ai piccoli
delle periferie
del mondo
Presentata in Sala Stampa vaticana la prima edizione della
Gmb che si svolgerà a Roma il 25 e 26 maggio prossimi e sarà celebrata anche a
livello locale nelle singole diocesi. Il cardinale Tolentino de Mendonça:
desiderio di Francesco è che l’incontro diventi un momento a cadenza regolare
per la Chiesa. Il coordinatore dell’evento padre Fortunato: proporremo tre
percorsi di preparazione, spirituale, solidale e culturale
VIDEO: https://youtu.be/SiigVc3BaJo
- - di Tiziana Campisi - Città del Vaticano
“Ci sarà un giorno una Giornata mondiale per i bambini?”. La domanda l’aveva rivolta al Papa proprio un bambino, Alessandro, 9 anni, facendosi spazio tra alcuni giovani “in dialogo” con Francesco in un podcast, il Popecast, alla vigilia della Gmg. “Sarebbe bello, mi piace tanto”, aveva commentato il Papa trovandola una buona idea. “Ci penserò e vedrò come farla”, aveva aggiunto. E la sua risposta non si è fatta attendere. Francesco ha incontrato oltre 7 mila piccoli di tutto il mondo lo scorso 6 novembre all’iniziativa “Impariamo dai bambini e dalle bambine” e un mese dopo, l’8 dicembre, all’Angelus ha annunciato per il 25 e 26 maggio 2024 la celebrazione della prima Giornata mondiale dei bambini (Gmb), presentata oggi, 2 febbraio, nella Sala Stampa della Santa Sede. Per prendervi parte, ci si potrà iscrivere già da oggi sul portale www.worldchildrenday.org .
La dirompente novità dei bambini
A colloquio con i giornalisti il cardinale José Tolentino de
Mendonça, prefetto del Dicastero per la Cultura e l’Educazione, organismo al
quale il Papa ha affidato il compito di organizzare il primo World Children's
Day, ha ricordato il clima di gioia che ha caratterizzato l’appuntamento, circa
tre mesi fa, con i bambini. “Sembrava di guardare una sorgente il cui getto
vivace rinfrescava di speranza la terra e la Chiesa”, ha detto, per questo
desiderio di Francesco è che l’incontro dei più piccoli con il Papa “diventi un
momento che abbracci effettivamente la Chiesa intera con cadenza regolare”. La
Gmb si celebrerà a livello universale a Roma, in Vaticano, dove confluiranno le
diverse delegazioni nazionali, e a livello diocesano, lasciando
l’organizzazione alle singole Chiese locali. “Caratteristica dei bambini è la
loro dirompente novità”, ha aggiunto il porporato, affermando che “i bambini
sono il commento più bello e vivace, scritto in carne, sangue e spirito, al
passo dell’Apocalisse “Ecco io faccio nuove tutte le cose”, che è il tema
scelto da Francesco per il primo appuntamento del prossimo maggio. "C'è
una novità nel Vangelo che i bambini e le bambine, esprimono in un modo loro -
ha evidenziato al microfono di Radio Vaticana - Vatican News il cardinale - ed
è quello che la Chiesa vuole mettere al centro, mostrando un'immagine di una
Chiesa che sa di essere madre, ma sa anche di essere bambina e essere più
giovane. I bambini sono grandi mediatori di gioia. In un tempo di nichilismo,
di tanto pessimismo storico come quello che viviamo, i bambini sono portatori
di una fede concreta nell'umanità".
Per il prefetto del Dicastero per la Cultura e l’Educazione la Gmb - che offre la possibilità di diventare protagonisti in momenti molto forti di convivialità, preghiera e formazione - può essere un momento per una evangelizzazione propositiva, di fronte al dilagante analfabetismo religioso di giovani e giovanissimi, cui ha fatto cenno un cronista. “Noi viviamo una crisi di trasmissione che non è solo della Chiesa - ha osservato il porporato - ma anche delle famiglie, della scuola, e questa giornata è un contributo per una trasmissione bella, adeguata ai bambini”. Ma la Giornata con i bambini si può leggere anche come una chiamata a mettere i più piccoli al centro dell’interesse della società e delle famiglie, dunque, una iniziativa positiva dopo i casi di sfruttamento e abuso emersi negli ultimi decenni, ricordati da una giornalista.
Partita la macchina organizzativa
Padre Enzo Fortunato, coordinatore della Giornata ha
annunciato l’avvio di un tavolo tecnico che insieme a un comitato ha iniziato a
lavorare all’evento, con il coinvolgimento di diverse istituzioni, diocesi e
del Vicariato di Roma. “La cosa più bella è partire dai bambini - ha
sottolineato - e chi più dei bambini può insegnarci a farlo? E quale sogno più
grande della pace? Ripartiamo da loro, dalla loro semplicità e voglia di
futuro”. Il religioso francescano ha spiegato che verranno proposti tre percorsi
di preparazione, uno legato alla spiritualità, uno alla solidarietà, uno alla
cultura, con la possibilità di scegliere quello di propria preferenza. A Roma,
il 25 maggio, alle 15, ci si ritroverà in un luogo ancora da individuare in
base al numero delle iscrizioni. Il pomeriggio avrà lo schema dell’incontro di
novembre, considerato l’edizione "zero" della Gmb, con testimonianze,
artisti, le voci dei bambini e il dialogo con il Papa. Il 26 maggio, alle
10.30, la Messa in piazza San Pietro celebrata da Francesco. La preparazione
dell’inno della giornata è stata affidata a monsignor Marco Frisina, che
collaborerà anche con i cori dello Zecchino d’oro che animeranno la “vigilia”.
Per quanti vorranno prendere parte alla prima Gmb, il portale dedicato offre
indicazioni, suggerisce alloggi e illustra le agevolazioni offerte per alcuni
mezzi di trasporto.
Bambini che vivono in zone ad alto rischio
Della partecipazione di bambini provenienti da zone di guerra
e di conflitto ha offerto chiarimenti Marco Impagliazzo, presidente della
Comunità di Sant'Egidio. “Ci impegneremo ad accogliere, in maniera particolare,
bambini dalle periferie” ha precisato, specificando, rispondendo alla domanda
di un giornalista, che ci saranno minori rifugiati in Italia, provenienti
dall’Eritrea, dalla Siria, dall’Afghanistan, e che verranno invitati bambini da
Haiti, Palestina, Ucraina, Sud Sudan, Mozambico, Nigeria e Colombia, anche di
altre fedi religiose. La presenza di questi ultimi si armonizzerà nell’intero
contesto di preghiera, ha chiarito il cardinale Tolentino de Mendonça, in
risposta a un'altra domanda. Noi crediamo e professiamo la nostra fede accanto
ad altri credenti, ha fatto notare, e questo è stato evidente nell’esperienza
della Gmg di Lisbona, che ha avuto anche iniziative ecumeniche. “Quando
preghiamo siamo universali e i bambini daranno un grande esempio” ha
evidenziato il porporato.
Il logo
Nel corso della conferenza stampa è stato anche presentato il
logo della Giornata mondiale dei bambini, dove un tratto grafico minimalista
raffigura il profilo stilizzato della Cupola di San Pietro, con la croce e la
lanterna all’interno della quale ci sono le impronte delle mani di tanti
bambini. Il significato è stato illustrato dall’ideatore Marco Capasso: la
Cupola abbraccia, accoglie e protegge i più piccoli rappresentati dalle
impronte, i cui diversi colori richiamano la molteplicità delle culture che si
compongono in un’unità che accoglie e valorizza le differenze; la lanterna è
metafora dei cristiani “portatori di luce”, mentre la croce simboleggia la
passione e resurrezione del Figlio di Dio, che per noi si è fatto uomo.
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