Di redazione
Ospite
su La7, lo psicoanalista Massimo Recalcati ha offerto una riflessione profonda
sulla crisi educativa che attraversa la società contemporanea, soffermandosi
sul rapporto tra genitori, figli e scuola.
Secondo
Recalcati, uno dei problemi principali è la dissoluzione del patto educativo
tra le generazioni, un’alleanza che un tempo vedeva genitori e insegnanti uniti
nel compito di educare i giovani. “Freud notava che il ragazzo vedeva
nei professori il prolungamento dell’autorità dei genitori. Oggi questa
continuità si è spezzata”, ha spiegato.
Recalcati
attribuisce questa rottura alla perdita della “differenza simbolica” tra le
generazioni: “I genitori di oggi si vestono come i loro figli, parlano
lo stesso linguaggio, giocano agli stessi giochi. Si sono messi in difesa dei
propri figli contro i professori, come in una sorta di sindacalismo alla
rovescia”. L’atteggiamento, unito alla tendenza a sospettare di ogni
provvedimento disciplinare o insufficienza scolastica, mina l’autorità degli
insegnanti e amplifica il narcisismo dei figli, rendendo il processo educativo
sempre più fragile.
“Il
fallimento e il limite sono ingredienti fondamentali della crescita”
Un
altro aspetto critico, secondo Recalcati, è l’angoscia dei genitori di oggi di
amplificare il valore della prestazione dei propri figli, eliminando ogni
spazio per il fallimento o lo smarrimento. “Non viene più dato tempo
alla caduta, allo sbandamento, allo smarrimento, che invece sono ingredienti
fondamentali di ogni processo formativo”, ha sottolineato. Tale
ossessione per la performance, che si traduce in un rifiuto del limite, priva i
giovani di esperienze essenziali per la loro crescita.
Recalcati
ha richiamato il concetto di “legge del padre”, elaborato dallo psichiatra
Jacques Lacan, per spiegare l’importanza del limite nell’educazione. “Il
padre è il simbolo della legge, ma non di una legge scritta o giuridica. È la
legge che fonda la vita insieme, che dice che non tutto è possibile. Il nostro
tempo, invece, incoraggia l’idea perversa che tutto sia possibile. Ma senza un
limite, senza confini, non esiste discorso educativo”.
La
necessità di ricostruire il patto educativo
Per
Recalcati, la crisi educativa non è solo una questione di scuola, ma riguarda
l’intera società. La perdita del limite e del patto tra le generazioni ha
portato a una situazione in cui i genitori, anziché sostenere il processo
educativo, lo ostacolano, proteggendo i figli da ogni forma di frustrazione o
insuccesso. “I genitori vivono con sospetto ogni iniziativa educativa
degli insegnanti, come se si trattasse di un abuso di autorità o di
un’incapacità di riconoscere le qualità dei propri figli”, ha osservato.
La
soluzione, secondo lo psicoanalista, passa attraverso una riscoperta del valore
del limite e del fallimento come elementi essenziali della crescita, e
attraverso la ricostruzione di un’alleanza educativa tra genitori e insegnanti.
Solo così sarà possibile restituire ai giovani un percorso formativo autentico,
capace di prepararli alle sfide della vita.
Nessun commento:
Posta un commento