domenica 1 settembre 2024

GESTIRE LE EMOZIONI

 


Gestire le emozioni in classe, l’approccio innovativo di Massimo Sidoti:

 “Proporre modello educativo che responsabilizzi gli studenti e faccia comprendere le proprie emozioni”

 

Di redazione

 Con l’inizio di un nuovo anno scolastico, Massimo Sidoti, pedagogista e presidente di Exducere.com, ci invita a riflettere sull’importanza di comprendere l’intelligenza emotiva degli alunni.

 In un contesto educativo sempre più complesso, la capacità di gestire le emozioni diventa cruciale per il rendimento scolastico e per il benessere degli studenti. Le sue parole offrono spunti significativi su come la pedagogia possa evolversi per rispondere alle sfide contemporanee.

 Sidoti sottolinea che l’intensità emotiva con cui gli alunni vivono le loro esperienze scolastiche è fondamentale. “L’adolescente dice che non riesce a contenere il suo stato emotivo. È più forte di me! Mi travolge”. L’affermazione evidenzia la necessità di un approccio educativo che non solo riconosca le emozioni, ma che le gestisca in modo costruttivo. Il pedagogista ha il compito di guidare gli studenti nel riconoscere e contenere le loro emozioni, trasformando l’emotività in sentimenti più gestibili.

 Un aspetto chiave del discorso di Sidoti è la distinzione tra sentimenti ed emotività. Mentre l’emotività è immediata e spesso travolgente, i sentimenti si sviluppano successivamente e richiedono un processo di riflessione. “Occorre distinguere i sentimenti dall’emotività,” afferma Sidoti, evidenziando che l’educazione al sentimento da sola non è sufficiente. È necessario un intervento pedagogico che aiuti gli studenti a navigare tra le loro emozioni e a sviluppare una consapevolezza emotiva.

 Sidoti propone un modello educativo che responsabilizzi gli studenti, rendendoli capaci di gestire la propria emotività e sviluppare un pensiero logico-razionale. “Mente e cuore vanno di pari passo,” afferma, suggerendo che l’integrazione delle emozioni nel processo educativo è essenziale per formare individui equilibrati e consapevoli. Le scuole devono quindi promuovere un ambiente in cui gli studenti possano esprimere e comprendere le proprie emozioni, facilitando così un apprendimento più profondo.

 Sidoti introduce il concetto di “pedagogia funzionale,” un approccio che mira a semplificare i processi evolutivi degli studenti. Attraverso attività come “l’ora del racconto” e “l’ora della socialità,” il pedagogista può creare spazi di apprendimento che favoriscano l’espressione emotiva e la socializzazione. Inoltre, l’idea di lezioni en plein air, immerse nella natura, rappresenta un’innovazione didattica che può stimolare la curiosità e l’interesse degli studenti.

 Un altro punto cruciale del discorso di Sidoti è l’integrazione della pedagogia cognitiva nel curriculum scolastico. Questa branca della pedagogia si concentra sui processi mentali coinvolti nell’apprendimento, come la memoria, l’attenzione e la risoluzione dei problemi. “Il funzionamento della mente è assimilato,” afferma, sottolineando che comprendere come gli studenti apprendono è fondamentale per migliorare le pratiche educative.

 Orizzonte scuola

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