venerdì 7 luglio 2023

DIALOGHI, NON DUELLI


Non è soltanto 

una questione di stile

o di convenienza

 

- di Davide Magatti

Quando carichiamo gli altri delle nostre fatiche, riservando a chi ci cammina accanto una risposta secca, una frase saccente, un modo scortese, ci giustifichiamo, in genere, subordinando i modi ai contenuti, dimenticando che la qualità della comunicazione costituisce sempre una porzione essenziale del messaggio stesso.

Le accelerazioni aggressive o i toni supponenti compongono un segnale inequivocabile, benché implicito, di disapprovazione, di squalifica dell’altro che ci ascolta. È un modo per salire sul palco e sottrarci allo scambio alla pari, al dialogo autentico, forzando l’altro al duello verbale o, in alternativa, alla resa.

Quando ci dimentichiamo di ascoltare, di accogliere ed andiamo all’attacco, stiamo iniziando ad impoverire lo spazio del confronto, minando potentemente l’efficacia e l’esito della comunicazione.

Ogni "persona che si ritiene  per bene", in particolare ogni educatore, deve saper essere sempre cortese. Ma la cortesia non è semplice garbo, bel modo.

Cortesia è soprattutto attenzione e presenza all’altro. Cortesia non è semplice riproposizione di comportamenti codificabili come gentili, bensì è la disposizione di chi sa porsi con umiltà e rispetto nei confronti di un’altra persona.

È aprendo spazio che possono prodursi contenuti non scontati; è frenando la presunzione che possiamo aprire a punti di vista nuovi; è attraverso l’ascolto che possiamo tentare di comprendere ed è, infine, attraverso un clima di fiducia, non di prevaricazione, che possiamo noi stessi ricevere ascolto.

Pensiamoci. Non è soltanto una questione di stile, bensì di intelligenza e di reale attitudine all’ascolto.

 RS -Servire

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