e una ricchezza della Chiesa.
A loro Francesco dedica l’intenzione di preghiera del mese di maggio e chiede di rispondere a sfide e cambiamenti del mondi di oggi, evitando ogni tentazione di ripiegamento su se stessi
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di Paolo Ondarza – Città del Vaticano
“Rimanere
in movimento”, “mantenersi nell’armonia della Chiesa”, “rispondere alle sfide,
cambiamenti del mondo di oggi”, sempre “al servizio”. Papa Francesco affida
questo mandato ai movimenti ecclesiali. Lo fa nel video diffuso
dalla Rete
Mondiale di Preghiera per il mese di maggio nel quale invita
movimenti e gruppi ecclesiali a riscoprire la loro missione evangelizzatrice.
Mostrare
il fascino e la novità del Vangelo
“I
movimenti ecclesiali – dice il Vescovo di Roma - sono un dono, sono la
ricchezza della Chiesa! Questo siete voi!”
Rinnovano
la Chiesa con la loro capacità di dialogo al servizio della missione
evangelizzatrice. Riscoprono ogni giorno, nel loro carisma, nuovi modi per
mostrare il fascino e la novità del Vangelo
Creatività,
differenze e armonia
I
Movimenti ecclesiali, aggiunge Francesco, parlano lingue diverse e sembrano
differenti, “ma è la creatività a creare queste differenze”, “comprendendosi
sempre e facendosi comprendere”. Il Pontefice mette in guardia dalla
tentazione di ripiegamento su se stessi e chiede di lavorare sempre “al
servizio del Vescovi e delle parrocchie”, “mantenendosi nell’armonia della
Chiesa perché l’armonia è un dono dello Spirito Santo” e “in movimento,
rispondendo all’impulso dello Spirito Santo”, alle sfide della contemporaneità.
La
preghiera del Papa è che movimenti e gruppi ecclesiali riscoprano giorno dopo
giorno la loro missione evangelizzatrice “mettendo i propri carismi al servizio
delle necessità del mondo".
La
varietà dei carismi
Il
video è realizzato in collaborazione con il Dicastero per i Laici, la Famiglia e la
Vita e racconta pezzi di vita delle associazioni di fedeli e
dei movimenti ecclesiali: tanti carismi diversi, una sola missione: l’annuncio
del Vangelo. Dagli Scout portoghesi in pellegrinaggio con la croce della
Giornata mondiale della Gioventù, ai Neocatecumenali impegnati
nell’evangelizzazione per le strade delle città americane; dai missionari di
Shalom in Madagascar, a quelli di Comunione e Liberazione nelle Filippine;
dall’attività di Nuovi Orizzonti accanto alle famiglie delle favelas brasiliane
a quella della Comunità Papa Giovanni XXIII in Kenya, fino all’impegno di
Sant’Egidio nell’accoglienza dei profughi dalla Libia giunti con i
corridoi umanitari. E ancora, la dedizione dei Focolari nella pulizia delle
spiagge inquinate nel sudest asiatico o la preghiera dei ragazzi del Movimento
Eucaristico Giovanile.
Un
grande dono
“I
movimenti ecclesiali – commenta Linda Ghisoni, sottosegretario del Dicastero
Laici, Famiglia e Vita – costituiscono un grande dono per la Chiesa nelle
società odierne e sono chiamati a non richiudersi mai in se stesse, ma a vivere
la loro vocazione e missione autenticamente ecclesiale”.
In
movimento
Da
parte sua padre Frédéric Fornos S.J., direttore internazionale della Rete Mondiale di
Preghiera del Papa, mette in evidenza come Francesco si soffermi sulla
necessità di rimanere “in movimento” risvegliando secondo il carisma di
ciascuna realtà, "la missione evangelizzatrice della Chiesa di tanti laici
impegnati a vivere e testimoniare il Vangelo nelle realtà ordinarie della vita,
nel lavoro, nel mondo educativo, sociale e culturale". “Accompagniamo Papa
Francesco in questa importante intenzione di preghiera e preghiamo come
Giovanni Paolo II – conclude Padre Fornos - in attesa della festa di
Pentecoste: Vieni Spirito di vita, Spirito di verità, Spirito di
comunione e di amore! La Chiesa e il mondo hanno bisogno di Te. Vieni Spirito
Santo e rendi sempre più fecondi i carismi che hai elargito".
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