SANTO
NATALE 2024
Messaggio di Mons Dollmann
Arcivescovo di Cambrai,
Assistente Ecclesiastico
UMEC-WUCT
Il
giubileo del divenire servitori della gioia
San
Luca, l'evangelista della gioia
Il
Vangelo secondo San Luca, che accompagna il nuovo anno liturgico, è
caratterizzato dalla nota di gioia. Così nel Natale il vangelo ci associa alla
gioia degli angeli attraverso il canto di gloria a Dio e, dopo l'Ascensione, il
vangelo menziona gli apostoli che costantemente lodavano Dio nel Tempio. Questa
gioia è uno dei frutti dello Spirito Santo che Gesù ci ha ottenuto attraverso
la sua morte e risurrezione. Per il popolo ebraico il giubileo voleva essere un
momento di gioia interamente dedicato a Dio attraverso la preghiera ma anche
attraverso gesti di riconciliazione come la remissione dei debiti, la
liberazione degli schiavi o del resto della terra. Ma questi precetti rimasero
in gran parte un ideale. Fu allora che crebbe la speranza della vera liberazione,
quella che sarebbe stata compiuta dal Messia.
Gesù
il Messia consacrato dall'unzione della gioia
All'inizio
del ministero pubblico di Gesù, san Luca evoca la sua venuta nella sinagoga di
Nazareth dove partecipa alla preghiera del sabato. Gli fu presentato il libro
del profeta Isaia, nel quale lesse il seguente brano: “Lo Spirito del Signore è
sopra di me, perché il Signore mi ha consacrato con l'unzione. Mi ha mandato a
portare il Vangelo ai poveri […] per proclamare un anno di grazia del Signore»
(Is 61,1-2). L'assemblea intese queste parole di Isaia come un annuncio del
Messia. Ed ecco, dopo aver consegnato il rotolo della Scrittura al servo, Gesù
proclamò: «Oggi si è compiuto questo passo della Scrittura che hai udito» (Lc
4,21).
Il
cristiano, servitore della gioia di Dio
Si
è così compiuto in Gesù il giubileo annunciato da Isaia. Lui, il Figlio di Dio,
annunciò agli uomini la liberazione totale, guarì i malati e restituì la vista
ai ciechi. Gesù ha così significato l'avvento della salvezza, il dono della
vita eterna che egli ha offerto in modo definitivo all'umanità attraverso la
sua morte e risurrezione. Per i cristiani i giubilei saranno sempre in
riferimento a questa salvezza che Gesù Cristo ha portato al mondo.
Accolto
così, il Giubileo del 2025 è una scuola di gioia fondata, secondo il desiderio
del Papa, sulla speranza. Questo «molto più grande delle soddisfazioni
quotidiane e del miglioramento delle condizioni di vita, ci porta oltre le
prove e ci spinge a camminare senza perdere di vista la grandezza della meta a
cui siamo chiamati, il Cielo» (Bolla di indizione Spes non confundit, n. 25, 9
maggio 2024).
Buone
Feste della Natività di Cristo e buon Anno Santo Giubilare
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