sabato 24 dicembre 2011

E' NATALE. AUGURI!

E’ Natale….. Vieni in me Gesù come luce da accendere, come amore da amare, come gioia da donare, come pace da diffondere, come sacrificio da offrire, come vita da vivere, come verità da dire (Madre Teresa   di Calcutta) .
Auguri di vero cuore per il Santo Natale e per un proficuo 2012 a Te ed ai Tuoi.

domenica 18 dicembre 2011

EDUCARE OGGI ALLE VIRTU'

Sono passate di moda le virtù? Ha ancora un senso educare ad esse? Sono le domande in cui Giuseppe Savagnone (editorialista di Avvenire ed autore di numerose pubblicazioni sulle problematuiche educative) risponde nella sua recente opera (Educare oggi alle virtù, edizione LDC, 2011 ).  Oggi, nell'opinione diffusa, non è la virtù, ma la trasfressione a rappresentare un valore. La morale del dovere e delle regole è in crisi e con essa il modello di educazione che ad essa si rifaceva. Ma c'è un altro modo  di concepire le virtù, molto diverso da quello della legge e dei comandi, e che valorizza piuttosto la sfera affettiva, i desideri e la ricerca della felicità. Una concezione antichissima, oggi riscoperta da studiosi, soprattutto anglosassoni, delle più varie tendenze, ma purtroppo ancora ignota al grande pubblico.  La proposta dell'autore è di utilizzare, in ambito educativo, questo diverso concetto, di cui egli mostra la profonda sintonia con le esigenze della sensibilità e della mentalità contemporanee, soprattutto giovanili. Educare alle virtù può diventare, allora, la risposta più radicale - forse la sola possibile - alla sfida dellemergenza educativa.


venerdì 9 dicembre 2011


Sono passati 63 anni dal 10 dicembre 1948, giorno in cui l'Assemblea Generale dell'Onu proclamò la Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo. E domani, 10 dicembre, in tutto il mondo si celebra la Giornata dei diritti umani. La ricorrenza viene festeggiata tutti gli anni a partire dal 1950, quando fu istituita la Giornata Mondiale dei diritti umani con la risoluzione 423 V dell'Onu, che invita tutti gli stati che fanno parte delle Nazioni Unite a celebrarla.
«I diritti umani appartengono a ognuno di noi, senza eccezioni. Ma se non conosciamo e difendiamo il nostro diritto e il diritto degli altri ad esercitarli resteranno solo parole in un documento vecchio di decenni», è il messaggio lanciato dal segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon per questa occasione. Il segretario generale delle Nazioni Unite ha avuto parole di particolare attenzione per la primavera araba, a cui di fatto ha dedicato questa edizione 2011 della Giornata Mondiale dei diritti umani: quest'anno, «in tutto il mondo si sono mobilitate persone per chiedere giustizia, dignità, uguaglianza, partecipazione, i diritti sanciti nella Dichiarazione Universale». Ban Ki-moon ha anche voluto sottolineare come molti manifestanti della primavera araba abbiano avuto modo di collegarsi con il resto del mondo attraverso i social media: «sono finiti i giorni in cui i governi repressivi potevano controllare totalmente il flusso di informazioni» ha detto, sollecitando i governi a non «bloccare l'accesso a Internet e le varie forme di social media per prevenire le critiche e il dibattito pubblico». Dunque, «un anno straordinario per i diritti umani» e anche per guardare alle sfide future bisogna trarre ispirazione «dall'esempio degli attivisti dei diritti umani e dalla Dichiarazione Universale per fare del nostro meglio». E anche sul sito dell'Onu dedicato alla giornata si leggono parole che sottolineano l'importanza dei social media e delle nuove tecnologie come strumento di informazione e di dialogo che supera molto facilmente barriere e frontiere: quest'anno «migliaia di persone hanno deciso che e' giunto il momento di reclamare i propri diritti» e lo hanno fatto anche «grazie agli sms per informare, ispirare e mobilitare sostenitori dei loro diritti umani fondamentali. I social network hanno aiutato gli attivisti ad organizzare movimenti di protesta pacifica in diverse città nel mondo - a Tunisi, al Cairo, a Madrid, a New York ed in altre città e paesi nel mondo - a volte anche affrontando violente repressioni». E ancora: «attraverso il potere incredibile dei social network, le persone comuni si sono trasformate in attivisti per i diritti umani» che «appartengono in egual misura a ciascuno di noi e ci legano tutti insieme in una comunità globale con gli stessi ideali e valori». La primavera araba è stata anche protagonista dei premi Nobel per la pace di questo 2011, consegnati a tre donne attiviste per i diritti umani fra cui Tawakkol Karman, leader del principale gruppo di opposizione in Yemen, premiata insieme alla presidente della Liberia Ellen Johnson Sirleaf e all'attivista liberiana Leymah Gbowee. E come tutti gli anni la cerimonia di consegna dei premi avverrà il 10 dicembre, a Oslo, in concomitanza con la Giornata Mondiale dei diritti Umani. All'Onu, sul web e sui social media oggi l'Alto Commissariato per i diritti Umani ha ospitato una sorta di conferenza globale, una conversazione virtuale aperta a tutti a cui si poteva partecipare collegandosi al sito Internet o attraverso gli account Facebook, Twitter, Weibo. Fra le moltossime iniziative che nel mondo accompagnano questa giornata, si segnala quella di Amnesty International, che domani sera illuminerà di giallo (il colore dell'organizzazione per i diritti umani fondata nel 1961) le Cascate del Niagara. L'associazione partecipa alla maratona mondiale di firme "Write for rights": fino al 17 dicembre sarà possibile collegandosi al sito firmiamolitutti, firmare gli appelli per il rispetto dei diritti umani in Azerbaigian, Camerun, Corea del Nord, Iran e Messico.


sabato 3 dicembre 2011

INDICAZIONI DA ARMONIZZARE

Indicazioni nazionali: oltre il monitoraggio, l’ascolto

Comunicato stampa
L’armonizzazione delle Indicazioni prevista per il primo ciclo può rappresentare una prima significativa occasione per dare alla scuola agìta e ai suoi professionisti un segnale di attenzione e rispetto. Le accelerazioni delle procedure con il via a un monitoraggio on line e, a quanto sembra, l’avvio alla fase finale dei lavori della commissione MIUR da tempo costituita non devono penalizzare il necessario ascolto concreto dei professionisti di scuola e delle comunità professionali.
Il confronto con i due documenti attualmente in vigore – Indicazioni nazionali del 2004 e Indicazioni per il curricolo del 2007 – a cui fa riferimento il monitoraggio promosso dal Miur, è stato sostanzialmente gestito in modo autonomo dalle scuole dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado.
Si è trattato di un percorso di ricerca sul campo delle soluzioni più coerenti con l’offerta formativa. Anche quando è stato vissuto come opportunità di sperimentazione, molte scuole hanno percepito un profondo senso di solitudine per la mancanza di un adeguato supporto tecnico, di una puntuale attività di verifica e di promozione delle esperienze più significative.
Senza la prima fase d’interlocuzione, prevista dall’Atto d’indirizzo dell’8 settembre 2009 e mai attuata, il monitoraggio, composto da formulari con griglie a risposte chiuse, compilabili solo on line, corre il rischio di essere percepito come ulteriore limitazione al confronto e all’esplicitazione del perché delle scelte. Le domande poste indagano più sul “cosa” e sul “come” e diventa, così, difficile risalire al senso pedagogico-didattico-organizzativo che sta alla base del processo di contestualizzazione affidato alle unità scolastiche con lo scopo di rendere significativa l’esperienza scolastica di ogni alunno che le frequenta.
Ben venga la proroga per la compilazione telematica dei questionari, ma è necessario un maggiore coinvolgimento delle scuole in una riconsiderazione critica della propria esperienza e nell’attivazione di un circuito di ascolto attivo da parte dell’Amministrazione anche se ciò potrà comportare lo slittamento dei tempi per la stesura del testo definitivo delle nuove Indicazioni.
L’Associazione Italiana Maestri Cattolici (AIMC) chiede che siano attivate modalità interattive con gruppi di docenti e dirigenti e si dia spazio ai Collegi dei docenti in grado di offrire una vasta gamma di suggerimenti per la complessa operazione di armonizzazione dei due testi delle Indicazioni nazionali e delle Indicazioni per il curricolo, in vista della loro messa a regime.

La presidenza nazionale AIMC.

Roma, 2 dicembre 2011

giovedì 1 dicembre 2011

RAPPORTO SULLA SCUOLA IN ITALIA anno 2011

La scuola media è davvero l’anello debole della scuola italiana?
 Lo suggeriscono le rilevazioni internazionali, secondo le quali gli studenti italiani sono quelli che patiscono la più profonda flessione dei propri risultati di apprendimento nel passaggio dalle scuole elementari alla media, come pure la cattiva reputazione che la secondaria di primo grado oggi gode presso l’opinione pubblica, le famiglie e nello stesso mondo della scuola. Lo confermano nuove ricerche realizzate dalla Fondazione Agnelli e rese pubbliche nel suo Rapporto sulla scuola in Italia 2011.

Leggi:
Presentazione del Rapporto e rassegna stampa
Sintesi Rapporto Fondazione Agnelli