenza Artificiale nella società attuale, mettendo in luce l’impegno a cui sono chiamati docenti ed educatori nel far acquisire a ragazzi e famiglie la consapevolezza piena delle potenzialità, dei limiti e dei pericoli dell’IA.

A questo proposito si è parlato delle opportunità offerte dall’IA da un lato, ma anche del divario che si sta venendo a creare tra il progresso tecnologico e la qualità della vita umana, dall’altro. Mentre l’Intelligenza Artificiale sta procedendo in continua ascesa, la forbice si allarga sempre più in tema di sviluppo equo e sostenibile per il benessere comune delle generazioni attuali e future.

Pertanto, si rende necessaria una formazione ad hoc che renda gli insegnanti edotti sulle modalità adeguate di utilizzo delle nuove tecnologie nella didattica quotidiana.

L’impegno di insegnanti, educatori, associazioni, parrocchie, enti e imprese nei territori di appartenenza, non potrà essere che quello di una rinnovata educazione affinché i ragazzi non ricevano soltanto conoscenze astratte ma vengano coinvolti in situazioni atte a sviluppare il pensiero critico.

Tenendo conto degli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’ONU, con i suoi 17 goal relativi alla sostenibilità, non solo ambientale ma riferiti anche alla qualità della vita, dell’ istruzione, dell’ uguaglianza, della lotta alla povertà, urge mettere in atto processi formativi che possano configurarsi quali strumenti idonei alla costruzione di un futuro equo e sostenibile.

Delineare, dunque, modelli di comportamento e azioni concrete da mettere in campo, in coerenza con la visione etica della sostenibilità e della responsabilità dell'altro, della cura di sé, della comunità e dell’ambiente, della solidarietà, dell’ uguaglianza, è fondamentale.

Per comprendere il mondo nella sua autenticità e promuovere azioni e atteggiamenti concreti di scambio relazionale aperto e interdipendente con gli altri c’è bisogno di una educazione basata sul contatto con la vita reale dell’alunno, con il suo ambiente, con il suo fare esperienza.

Una educazione, quindi, pervasa da autenticità, comunione, empatia, solidarietà e cura, che abbia a cuore la crescita umana della persona e aneli alla pace tra gli uomini e fra i popoli, secondo la pedagogia di John Dewey, per il quale la scuola è “strumento per fare democrazia.” Nel saggio Democrazia e Scuola, Dewey afferma: «La democrazia è qualcosa di più di una forma di governo. È prima di tutto un tipo di vita associata, di esperienza continuamente comunicata. L’estensione nello spazio del numero di individui che partecipano a un interesse in tal guisa che ognuno deve riferire la sua azione a quella degli altri e considerare l’azione degli altri per dare un motivo e una direzione alla sua equivale all’abbattimento di quelle barriere di classe, di razza e di territorio nazionale che impedivano agli uomini di cogliere il pieno significato della loro attività.»


*Presidente Associazione AIMC - sezione di Giarre


 

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