senza esperienza la matematica
non si impara
Il saggio-guida di Anna Paola Longo e Andrea Gorini su "La
matematica e l'esperienza: apprendimento e metodo per l'insegnamento nella
primaria”.
-di Max Ferrario
Importante è il sottotitolo del libro: Un contributo
all’insegnamento della matematica nella scuola primaria. Poiché il
contenuto della primaria è la base di tutta la conoscenza scolastica, il testo
di Anna Paola Longo e Andrea Gorini, La matematica e l’esperienza,
(Marcianum Press, 2023) è stato scritto pensando sia alla primaria che
alla secondaria di primo grado, ponendo molta attenzione non solo ai contenuti
ma anche alle questioni di metodo.
Apprendere
La prima parte, dedicata al tema “apprendere”, inizia
descrivendo le prime fasi dell’apprendimento attraverso i temi attuali della
pedagogia e della didattica della matematica, come l’attività degli allievi e
l’esperienza di azioni, la discussione, la narrazione, la differenza tra
conoscenza implicita ed esplicita, la teoria (di G. Vergnaud) del “teorema in
atto”, il rapporto tra pensiero e linguaggio, l’uso del problema per formare la
conoscenza matematica.
Per poter fondare l’apprendimento sull’esperienza di azioni
reali, occorre specificare quali attività possono generare uno specifico
pensiero matematico e come l’insegnante può favorire questo procedimento,
mettendo in chiaro quali possono essere le azioni collegate a ciascuno degli
enti della disciplina. Occorre inoltrarsi verso la scoperta di nuove prassi
didattiche avendo presente la struttura di una didattica che genera pensiero
matematico: accompagnare la scoperta personale senza sostituirsi agli allievi,
non limitarsi a correggere l’esito finale del lavoro ma utilizzare gli errori
del procedimento per correggere la cattiva comprensione, valorizzare
l’esperienza ed accompagnare la formazione personale di un proprio pensiero
astratto, in modo da rendere comprensibile l’astrazione, che è un processo
creativo positivo e un duttile strumento di conoscenza, a partire da esperienze
di azioni nel mondo reale.
In sintesi, nei primi capitoli si analizzano le
caratteristiche del sapere da apprendere, la struttura del pensiero e la
formazione dell’astrazione; il quarto capitolo è dedicato ad aspetti spesso
trascurati nella formazione degli insegnanti, come l’esistenza di “ostacoli”
all’apprendimento, la possibilità di diversi approcci alle difficoltà, la
relazione didattica, la risoluzione di problemi mediante rappresentazioni
libere, l’introduzione graduale del linguaggio matematico, le rappresentazioni
libere e convenzionali.
I contenuti
L'esperienza
La terza parte del libro, che è stata intitolata “guidati
dall’esperienza”, riporta attività attuate da insegnanti che hanno aderito a
sperimentare le proposte contenute nelle precedenti due sezioni del libro. È la
parte che può veramente affascinare l’insegnante di scuola primaria che legge e
offrire utili spunti agli insegnanti di scuola secondaria, sia per il metodo da
attuare nel loro programma che per inoltrarsi in attività di recupero, che
chiedono di andare oltre gli aspetti del linguaggio formale, per affondare le
radici nell’esperienza reale.
Traspare la relazione didattica di ciascun insegnante con
ciascun allievo, la capacità di assegnare alla classe un compito da fare in
silenzio per riservarsi il tempo per seguire in modo particolare un allievo
bisognoso di aiuto, il prolungamento del tempo dedicato alle esperienze, la
costituzione nella classe di alcune esperienze fondamentali a cui fare
riferimento per correggere gli errori che si presentano nel corso dell’anno, la
ripresa sintetica negli ultimi 15 giorni di scuola, prima a voce e poi riportata
sul quaderno, del programma svolto nell’anno, per far nascere la consapevolezza
dei legami tra tutti gli argomenti svolti. La matematica e l’esperienza è un
testo consigliabile non solo ai maestri, ma anche agli insegnanti di scuola
secondaria di primo e secondo grado.
Nessun commento:
Posta un commento