domenica 28 febbraio 2016

PRENDERSI CURA DEL CREATO. Ottava opera di misericordia


Turkson: “Cura del creato, ottava opera di misericordia”

Riflessione quaresimale del presidente di Iustitia et Pax alla luce della “Laudato Si'”, in una conferenza della Villanova University di Philadelphia

Pixabay - CC0
Non sono più sette ma otto le opere di misericordia riportate dalla tradizione della Chiesa, secondo il cardinale Peter Kodwo Appiah Turkson: l’ottava, sia corporale che spirituale, è la “cura per la nostra casa comune”. Il presidente del Pontificio Consiglio della giustizia e della pace lo ha detto nel suo intervento del 25 febbraio alla Villanova University di Philadelphia, durante una conferenza dedicata all’enciclica Laudato Si’ alla luce di una “riflessione quaresimale per l’Anno della Misericordia”.
Partendo dalla considerazione che “la vita umana si fonda su tre relazioni fondamentali e strettamente intrecciate: quella con Dio, quella con il prossimo e quella con la terra”, il porporato – riferisce L’Osservatore Romano – ha sottolineato che “quando uno di questi rapporti si rompe” infrange in qualche modo il nostro essere pienamente inseriti nell’universo. È proprio questa la “tremenda responsabilità” del genere umano verso la creazione di cui parla l’enciclica del Pontefice: ovvero il dovere morale di essere non “semplici buoni amministratori” ma di avere una vera e propria “cura” per la casa comune.
In tal senso, secondo il cardinale, le opere corporali si possono così declinare: nutrire gli affamati, specialmente quelli che soffrono di povertà e siccità; dar da bere agli assetati, in particolare a chi non ha acqua pulita e abbondante; vestire gli ignudi, soprattutto gli esposti al freddo dell’inverno e al dolore dell’indifferenza; dare riparo ai senza tetto, in particolare alle vittime delle guerre e del mare; curare i malati, specialmente quelli che sono stati avvelenati dalle scorie delle industrie; riscattare i prigionieri, soprattutto coloro che sono oppressi da sistemi economici e politici crudeli o dalle dipendenze dei piaceri del mondo; proteggere la dignità della persona umana, specialmente seppellendo i morti con reverenza.
Quelle spirituali invece: insegnare a coloro che non si accorgono come i loro stili di vita danneggino gli altri; dare speranza a chi dispera per il futuro dei propri o cari e per quello del mondo; ammonire coloro che peccano contro il prossimo e l’ordine naturale; sopportare le sofferenze inflitte dall’avidità; perdonare le offese commesse contro l’umanità e il bene della creazione; confortare coloro che sono afflitti dalla corruzione e dai cambiamenti del clima; desiderare di pregare sempre per i vivi, i morti e le future generazioni.
Si aggiunge, quindi, l’ottava opera: la cura per la nostra casa comune. È così – ha detto Turkson – che possiamo “vivere la misericordia nel suo doppio volto: quello di dono gratuito dal Signore e quello di ‘sorgente che zampilla dall’interno’ che ci porta a condividere con gli altri il dono del creato”.
da www.zenith.org

venerdì 26 febbraio 2016

CONCORSO: IDENTIKIT DEL NUOVO INSEGNANTE


QUALE INSEGNANTE?

Le Avvertenze generali anteposte ai programmi di esame di tutte le 113 nuove classi di concorso (ridotte e compattate dalle precedenti 168) disegnano il profilo dell’insegnante del futuro, o almeno di quello che entrerà nelle scuole italiane nel settembre 2016 come vincitore del concorso a 63.712 posti a tempo indeterminato.

Sono 14 i requisiti (item), in termini di conoscenze e competenze, che egli dovrà dimostrare di possedere. Quanti di questi si pongono in continuità con quelli richiesti anche in passato, e quanti anticipano la professionalità del docente del futuro? Proviamo qui di seguito a fare una distinzione di massima tra i primi e i secondi, correndo il rischio di qualche inevitabile semplificazione.

A) Requisiti in continuità. Item 1: “Sicuro dominio dei contenuti delle discipline di insegnamento”. Item 2: “Conoscenza critica delle discipline di insegnamento e dei loro fondamenti epistemologici; (…). Item 4: “Conoscenza dei fondamenti della psicologia dello sviluppo e della psicologia dell'educazione”. Item 8: “Conoscenza delle problematiche legate alla continuità didattica e all’orientamento”. Item 10: “Conoscenza approfondita delle Indicazioni nazionali vigenti per la scuola dell’infanzia e del primo ciclo e per i licei, e delle Linee guida per gli istituti tecnici e professionali”. Item 11: “Conoscenza della legislazione e della normativa scolastica”. Item 12: “Conoscenza di alcuni documenti europei in materia educativa ” (citati QEQ, competenze chiave, programma Erasmus).

B) Requisiti innovativi: Item 3: “Conoscenze nel campo dei media per la didattica e degli strumenti interattivi per la gestione della classe; conoscenza della sitografia di ambito disciplinare e delle biblioteche online”. Item 5: “Conoscenze approfondite pedagogico-didattiche” (…) ma “in contesti interattivi” e con “Capacità di progettazione curricolare”. Item 6: “Competenze sociali, relative all'organizzazione dell'apprendimento, alla gestione di gruppi e alle relazioni interpersonali”. Item 7: “Conoscenza dei modi e degli strumenti idonei all’attuazione di una didattica personalizzata, coerente con i bisogni formativi dei singoli alunni, con particolare attenzione ai bisogni educativi speciali”. Item 9: “Padronanza delle tematiche l egate alla valutazione” e alla autovalutazione. Item 13: “Conoscenza di una lingua straniera comunitaria al livello B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue straniere”. Item 14: “Competenze digitali inerenti all’uso e le potenzialità delle tecnologie e dei dispositivi elettronici multimediali più efficaci per potenziare la qualità dell’apprendimento”.



giovedì 11 febbraio 2016

DUE GRANDI CONGEDI

IL CONCILIO E PAPA FRANCESCO 
PER UNA CHIESA RINNOVATA


don Giulio Cirignano

         

Riflettere seriamente e serenamente sui due grandi congedi che hanno caratterizzato il cammino ecclesiale di questo ultimo mezzo secolo può aiutare a comprendere non solo lo stile pastorale e le scelte di Papa Francesco, ma, cosa ancora più importante, quanto il Signore chiede oggi al discepolo. Due grandi congedi, dunque.
         Il primo  è quello costituito dall’evento conciliare. I padri  del Vaticano Secondo chiusero solennemente una lunga stagione e ne aprirono una nuova. Prendere congedo significò allora  considerare  ormai concluso il periodo che si era aperto con il lontano Concilio di Trento. Concluso, ma in che senso? Qui il discorso si fa difficile. Solo un’attente riflessione circa le molte novità inscritte nella vicenda conciliare può aiutarci a comprendere e formulare una  possibile  risposta. Al Vaticano Secondo cosa si concluse e cosa, invece, prese inizio?
      Per la risposta, possiamo tentare una sintesi delle più significative novità: al primo posto occorre situare un nuovo modo di comprendere e valorizzare la Parola di Dio  (“Dei Verbum”). Senza dubbio si apriva davanti alla appassionata coscienza ecclesiale  una prateria di bellezza dopo il lungo digiuno a motivo delle note polemiche con la Riforma. Comprendere e valorizzare la Parola significa costruire un nuovo modo di pensare e parlare. E’ nel Vangelo che si incontra Gesù, è nel Vangelo che si prende consapevolezza di cosa è la vita agli occhi di Dio. E’ nella sintonia con il vangelo che nasce e rinasce la passione di amare, con cuore puro e povero.........


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lunedì 8 febbraio 2016

GLI SCOUTS E LE SCUOLE - Il protocollo di Intesa per il triennio

"COMPETENTI E RESPONSABILI CON LA COLLABORAZIONE DELL'AGESCI"


E' stato firmato stamattina il Protocollo d'Intesa tra Ministero Istruzione, Università e Ricerca (MIUR) e l'AGESCI (Associazione Guide e Scouts Cattolici Italiani.
Il Protocollo, nel riconoscere la pregevole attività svolta coi protocolli precedenti, individua le priorità d'intervento:
il MIUR e l'AGESCI ,nel quadro delle rispettive competenze e nel rispetto dei principi di autonomia scolastica e delle scelte delle singole Istituzioni scolastiche in tema di Piano dell'offerta formativa, con il presente Protocollo d'intesa si impegnano ad identificare possibili aree di progetto per sviluppare forme di collaborazione tra Istituzioni scolastiche e AGESCI”.

“ ……la collaborazione si realizzerà nell'ambito delle tematiche espressamente previste nel presente Protocollo d'intesa.
In particolare, il MIUR e l'AGESCI individueranno programmi ed azioni, nei campi di comune interesse, connessi con l'oggetto del presente Protocollo d'intesa, definendo le seguenti attività di intervento:
1.  prevenzione e contrasto alla dispersione scolastica attraverso la valorizzazione dei  
talenti individuali dei ragazzi;
2.      promozione dell'esercizio della cittadinanza attiva attraverso le modalità proprie del metodo scout;
3.      utilizzo delle  strutture  e  dei  materiali  presenti  nelle basi nazionali  dell'AGESCI  per un
concreto esercizio della manualità e della sperimentazione delle tecniche scout tese al potenziamento  dell'asse pensiero-azione.
Per  la realizzazione  delle  iniziative  l'AGESCI  si avvarrà  delle  sue  strutture  associative  periferiche che potranno rapportarsi con gli Uffici Scolastici Regionali e con le singole Istituzioni scolastiche presenti nel proprio territorio per pianificare, nel rispetto dell'autonomia  organizzativa  e didattica, le forme di collaborazione ed i successivi interventi.
Il MIUR si impegna a:
a)     dare comunicazione dei contenuti del presente Protocollo d'intesa agli Uffici Scolastici Regionali e per il loro tramite alle Istituzioni scolastiche, alle Consulte Provinciali degli studenti, al Forum nazionale delle Associazioni studentesche, al Forum Nazionale delle Associazioni dei Genitori della Scuola;
b)    sostenere e diffondere le attività di cui all'Art.2 nel prossimo triennio, a seguito della realizzazione delle finalità previste nel presente Protocollo d'intesa attraverso periodici controlli sul grado di raggiungimento  delle finalità  e degli effetti prodotti.
e)  pubblicizzare,  promuovere  e diffondere  nelle Scuole  le attività  proposte dalle  Parti ……” 


Nella foto locandina del 1998

domenica 7 febbraio 2016

AIMC SARONNO - Una festa speciale per fare memoria e per andare verso il domani

Per l' Aimc Saronno oggi è stata una giornata bellissima. Sono fiera di essere presidente di una così bella associazione. Ringrazio tutte le persone intervenute oggi a festeggiare i nostri primi 70 anni. Un saluto grande da parte mia va a Italo Bassotto , Raffaele Greco , Giuseppe Desideri,  Giovanni Perrone e tante altre persone che ho avuto il piacere e l'onore di incontrare sul mio cammino professionale, culturale e umano. Un grande grazie ai soci AIMC di Saronno e un grande abbraccio a Luciana De Luca, Patrizia Prada , Antonia De Luca.

 Un grazie particolare ai presidenti provinciali di Milano Emanuele Verdura , Lecco Maria Pastore, Varese Giorgio Ciccarelli. E un grande grazie anche alla mia amica, collega  e fantasticamente AIMC, Roberta Cipolli, per essere sempre presente come amica ma come simpaticamente ci chiamiamo SOCIA. 

Un grazie particolare ancora alla persona a cui devo la mia Vita nell'AIMC la grande Maria che con la sua umiltà mi ha insegnato davvero tanto. 

E un grazie davvero speciale al nostro assistente spirituale Don Federico Bareggi. 

Grazie a tutti!

                                              Giuliana Paterniti Bardi



 

QUARESIMA: TEMPO DI MISERICORDIA - Il messaggio di Papa Francesco

" .......Per tutti, la Quaresima di questo Anno Giubilare è dunque un tempo favorevole per poter finalmente uscire dalla propria alienazione esistenziale grazie all’ascolto della Parola e alle opere di misericordia. ......

La misericordia di Dio trasforma il cuore dell’uomo e gli fa sperimentare un amore fedele e così lo rende a sua volta capace di misericordia. È un miracolo sempre nuovo che la misericordia divina si possa irradiare nella vita di ciascuno di noi, motivandoci all’amore del prossimo e animando quelle che la tradizione della Chiesa chiama le opere di misericordia corporale e spirituale.....

Non perdiamo questo tempo di Quaresima favorevole alla conversione! ....


Un invito per chi opera nella scuola:

 - Che cosa significa esercitare la misericordia nel quotidiano scolastico?


sabato 6 febbraio 2016

INSEGNARE BENE? E' QUESTIONE DI STILE

Alessandro D'Avenia ha recentemente scritto che lo scopo della scuola é accrescere la cultura e l'autonomia dei giovani e che, perché tal fine si realizzi é necessario che ci sia un metodo, ovvero un cammino percorribile da maestri e allievi insieme per strappare questi ultimi alla "tirannia del non senso",
Vorrei soffermarmi su questa bella provocazione, guardandola dal lato dei docenti, tentando un paragone tra il mestiere dell'insegnamento e quello dell'artista ......

SCEGLI L'ITALIA E VINCI - Alla ricerca della bellezza di casa nostra


Scegli l’Italia
Premio per gli insegnanti che progettano
un’uscita didattica alla ricerca della Grande Bellezza
Scegli l’Italia
… e diventa “Ambasciatore di Bellezza” per i tuoi allievi
Anno scolastico 2015–16


La bellezza italiana come radice, come matrice culturale che crea valore economico, come opportunità per l’individuo e per la società, come identità competitiva del Paese.

Scopo del progetto è quello di avviare un percorso di informazione e di educazione che coinvolge insegnanti, studenti, famiglie attraverso cui diffondere la cultura della bellezza tipicamente italiana e creare consapevolezza circa quanto essa sia un fulcro di sviluppo per l’Italia.
Vitale dunque è il coinvolgimento degli insegnanti, ai quali si chiede di diventare “Ambasciatori della Bellezza” presso i propri allievi, progettando un’uscita didattica che rifletta il significato panoramico, multi tematico della bellezza italiana, che insieme ai tradizionali temi dell’arte e della cultura accosta argomenti meno immediati, quali la manifattura, la sapienza gastronomica e l’innovazione.
Il premio si riferisce all’anno scolastico 2015-16. 

Per partecipare: Scegli l'Italia


giovedì 4 febbraio 2016

INSEGNARE LA MATEMATICA IN PROSPETTIVA INTERCULTURALE

Un mondo globalizzato richiede la mobilitazione degli educatori per arrivare alla progettazione di curricoli nuovi. Si rende pertanto necessario uno studio e un'analisi delle conoscenze indigene per una loro eventuale integrazione con la conoscenza scolastica, al fine di creare un contesto educativo in cui culture diverse sono parimenti valorizzate e considerate degne di attenzione.
Lo studio e l'analisi devono riguardare anche la Matematica, una disciplina che non può essere più considerata indipendente dalle culture.......


Leggi: MATEMATICA IN PROSPETTIVA INTERCULTURALE

Articolo tratto da Scuola Italiana Moderna - Ed. La Scuola - febbraio 2016

IL VANGELO DEL MATRIMONIO

Il Vangelo del matrimonio

di Don Giulio Cirignano

Finalmente ho compreso, non so bene per quale misteriosa intuizione, la ragione della una mia permanente diffidenza verso l’atteggiamento e le azioni di molti cattolici a difesa della cosiddetta famiglia tradizionale. Ho compreso perché l’iniziativa programmata per la fine gennaio  mi ha lasciato non solo indifferente ma ha provocato in me un vero fastidio. Come mai? La ragione è presto detta anche se non è facile  esprimerla con tutta la chiarezza che meriterebbe. Dunque, perché?
Nei molti discorsi sull’argomento, nei dibattiti televisivi soprattutto, c’è un’assenza che fa pensare. Si avverte un vuoto tanto doloroso quanto triste. Manca un protagonista. Manca cioè la esposizione, convinta, serena e gioiosa della bellezza del matrimonio da parte di coloro che presumono di tutelarne le sorti. Tutti impegnati solo a condannare le posizioni diverse. Nessuno che trovi mai il modo di narrare, con il sorriso sulle labbra e la gioia nel cuore la qualità bella e saporosa dell’esperienza sponsale secondo il Vangelo. Dobbiamo spiegarci.......

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MATRIMONIO O NON MATRIMONIO? VALE LA PENA DISCUTERNE

Forse la maggior parte di noi, davanti al can can che si è scatenato in questi giorni sul ddl Cirinnà e sul Family day, ha provato un senso profondo di stanchezza e ha avuto la tentazione di spegnere l’audio, se non altro per motivi di igiene mentale.

   Questa tentazione si fa ancora più forte quando scopriamo che in Italia «le coppie composte da un uomo e da una donna sono 13 milioni e 990 mila. Il 99,95 per cento. Lo dice il censimento nazionale dell'Istituto nazionale di statistica. Le coppie dello stesso sesso che nel 2011 si autodichiarano famiglia sono, invece, soltanto 7.513 (...). Seguendo le risposte del 2011, si scopre che su 7.513 coppie autodichiaratesi “dello stesso sesso”, solo 529 avevano figli. Rappresentano - le coppie gay con figli - lo 0,0005 per cento delle coppie italiane» (C. Zunino, I numeri delle famiglie gay. Sono meno di 8mila e solo in 500 hanno figli”, in «Repubblica» del 1 febbraio 2016).

   Valeva la pena di mobilitarsi in trecentomila per una minaccia lillipuziana? E, sul fronte opposto, di rivendicare con toni così drammatici un diritto che riguarda in realtà poche migliaia di persone, in un momento in cui ci sono milioni di famiglie in gravissime difficoltà di ogni tipo?

   Una prima risposta a questi comprensibili interrogativi potrebbe essere che l’importanza di un problema non si misura solo in termini quantitativi. Qui è in gioco un principio giuridico. E’ in nome di esso che i movimenti LGBT si battono, chiamando in causa gli artt. 2 e 3 della Costituzione, che sanciscono l’uguaglianza dei diritti di tutti i cittadini. Così come è in nome di esso che, all’opposto, altri - appellandosi all’art. 29 della stessa Costituzione, dove si consacra il valore della famiglia – hanno manifestato nel Family day.

   Il vero nodo, però,   ...

mercoledì 3 febbraio 2016

L'ORA DI RELIGIONE

LEGGERA FLESSIONE DI ALUNNI CHE SCELGONO L'ORA DI RELIGIONE


IL RUOLO DEGLI INSEGNANTI DI RELIGIONE CATTOLICA




È in aumento, in Italia, il numero degli studenti delle scuole superiori che scelgono di non avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica. Le punte massime di defezione si registrano in Toscana e in Emilia  Romagna, tuttavia al Nord sono ancora il 72,8% gli iscritti, mentre al Sud toccano il 97% [...]. Adriana Masotti ha sentito don Daniele Saottini, responsabile dell’Irc, Servizio nazionale per l’insegnamento della religione cattolica, a cominciare dai dati sulle iscrizioni:
  
[...] I dati realmente rivelano un calo costante, anche se molto leggero. Però l’88,5% su scala nazionale di studenti delle scuole statali che scelgono l’ora di religione, secondo me, è un dato molto positivo. 20 anni fa i dati sugli avvalentesi erano ancora del 93,5%; in 20 anni sono calati di 5 punti in percentuale. Negli ultimi anni, sì, c’è stato un calo più significativo però dall’altra parte la nostra società è cambiata… Comunque, quasi il 30% di studenti non si avvale nelle scuole del nord Italia e questo vuol dire che allora 7 studenti su 10 se ne avvalgono. Quindi normalmente nelle nostre classi ci sono tanti studenti.
  
Quindi non c’è preoccupazione da questo punto di vista?



martedì 2 febbraio 2016

AIMC: 70 ANNI DI ATTIVITÀ' - GIUBILEO CON PAPA FRANCESCO

INFORMAZIONI:

Giubileo70 anni AIMC – logistica, scheda prenotazione

                         
  


VALORIZZARE I DOCENTI - QUALI CRITERI?


VALORIZZAZIONE DEL MERITO DEL PERSONALE DOCENTE
(Commi 125 – 129 Legge 107/2015)

La Legge 107/2015 prevede, ai fini della valorizzazione del merito del personale docente, l’istituzione di un apposito fondo, ripartito a livello territoriale e tra le istituzioni scolastiche in proporzione alla dotazione organica dei docenti, considerando altresì i fattori di complessità delle istituzioni scolastiche e delle aree soggette a maggiore rischio educativo.
Il dirigente scolastico, sulla base dei criteri individuati dal Comitato per la valutazione dei docenti, assegna annualmente al personale docente una somma del fondo sulla base di motivata valutazione. Il comitato individua i criteri per la valorizzazione dei docenti sulla base:
a) della qualità dell’insegnamento
b) del contributo al miglioramento dell’istituzione scolastica, nonché del successo formativo e scolastico degli studenti
c) dei risultati ottenuti dal docente o dal gruppo di docenti in relazione al potenziamento delle competenze degli alunni
d) dell’attuazione di iniziative di innovazione didattica, della collaborazione alla ricerca didattica, alla documentazione e alla diffusione di buone pratiche
e) dell’assunzione di responsabilità nel coordinamento organizzativo e nella formazione del personale.

L’AIMC, con il presente lavoro (elaborato dai Consiglieri nazionali Massimo Altobelli, Marina Ciurcina, Antonietta D’Episcopo, Enea Di Ianni, Fiorella Magnani, Sandra Suatoni, Filomena Valicenti), intende fornire ai Comitati di valutazione uno strumento, una traccia per l’individuazione dei criteri per la valorizzazione dei docenti, nella consapevolezza che in ambito scolastico ogni scelta e azione intenzionalmente finalizzata ad offrire le migliori condizioni per favorire il successo formativo di ogni alunno presenta un tasso di eticità strettamente connesso alla deontologia professionale, da esplicarsi sia  individualmente che collegialmente.
I criteri per la valorizzazione dei docenti dovrebbero tenere presente da una parte lo stretto e delicato rapporto tra la libertà d’insegnamento e la dimensione collegiale, dall’altra  le scelte operate dalla comunità professionale, in riferimento alle variabili di contesto, finalizzate al perseguimento della qualità dell’offerta formativa.

Diverse le questioni aperte: 

Leggi il documento. VALORIZZARE I DOCENTI

lunedì 1 febbraio 2016

IL PAPA NELLA SINAGOGA. Significato e prospettive



In margine alla visita del Papa alla Sinagoga

di don Giulio Cirignano *

        Mi sono commosso profondamente in occasione della visita del Papa alla sinagoga di Roma. 
        Quando, con la tenerezza che lo  contraddistingue ha ricordato e salutato i pochi ebrei ancora in vita dopo la tempesta nazista, quando con parole semplici ma con palpabile partecipazione ha voluto come abbracciarli uno per uno, non ho saputo controllare la gioia e l'emozione. Mi sono sentito invadere da una commozione incontenibile, fino alle lacrime.
     L’incontro, che seguiva quello dei suoi predecessori, aveva notevole importanza  in ordine al proseguimento della amicizia ebraico- cristiana, in atto già da molti anni. Da Papa Giovanni in poi, tale amicizia è vistosamente cresciuta. Speriamo che continui ancora, sia sul piano dei gesti che su quello della discussione teologica. Percorso  di grande interesse quello della comunione con i nostri fratelli maggiori.
       L’apostolo Paolo ha lasciato al riguardo una grande lezione........


Leggi: IL PAPA IN SINAGOGA