In un mondo sempre più
interconnesso, dove le distanze vengono annullate da un click e i luoghi
d’incontro virtuali stanno soppiantando quelli reali, anche le mafie stanno
imparando ad adattarsi: sfruttando le potenzialità della tecnologia, si
addentrano nello spazio digitale come fosse un nuovo territorio di conquista.
Ancora una volta, la criminalità organizzata dà prova di essere estremamente flessibile e capace di stare al passo coi tempi. Non si serve più di picciotti rozzi e sfrontati, ma di abili professionisti con competenze nel settore informatico e finanziario.
Le sue armi sono oggi hardware e software sofisticatissimi, che permettono di
insinuarsi negli angoli più oscuri del web, protetti non dall’antica omertà, ma
dall’anonimato che lo spazio digitale consente di mantenere.
La «scoperta» delle
criptovalute, poi, ha aperto lucrose e inattese prospettive, se si pensa che
nel 2022 il volume delle transazioni illecite ha raggiunto il record di 20,6
miliardi di euro.
Nicola Gratteri e Antonio
Nicaso illustrano questa metamorfosi citando cifre e documenti, a dimostrazione
del fatto che la mafia, e in particolare la ‘ndrangheta, agisce ormai su scala
globale, spacciando droga, riciclando denaro, compiendo truffe finanziarie e
vendendo armi in ogni parte del pianeta, senza nemmeno doversi spostare da
casa.
In questo peculiare
processo di ibridazione, la ‘ndrangheta, come il mitologico grifone, incarna al
contempo «valori» tradizionali e nuove istanze, rendendo sempre più fluidi i
confini tra legalità e illegalità.
Le forze dell’ordine, di
conseguenza, si trovano al cospetto di sfide inedite, che vanno affrontate con
la consapevolezza che, in una dimensione transnazionale, è necessario superare
le differenze politiche, culturali e giuridiche in nome di un comune obiettivo:
proteggere la società e le generazioni future dalle insidie di «una mafia
silente», abilissima nell’arte del mimetismo e della metamorfosi.
Nicola Gratteri, Antonio Nicaso, IL GRIFONE , Mondadori, 2023
Nessun commento:
Posta un commento