A NULLA,
CAPACE DI TUTTO"*
-
di Pietro Taffari
Ho
avuto la gioia, direi di più, la “Grazia” di incontrarlo e di ascoltarlo a
Pesaro, ad un convegno dei giovani missionari comboniani (GIM) di cui facevo
parte; di leggere i suoi scritti e di condividere le sue scelte coraggiose.
Vorrei
ricordarlo e condividere un breve frammento tratto da uno dei suoi numerosi
scritti dal titolo: “Il complesso dell’ostrica” ovvero la metafora della
resistenza al cambiamento.
“Siamo
troppo attaccati allo scoglio. Alle nostre sicurezze. Alle lusinghe
gratificanti del passato. Ci piace la tana. Ci attira l’intimità del nido. Ci
terrorizza l’idea di rompere gli ormeggi, di spiegare le vele, di avventurarci
in mare aperto. Se non la palude, ci piace lo stagno.
Di
qui, la predilezione per la ripetitività, l’atrofia per l’avventura, il calo
della fantasia.
Lo
Spirito Santo, invece, ci chiama alla novità, ci invita al cambio, ci stimola a
ricrearci”.
Don
Tonino è stato un instancabile, scomodo e verace testimone di carità, coraggioso
costruttore di pace. È stato un educatore la cui voce e il cui esempio interpellano, ancora oggi, tutti noi, giovani e meno giovani.
Promotore
di dialogo, protettore dei poveri, degli immigrati e degli ultimi. Apostolo
della “Chiesa con il grembiule” quella che ai segni del potere preferisce il
potere dei segni. Profeta della speranza nello spirito del Concilio Vaticano
II. Scrittore ispirato e cantore della bellezza nella molteplicità delle sue
espressioni.
La
sua scelta pastorale vissuta sull'opzione radicale per gli ultimi, il suo
impegno per la promozione della pace, della nonviolenza, della giustizia e
della solidarietà, la sua semplicità lo rendono ancora oggi, a distanza di 30 anni
dalla morte, uno dei più audaci profeti dei nostri giorni.
Quanto
è attuale!
È
una recidiva preoccupante. Si pensava che fossero maturati nell’organismo
mondiale degli anticorpi così forti contro il “mal di guerra”, che non avremmo
sentito parlare di violenza armata… Invece eccoci in una più tragica ricaduta…
“Io
- scriveva don Tonino- sono un buono a nulla, ma capace di tutto perché
consapevole che, quanto più ci si abbandona a Dio, tanto più si riesce a
migliorare la gente che ci sta attorno “
Un
grande grazie al fratello Vescovo don Tonino, UOMO che profuma di VANGELO,
precursore dei tempi odierni di Papa Francesco!
Il Cristianesimo è la religione dei nomi propri, non delle essenze. Dei volti concreti, non degli ectoplasmi. Del prossimo in carne ed ossa con cui confrontarsi, e non delle astrazioni volontaristiche con cui crogiolarsi.
Ti auguro un’oasi di pace. La strada vi venga sempre dinanzi e il vento vi soffi alle spalle e la rugiada bagni sempre l’erba cui cui poggiate i passi. E il sorriso brilli sempre sul vostro volto. E il pianto che spunta sui vostri occhi sia solo pianto di felicità. E qualora dovesse trattarsi di lacrime di amarezza e di dolore, ci sia sempre qualcuno pronto ad asciugarvele. Il sole entri a brillare prepotentemente nella vostra casa, a portare tanta luce, tanta speranza e tanto calore.
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