bellezza e poesia.
Messaggio toccante e potente,
quello del Maestro Allevi
“L’emozione è il linguaggio attraverso cui si comunica con sincerità, mettendosi a nudo, senza timore di mostrarsi fragili e indifesi, perché la fragilità è la nostra forza, in un mondo trascinato dalla ragione verso la competizione estrema......"..
“Posso sbagliare, commettere errori, anche per ingenuità, leggerezza. Allora, prendo tutto me stesso e mi abbandono all'universale fluire delle cose, perché in fondo sono solo un minuscolo granello dell'universo.”
"La
visione proposta oggi dal cristianesimo è assolutamente dirompente. L’attuale
cultura dominante è infatti centrata sul nichilismo, per cui il nostro valore e
la nostra identità dipendono esclusivamente da un giudizio e un riscontro
esterno. Tutto il mondo dei social e dei talent show è fondamentalmente
nichilista: contano il numero dei like e dei follower. Ecco allora
sopraggiungere un’ansia diffusa, soprattutto tra i giovani: un disagio nuovo
che i nostri genitori non conoscevano. Il risultato del nichilismo è un perenne
senso di inadeguatezza, di esclusione dal mondo, di proiezione verso l’esterno
nell’urgenza di dimostrare sempre di più. Il cristianesimo propone una visione
opposta e ci dice: io posseggo un’identità, un valore, una scintilla interiore,
indipendentemente da qualunque riscontro esterno, indipendentemente dal mio
aspetto, dai risultati che ho ottenuto, dai giudizi e dalla stima che ricevo. I
filosofi direbbero uno statuto ontologico, un senso delle cose. Tutte le più
grandi personalità dell’arte, della ricerca scientifica, del pensiero, non si
sono mai curate del riscontro esterno; hanno inseguito le proprie visioni anche
a costo di andare incontro all’incomprensione"»…….
«Quando ero ragazzo, durante una confessione feci amicizia con un giovane parroco che era poco più grande di me: don Mauro. Lui insegnava Teologia, mentre io studiavo Filosofia all’università. Io mi avvicinavo all’ateismo, non credevo in niente, e nelle nostre discussioni sempre più frequenti, cercavo di metterlo in difficoltà con le parole, mentre lui, con pazienza e dolcezza, dimostrava una fede incrollabile. Per molto tempo andammo avanti con questo tipo di dinamica conflittuale, dove io sfogavo il mio male di vivere, il mio tormento. Lui era un parroco di periferia; pur essendo coltissimo, era vicino alla gente, ai ragazzi, e aveva trasformato la sua vita in una missione. Un giorno, all’improvviso, il mio unico amico don Mauro morì in un incidente stradale. È stata la mia prima esperienza di una perdita. Dopo il dolore vuoto, insopportabile, che ho attraversato, è accaduto in me qualcosa che non avrei mai immaginato: ho raccolto il suo testimone.
Anche io avrei fatto della mia
vita una missione, anche io avrei avuto fede in una scintilla divina che
alloggia in fondo al cuore di ogni persona, anche io non avrei ceduto alla
tentazione di una visione nichilista della vita. Ora posso affermare di
credere, ed è proprio la filosofia a darmi la forza intellettuale di
abbandonare ogni certezza e aprirmi al mistero. Nonostante le difficoltà e la
sofferenza che tutti siamo portati ad affrontare, l’infinito e la meraviglia si
nascondono tra le pieghe dell’esistenza»
(gennaio 2021).
“Ho
perso molto. Ho perso il mio lavoro, i miei capelli, le mie certezze, ma non la
speranza…. Quando non c'è più certezza del futuro, bisogna vivere più
intensamente il presente. È come se avessi strappato alla mia fine una manciata
di anni e voglio viverli più intensamente possibile…...I numeri non contano,
perché ognuno di noi, ognuno di voi, ogni individuo è unico, irripetibile e, a
suo modo, infinito…. Non potendo più contare sul mio corpo suonerò con tutta
l'anima”(7.2.2024).
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