Mauro Corona torna in libreria scandendo le stagioni della montagna e della vita
Nessuno
oggi pensa che quel mondo potesse durare a lungo. Troppo semplice, ingenuo,
pulito. Nessuna nostalgia, solamente la dolcezza dei ricordi.
I suoi luoghi, Erto, la diga, la montagna, così come le persone della sua vita,
filtrati dal tempo passato, e forse perduto: l'inconfondibile stile di Mauro
Corona è più vivo che mai in Lunario sentimentale, il nuovo
libro del poeta del legno, in cui si sente l'urgenza di farsi testimone di
un passato che i ricordi vanno a stanare di continuo.
Nato a Baselga di Piné
nel 1950, l'autore ha lavorato come boscaiolo da ragazzo, e in quegli anni ha
imparato a intagliare il legno. Oggi è uno scultore conosciuto in tutta
Europa, ma è anche uno degli scrittori italiani più amati e
apprezzati.
I suoi libri raccontano
di vita vera, vissuta. Descrivono la gente, il presente in cui viviamo, la
natura.
Lunario
sentimentale, costellato di sagge considerazioni, ma
anche di schietto divertimento, nasce dalla rievocazione di una vita semplice e
concentrata sui bisogni essenziali: ciò che la terra chiede all’uomo. Nel
grigio di gennaio, cumuli di nero letame punteggiano le distese innevate,
pronti a concimare il terreno con il disgelo.
Le attività̀ degli
uomini, quando non sono dettate dalla frenesia della stagione calda, nella loro
lentezza e ritualità pongono un seme di futuro, di progettualità̀, di fiducia,
nel presente. In aprile, il cuculo torna dal suo soggiorno africano, mentre gli
uomini si preparano alla rinascita.
Corona, Lunario sentimentale, ed. Mondadori, 2024
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