"Non
tralasciamo di ringraziare: se siamo portatori di gratitudine, anche il mondo
diventa migliore, magari anche solo di poco, ma è ciò che basta per
trasmettergli un po' di speranza"(Papa Francesco).
Ringraziare
qualcuno è il segreto della felicità, sia per chi dice grazie sia per chi lo
riceve, è un modo per dare importanza a qualcosa che si è fatto, a qualcosa che
si è detto: è un modo per dare importanza a qualcuno.
“Grazie”
è la migliore preghiera che chiunque possa dire. Grazie esprime gratitudine
estrema, umiltà, comprensione (Alice Walker).
-
di Valeria Bonora
Chi
riceve un ringraziamento si sente meglio, sa di essere stato utile, sa di aver
fatto qualcosa di buono e questo aumenta la sua autostima e si sente motivato a
offrire di più, dall’altro lato chi ringrazia sa che sta dando valore e questo
lo rende felice, aumenta il livello di buona salute fisica, può rafforzare le
relazioni sociali, produrre stati emotivi positivi e aiuta a far fronte in modo
migliore ai periodi di stress nella vita.
A
dimostrare questa teoria sono stati Adam M. Grant e Francesca Gino i quali
hanno esaminato, in una serie di studi pubblicati recentemente sul Journal of
Personality and Social Psychology, un campione di persone alle quali veniva
chiesto di aiutare un fantomatico ragazzo a scrivere una lettera di
accompagnamento al curriculum. Gli studi hanno dimostrato che coloro i quali
avevano ricevuto lettere di ringraziamento da parte del giovane che avevano
aiutato sono stati più propensi sia a continuare ad aiutarlo che ad aiutare
anche un altro ragazzo, rispetto a coloro che non avevano ricevuto
ringraziamenti in risposta alla loro offerta di aiuto.
Dire
grazie non è solo una questione di buone maniere. E una questione di buona
spiritualità ( Alfred Painter).
A
supportare questa teoria c’è anche la consapevolezza che vivere positivamente
sia sicuramente una tecnica magica per vivere meglio, ogni giorno ringraziare
qualcuno per qualcosa, raccogliere le idee alla sera e ringraziare per un bel
momento passato durante la giornata, ringraziare il compagno per un gesto
carino, ringraziare i genitori per il loro amore, ringraziare i figli perché
esistono, ringraziare…. fa subito sentire meglio, trasmette positività e la
espande verso l’esterno, verso gli altri.
A
volte bisogna ringraziare anche per qualcosa che non ci ha aiutato o magari ci
ha fatto soffrire, perché ogni esperienza dona alla vita un insegnamento, e la
prossima volta si saprà come affrontarlo.
Una
sola parola, logora, ma che brilla come una vecchia moneta: “Grazie!”
~
Pablo Neruda
Ci
sono tre motivi validi per dire grazie:
1.
Essere in grado di dire “grazie” rende più felici.
2.
Dire “grazie” fa bene alla salute e alla psiche.
3.
Ringraziare aiuta nel rapporto con gli altri.
Quando
si ringrazia qualcuno non è solo un atto di gentilezza, ma è un gesto di stima
e di amore, che fa uscire il meglio da entrambi le parti e questo è
indiscutibilmente un atto che rende felici.
Uno
studio effettuato da un team di ricercatori di un’azienda americana che si
occupa di temi esistenziali, ha riscontrato un aumento della felicità in un
gruppo di persone che ha ringraziato qualcuno che avesse avuto una grande
influenza su di loro, e ha riscontrato un aumento notevole di felicità in
coloro che ricevevano i ringraziamenti.
Per
aumentare questo senso di felicità c’è una cosa semplice da fare e cioè
smettere di dare tutto per scontato e cominciare nuovamente a meravigliarsi
come i bambini.
Anche
varie religioni affermano che la gratitudine porta felicità e attraverso la
felicità si riesce a trovare una pace interiore che giova al sistema
immunitario, aiuta a de-contrarre la muscolatura, e ad innestare sinapsi di
pensieri positivi. Questo lega la psiche al corpo e aiuta anche ad affrontare
meglio le difficoltà con fiducia ed ottimismo.
Dicendo
“grazie” tu crei amore (Daphne Rose Kingma)
E
come ultima cosa ma non meno importante, dire grazie aiuta a sentirsi meno soli
ma connessi con gli altri socialmente, in rapporti dove non ci sono perdenti,
dove da entrambe le parti si ricevono solo benefici e sintonia.
Tutti
sanno quanto sia difficile ringraziare per questo motivo bisogna allenarsi per
rendere il dire grazie un atto sincero, normale e sentito.
Per
prima cosa bisogna ringraziare senza chiedere niente in cambio, senza
aspettarsi nulla, basta un messaggio, una telefonata, un bigliettino che faccia
da catalizzatore perché si inneschi questa pratica. Ringraziare la vita, gli
obiettivi raggiunti, i dolori passati, le battaglie superate perché non è tutto
così scontato. Poi bisogna imparare a non invidiare chi sembra avere di più o,
meglio, in fondo non è tutto oro quel che luccica e solo noi conosciamo la
strada che ha portato a determinati risultati.
E
come ultimo esercizio per imparare a dire grazie bisogna imparare a essere
gentili sempre, cercando di comprendere, di imparare e crescere sfruttando ogni
occasione sia bella che brutta e per questa crescita ringraziare.
Nessuno
è più povero di colui che non ha gratitudine. La gratitudine è una moneta che
possiamo coniare da soli, e spendere senza timore di fallimento
(Fred De Witt Van Amburgh)
Quando
si impara a ringraziare per le piccole cose allora si scoprirà un mondo
migliore dove la felicità e l’amore potranno finalmente trionfare.
Eticamente
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