mercoledì 30 novembre 2016

INGRATITUDINE

INGRATITUDINE
«Il cuore spietato dei senza memoria»

 Nel suo ultimo libro il filosofo Demetrio affronta la questione morale dell’irriconoscenza, «una mancanza privata che diventa comportamento collettivo»
La dimenticanza degli atti di generosità ricevuti mina il senso di responsabilità: «Facciamo di tutto per ancorarci al presente. Dovremmo invece lavorare sul ricordo di ciò che ci ha formati e di chi ci ha aiutato a vivere e a stare al mondo”.


Il dispiacere per un gesto d’affetto non corrisposto e svilito e la ferita di un tradimento immeritato, la disillusione per un bene che sembrava genuino e l’amarezza del sentirsi dimenticati ed esclusi con perfidia e crudeltà. La Dimenticanza di un atto di generosità o di un vantaggio ricevuto, il sottile piacere di una vendetta inferta con premeditazione, come si pareggia un conto, la rabbia che genera sospetto, vendetta e un groviglio di altre meschinità e miserie da cui si può attingere a piene mani. 
C’è un pozzo di violenza dentro l’ingratitudine, parola spietata, essa stessa dal suono sgradevole con quel suo grattare in gola e insieme evocare tristezze, rabbie e risentimenti, favori e livori, ferite mai sanate del tutto. Tanto più ingrata perché non sa consolarci né condurci ad alcuna bellezza.
 Eppure, nonostante si cerchi di guardarla con maggiore rammarico quando ne siamo vittime, nessuno ne è immune. Colpa del nostro rapporto fragile con la memoria.
               O meglio della memoria corta della riconoscenza, sottotitolo ad hoc di Ingratitudine, ultimo lavoro del filosofo Duccio Demetrio fresco di stampa per Raffaello Cortina Editore (pagine 192, euro 13,00). Un saggio critico che si prefigge, ....

Leggi :   INGRATITUDINE

VIVI LA VITA, CON GIOIA, CON CORAGGIO, CON IMPEGNO!


STRUMENTI ELETTRONICI, un pericolo per i bambini

 

STRUMENTI ELETTRONICI,
UN RISCHIO PER LA SALUTE DEI GIOVANI

Tv, pc, tablet e smartphone perché ai bimbi fanno male.
 L’allarme dei pediatri americani: l’uso è da limitare


Gli americani sono bruschi ma chiari: via ogni uso di media elettronici dai bimbi. Almeno sotto i due anni, spiega l’ultimo documento dell’American Academy of Pediatrics, ma anche sopra i due anni sono da usare con la massima cautela: non superare più di un’ora al giorno di visione ( Tv o Pc) e che sia di 'programmi di alta qualità'.
 E non solo si devono isolare i bambini da un uso improprio dei media digitali, ma anche - riportano i pediatri americani dall’uso che ne fanno i genitori (vivere col Tv dei genitori acceso è dannoso anche per i piccoli che non lo guardano direttamente) e incoraggiare i pediatri a parlare con le famiglie dei rischi legati ai mass media (solo il 15% dei pediatri Usa lo fa). 
Purtroppo i genitori da qualche parte devono scaricare lo stress, rilassarsi da giornate dure, da lavori che coinvolgono entrambi mamme e papà, e finiscono col relegare i piccoli nelle mani delle nuove babysitter elettroniche. 
Ultima è l’invenzione di una culla elettronica (la culla 'intelligente') che ninna al posto di papà il bebé che piange, cosa buona, se non fosse il colpo di grazia al contatto fisico, grande cura per una crescita sana. Insomma, la medicina dice che il bambino deve essere abbracciato e la società invece risponde .......

Leggi: STRUMENTI ELETTRONICI e BAMBINI

IL GENDER SPIEGATO AD UN MARZIANO

GENDER o NON GENDER?

Nell'attuale contesto di contrapposizione, spesso «talebana», tra chi dipinge la teoria del gender in toni apocalittici, esasperandone unilateralmente alcuni aspetti, e chi ne nega addirittura l’esistenza, riconducendo il problema a un semplice rispetto dei diritti, il libro mostra l’inadeguatezza di entrambe le posizioni andando direttamente alle fonti, costituite sia dagli studi di gender, sia da documenti ufficiali. 

G. Savagnone, Il gender spiegato ad un marzianoEDB, 2016, € 11

lunedì 28 novembre 2016

LA CORREZIONE FRATERNA: PRENDERSI CURA CON AMORE E CON "ARTE"

PRENDERSI CURA DEI FRATELLI,
 per crescere insieme, 
perché nessuno si perda.

“Ogni volta che correggiamo o ci lasciamo correggere contribuiamo a risanare un pezzettino di questo mondo. Se invece con lo facciamo lo renderemo sempre più falso ed invivibile …. Meglio correggere per operare il bene che tacere e diventare complici del male”. Così padre Leoluca Pasqua nella sua recentissima opera “Fatta per amore. La correzione fraterna”, appena edita dalle Edizioni Paoline.

Il libro - di facile, gradevole e scorrevole lettura – sviluppa il tema della correzione fraterna delineando l’orizzonte in cui si colloca, il suo significato, le sue finalità.

Dopo un breve excursus biblico, con particolare riferimento all'insegnamento di Gesù, l’autore si sofferma sulle dinamiche della correzione, sugli ostacoli da superare e gli atteggiamenti da assumere.

Alla fine sono proposte alcune modalità pratiche per intraprendere  la correzione e per comprendere la sua straordinaria capacità di creare benessere e di avviare percorsi di pace e riconciliazione.

La correzione fraterna diventa così un valido strumento per aiutarsi reciprocamente a camminare nella verità.

Padre Leoluca Pasqua, dopo aver conseguito la laurea in Conservazione dei Beni Culturali presso l’Università di Udine, ha studiato Teologia alla Pontificia Facoltà Teologica di Sicilia. Già educatore nel Seminario di Palermo ed esorcista, attualmente è Parroco in Marineo (Pa).
Tra le sue pubblicazioni: “L’inganno della magia. Come liberarsi dai falsi profeti”, “La preghiera che libera. Ostacoli, deviazioni e tendenze magiche nella preghiera cristiana”, “Lottare per vivere. Il combattimento spirituale”, “Dal rancore al perdono”.
Diverse opere sono state tradotte in varie lingue.

Leoluca Pasqua, Fatta per amore … La correzione fraterna, edizioni Paoline, Milano novembre 2016, pagg. 86, € 12



sabato 12 novembre 2016

FORMARE LE COSCIENZE - GESU' EDUCATORE


IL PROGRAMMA DI GESU’ PER L’EDUCAZIONE

di Fra Vincenzo Ippolito*


È necessario educare ed educarci ai valori che formano la vita 

sono l’anima che sostiene il presente e costruisce il futuro. 

Gesù 

non solo vuole metterci in guardia dalla fatua bellezza, ma 

desidera che noi delle cose vediamo la realtà profonda, in quella 

prospettiva che non è solo segno di un sano e costruttivo realismo,

 ma della capacità di vedere oltre. Non è forse questo il compito 

dei genitori  e di tutti gli educatori cristiani

 nei riguardi dei ragazzi? 



Leggi: FORMARE LE COSCIENZE

venerdì 4 novembre 2016

LETTERA DAL TERREMOTO: FINCHÉ' C'E' TEMPO .....

AMATRICE 2016 


Scritto da Dario Veranda (sopravvissuto al terremoto)

     20 secondi... 40 secondi... 80 secondi... e tuo marito, tua moglie, i tuoi figli, tuo padre, tua madre non vivono piú. Perdi tutto. Perdi ogni riferimento. 
     Cosa faccio? dove sono? Dov'è la mia casa? Non la riconosco più. Il mio lavoro. Il sorriso dei miei figli.... E ripensi a quante inutili liti, a quante volte del tuo parere, della tua opinione ne hai fatto una questione di vita o di morte.

   Quante volte, di sciocchezze, di stupidaggini ne hai fatto una questione di principio? 


   Poi quando le uniche cose che contano nella tua vita non ci sono più, quando non hai piú né risorse né speranze né braccia che ti stringono né baci che ti consolano, quanto ti guardi attorno sperduto tra sassi, polvere e mattoni e giocattoli, allora capisci che non si gioca piú, che non c'é piú tempo per riparare a quella frase sparata come un proiettile in faccia al prossimo, a quel giudizio gratuito, a quelle "questioni di principio", a quell'abbraccio negato.


    E quando ti accorgi che a te, per qualche oscuro motivo è stato concesso un po' piú di tempo per capire cosa veramente conta nella tua vita, dove é il vero tesoro dove riporre il tuo cuore, devi fare in fretta e approfittarne. 
    Per chiedere scusa, per far pace, per implorare il Signore di riparare le uniche vere macerie della tua vita. 


    Finché c'è tempo, impara a modificare i tuoi:"non posso" in:"POSSO"! 


    Getta la cattiveria, l'orgoglio, l'arroganza e l'invidia... Impara a gioire delle cose semplici e dei successi del tuo prossimo: familiare, amico o sconosciuto senza voler sempre il riflettore puntato sul tuo egoismo.... ...


   Prima che scocchino per ognuno di noi, quei 20 secondi... 40 secondi... 80 secondi. Gli ultimi.......


mercoledì 2 novembre 2016

SCUOLA PER TUTTI?


 Il grande bluff 

della scuola per tutti

Forma i forti, non recupera i deboli


Nel saggio «Scuola di classe» Roberto Contessi svela l’inganno dietro le promozioni facili: una scuola classista che dà le giuste competenze solo a chi ha alle spalle una famiglia solida. Mentre gli altri non riescono a colmare lo svantaggio di partenza

      La scuola italiana? Non funziona più da ascensore sociale, ma da nastro trasportatore. 

     Nel senso che porta tutti o quasi al traguardo del diploma ma senza riuscire a colmare le diseguaglianze di partenza. 

       E’ questa la tesi di fondo del saggio-pamphlet Scuola di classe di Roberto Contessi, professore di storia e filosofia al liceo Giulio Cesare di Roma. 

     Ma come, 50 anni dopo la Lettera a una professoressa di Don Milani, siamo ancora lì? 

    «Sì e no - spiega il professor Contessi -.

  Perché oggi siamo di fronte a un nuovo classismo di tipo culturale: non più ricchi contro poveri ma culturalmente …… 

Leggi: SCUOLA DI CLASSE