7 luglio 1881: viene pubblicato il romanzo per bambini "Le avventure di Pinocchio. Storia di un burattino". Diventerà il libro italiano più tradotto del mondo (superando persino la Divina Commedia) e avrà persino un rifacimento (per non dire un vero e proprio plagio) russo: "Le avventure di Burattino" di Aleksej Tolstoj.
Probabilmente assieme ai Promessi sposi è il capolavoro dell'Ottocento: c'è
parecchia satira politica (il carabiniere idiota. Il giudice che libera i
colpevoli. Il Campo dei Miracoli, satira della finanza), ma anche un aspetto
che alcuni vedono come "esoterico" altri come cristiano.
Pinocchio è una marionetta (tecnicamente non è un burattino) che diventa un
bambino: è jl cammino dell'anima dalla meccanicità alla liberazione spitituale.
I richiami sono molti: la trasformazione in asino richiama "l'Asino
d'oro" del mago isiaco latino Apuleio. Ma anche la permanenza nella pancia
del "terribile Pesce-cane" richiama la storia di Giona nella balena.
La Fata Turchina richiama la Vergine Maria (i capelli sono del colore del manto
della Madonna) e il padre di Pinocchio è un falegname di nome Geppetto
(diminutivo di Giuseppe). La trasformazione in bambino è la liberazione
dell'anima dal corpo:la morte con rinascita alla vera vita.
Il cardinal Biffi scrisse un libro sul significato cristiano di Pinocchio.
Altri vi vedono un'iniziazione massonica: però il nome di Collodi, pur vicino
ad ambienti mazziniani, non è stato ritrovato negli elenchi dei massoni del
tempo.
Pinocchio è una Divina Commedia per bambini, un viaggio dall'inferno al
paradiso sotto forma di fiaba.
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