Di
fronte ai quotidiani e dolorosi casi di bambini e adolescenti sempre più in
difficoltà con la vita, la questione di fondo non è quella relativa a un
qualche blocco dell'educazione familiare: la questione di fondo è quella della
totale eclissi dell'educazione familiare.
Il punto, insomma, non è che i genitori
educhino poco o male. Il punto è che non educano più. Il genitore contemporaneo
pensa e agisce come se il figlio non necessitasse più del tempo dell'infanzia e
dell'apporto decisivo dell'educazione familiare.
Il
saggio esplora tutte le costellazioni che si addensano attorno al fenomeno del
"nuovo bambino immaginario", approfondendo in particolare le pesanti
ricadute future che per il bambino reale comporta la folle sospensione del
tempo dell'infanzia e scovando le radici ultime della sua precoce e perversa
adultizzazione nell'estremo desiderio delle generazioni adulte di una
giovinezza senza fine.
Alla
fine dei conti, infatti, il bambino adulto è il perfetto contraltare e
l'efficace sostegno psicologico di quell'adulto bambino generato dalla nostra
società ipergiovanilistica.
Va da sé
poi che, solo se gli adulti ritorneranno a fare gli adulti, il nuovo bambino
immaginario potrà cedere il posto al bambino reale. Solo così potrà
ricostruirsi il patto educativo tra genitori e figli, senza il quale a nessuno
è data la possibilità di essere all'altezza della vita.
-
Armando Matteo, Il nuovo bambino immaginario, ed.
Rubettino
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