sabato 21 dicembre 2024

TESTIMONI DELLA GIOIA

 SANTO NATALE 2024


 Messaggio di Mons Dollmann

Arcivescovo di Cambrai, 

Assistente Ecclesiastico 

UMEC-WUCT


 Il giubileo del divenire servitori della gioia

 San Luca, l'evangelista della gioia

 Il Vangelo secondo San Luca, che accompagna il nuovo anno liturgico, è caratterizzato dalla nota di gioia. Così nel Natale il vangelo ci associa alla gioia degli angeli attraverso il canto di gloria a Dio e, dopo l'Ascensione, il vangelo menziona gli apostoli che costantemente lodavano Dio nel Tempio. Questa gioia è uno dei frutti dello Spirito Santo che Gesù ci ha ottenuto attraverso la sua morte e risurrezione. Per il popolo ebraico il giubileo voleva essere un momento di gioia interamente dedicato a Dio attraverso la preghiera ma anche attraverso gesti di riconciliazione come la remissione dei debiti, la liberazione degli schiavi o del resto della terra. Ma questi precetti rimasero in gran parte un ideale. Fu allora che crebbe la speranza della vera liberazione, quella che sarebbe stata compiuta dal Messia.

 Gesù il Messia consacrato dall'unzione della gioia

 All'inizio del ministero pubblico di Gesù, san Luca evoca la sua venuta nella sinagoga di Nazareth dove partecipa alla preghiera del sabato. Gli fu presentato il libro del profeta Isaia, nel quale lesse il seguente brano: “Lo Spirito del Signore è sopra di me, perché il Signore mi ha consacrato con l'unzione. Mi ha mandato a portare il Vangelo ai poveri […] per proclamare un anno di grazia del Signore» (Is 61,1-2). L'assemblea intese queste parole di Isaia come un annuncio del Messia. Ed ecco, dopo aver consegnato il rotolo della Scrittura al servo, Gesù proclamò: «Oggi si è compiuto questo passo della Scrittura che hai udito» (Lc 4,21).

 Il cristiano, servitore della gioia di Dio

 Si è così compiuto in Gesù il giubileo annunciato da Isaia. Lui, il Figlio di Dio, annunciò agli uomini la liberazione totale, guarì i malati e restituì la vista ai ciechi. Gesù ha così significato l'avvento della salvezza, il dono della vita eterna che egli ha offerto in modo definitivo all'umanità attraverso la sua morte e risurrezione. Per i cristiani i giubilei saranno sempre in riferimento a questa salvezza che Gesù Cristo ha portato al mondo. 

Accolto così, il Giubileo del 2025 è una scuola di gioia fondata, secondo il desiderio del Papa, sulla speranza. Questo «molto più grande delle soddisfazioni quotidiane e del miglioramento delle condizioni di vita, ci porta oltre le prove e ci spinge a camminare senza perdere di vista la grandezza della meta a cui siamo chiamati, il Cielo» (Bolla di indizione Spes non confundit, n. 25, 9 maggio 2024).

 Buone Feste della Natività di Cristo e buon Anno Santo Giubilare

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