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di Michele Raviart - Città del Vaticano
I
progressi nel campo dell’ AI (Artificial Intelligence) hanno “un impatto sempre
più profondo sull’attività umana, sulla vita personale e sociale, sulla
politica e l’economia” e per questo il tema del messaggio di Papa Francesco per
la prossima Giornata mondiale della pace del primo gennaio 2024, annunciato dal
Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale avrà per titolo
“Intelligenze artificiale e pace”.
“Papa
Francesco”, si legge nel comunicato del Dicastero, “sollecita un dialogo aperto
sul significato di queste nuove tecnologie, dotate di potenzialità dirompenti e
di effetti ambivalenti”, richiamando, “la necessità di vigilare e di operare
affinché non attecchisca una logica di violenza e di discriminazione nel
produrre e nell’usare tali dispositivi, a spese dei più fragili e degli
esclusi: ingiustizia e disuguaglianze alimentano conflitti e antagonismi”.
L’urgenza, è quindi quella “di orientare la concezione e l’utilizzo delle
intelligenze artificiali in modo responsabile, perché siano al servizio dell’umanità
e della protezione della nostra casa comune”, con l’esigenza di estendere
questa riflessione etica “all’ambito dell’educazione e del diritto”. “La tutela
della dignità della persona e la cura per una fraternità effettivamente aperta
all’intera famiglia umana”, infatti, “sono condizioni imprescindibili perché lo
sviluppo tecnologico possa contribuire alla promozione della giustizia e della
pace nel mondo”.
La
Santa Sede è sempre stata attenta alle implicazioni etiche dell’uso
dell’intelligenza artificiale, coinvolgendo nella sua riflessione quanti più
attori possibili sia a livello scientifico e tecnologico sia collaborando con
le altre religioni. Lo scorso 10 gennaio, la Pontificia Accademia per la Vita
ha promosso l’allargamento del documento "Rome Call for AI Ethics",
sottoscritto nel 2020 da aziende come Microsoft e Ibm a rappresentanti
dell’ebraismo e dell’islam. L’obiettivo è quello di promuovere un “algoretica”
perché, come ha ricordato il presidente dell’Accademia, monsignor Vincenzo
Paglia, queste nuove tecnologie “possono portare a uno sviluppo enorme, ma
anche a una tragedia altrettanto enorme, perché rischiano di sopprimere l’umano
in una sorta di dittatura della tecnica che sconvolge l’umanità stessa”.
Costante è anche l’impegno in questo senso della Santa Sede, anche nelle grandi
organizzazioni internazionali come le Nazioni Unite, in cui sono stati spesso
sottolineati i rischi e gli abusi dell’uso dell’intelligenza artificiale nel
settore degli armamenti e nei conflitti.
Quella
del 2024 sarà la 57.ma edizione della Giornata mondiale della Pace, istituita
da Paolo VI nel 1967 e sarà l'11.ma celebrata da Papa Francesco. Il tema dello
scorso anno è stato “Nessuno può salvarsi da solo” sul mondo dopo la pandemia
di Covid-19. Tra gli argomenti affrontati in passato, il dialogo tra le
generazioni, la cultura della cura, la buona politica e la non violenza,
l’attenzione a migranti e rifugiati.
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