E DIPENDENZA DA SMARTPHONE:
QUANDO LE NUOVE TECNOLOGIE CREANO DISAGI
- di Simona Lauri *
La nomofobia indica il terrore di restare sconnessi dalla rete.
Deriva dal termine anglosassone “nomophobia”, non esiste da molto il corrispettivo italiano e viene usato per indicare la paura incontrollata di rimanere sconnessi dal contatto con la rete di telefonia mobile.
La dipendenza dallo smartphone può influire negativamente sulla salute mentale e fisicae può essere indicata con il termine di nomofobia. I sintomi di questa dipendenza includono:
- Controllo ossessivo delle chat e delle notifiche dei social media
- Dormire con il telefono in mano o attaccato al cuscino
- Controllo delle notifiche appena ci si sveglia, o durante la notte, o durante i pasti
- Disagio quando il telefono è scarico
- Paura di perdere informazioni importanti
- Ignorare le altre persone durante una conversazione a causa dell’attenzione rivolta al telefono.
Nomofobia e dipendenza da Smartphone:
quando la tecnologia crea disagi
Nomofobia,
è un termine, introdotto recentemente per indicare la condizione di forte ansia
e di paura sconsiderata di rimanere senza connessione, senza telefoni cellulari
e più in generale, la preoccupazione costante di non potere accedere, da un
momento all’altro, alla rete e dunque, di non essere più in contatto con gli
altri e col mondo.
Dietro
questa “paura moderna”, si nasconde, talvolta, la paura di rimanere soli o
ancora, si può presentare un’eccessiva forma di “attaccamento” alle nuove tecnologie,
che spesso può sfociare in una vera e propria forma di dipendenza dalle nuove
tecnologie.
Nomofobia:
cosa fare per cercare di gestire la dipendenza dalle nuove tecnologie?
1)
Rieducarsi: un primo passo importante, potrebbe essere quello di entrare in una
ben precisa ottica di “prevenzione” rispetto all’eccessiva dipendenza dagli
smart-phone. Se cominci a percepire, infatti, che il cellulare, il pc e i
dispositivi portatili, iniziano a prendere sempre di più il sopravvento nel
corso della tua quotidianità, prendi in mano il controllo, prima che siano loro
a controllare te e il tuo stile di vita. E’ fondamentale precisare che adottare
un comportamento “drastico”, vale a dire, imporsi di evitare di usare,
dall’oggi al domani, smartphone, pc ecc…è controproducente, dal momento che,
più ci vietiamo una cosa, più forte diventa il desiderio di “trasgredire” e
voler cedere alla “passione”.
Connessi
ma non sempre
2)
Connessi…ma non sempre: a partire da quanto suggerito prima, rieducati
gradualmente all’idea e alla condizione di non essere costantemente connesso e
reperibile. Potrebbe essere utile, dunque, scegliere un particolare momento
della giornata, nel corso della quale, decidere volontariamente di
disconnettersi, o ancora, selezionare delle stanze, all’interno della propria
casa, nelle quali non portarsi dietro palmari o pc, optando, invece, per altre
attività (giocare con i propri figli, leggere un libro, ecc.…). Questa
modalità, può essere utile, infatti, a prendere le giuste distanze dalla rete e
a tollerare meglio l’eventuale assenza.
Programma,
vecchie abitudini…chiedi aiuto
3)
Programmare per ridurre: nel caso in cui il bisogno di controllare la propria
presenza nella rete, la propria reperibilità, diventi frequente, piuttosto che
evitare in maniera assoluta l’accesso alla rete, decidi un’ orario nel quale
concentrare la gestione di tutte le attività svolte on line nel caso in dovesse
insorgere il desiderio al di fuori dell’orario prestabilito, cerca di
procrastinare, pensando che sarà possibile “soddisfare” questo bisogno
nell’orario che hai scelto per svolgere attività di questo tipo.
4)
Riprendi con le vecchie abitudini: può sembrare banale, ma passeggiare all’aria
aperta, guardare un film, sono tutte attività che aiutano a prendere
piacevolmente le distanze dal mondo virtuale.
5)
Nel caso in cui la nomofobia sia associata ad un’eccessiva forma di dipendenza
o a vere e proprie manifestazioni ansiose connesse alla paura di rimanere soli,
potrebbe essere utile rivolgersi ad uno psicologo.
Suggerimenti per limitare
l’utilizzo della tecnologia
Il
50% degli utenti di dispositivi tecnologici fa clic su una notifica entro 30
secondi dalla ricezione, secondo lo studio di ACM. Se la
notifica non viene visualizzata entro cinque minuti, le probabilità di aprirla
più tardi si riducono a un misero 17%.
Come
si fa a porre dei limiti giusti alla tecnologia e ridurne al minimo gli effetti
negativi? Innanzitutto, devi capire cosa fai durante la maggior parte
del tempo in cui utilizzi i tuoi dispositivi. Poi, ove possibile, prova ad
applicare queste strategie:
Buone
abitudini per l’utilizzo quotidiano
Se
stabilisci delle regole sull’uso dei media da seguire durante la giornata,
darai vita a delle buone abitudini e ti porrai dei limiti sani che ti
aiuteranno a sentirti più soddisfatto di come utilizzi la tecnologia.
- Crea regole per i media: mettiti
d’accordo con la tua famiglia su quanto e come utilizzare i
media, cercando di seguire delle norme di comportamento online.
- Dai la preferenza alle interazioni
di persona: quando sei in compagnia di qualcuno, proponi a questa
persona di non utilizzare i dispositivi tecnologici e cercate di godervi
il momento.
- Disintossicazione: prenditi
del tempo per disconnettere completamente dalla tecnologia, magari per un
fine settimana intero o durante una settimana di vacanza, ma anche per un
solo giorno se non puoi o non vuoi fare di più.
Buone abitudini per la mattina
Svegliarsi
e prendere subito in mano lo smartphone è fonte di stress. Cerca di trascorrere
i primi minuti del giorno stando nel presente e senza ricorrere subito
a strumenti tecnologici passivi. In questo modo inizierai davvero la giornata
con il piede giusto.
Non mescolare l’uso dei dispositivi con altre routine: ad esempio, finisci di fare colazione prima di leggere le notizie sul tablet ed evita di utilizzare lo smartphone o il computer come una sveglia.
- Utilizza la tecnologia in modo attivo:
quando usi un dispositivo dedicati a qualcosa di attivo, ad esempio a un
canale educativo o un videogioco piuttosto che a un media passivo come la
TV.
Buone
abitudini per il pomeriggio
Durante
la pausa pranzo, se hai la fortuna di poterti prendere del tempo per te,
l’ultima cosa di cui hai bisogno è la presenza assillante di notifiche e avvisi
dei social media. Dai un taglio drastico alla tecnologia nel pomeriggio e
vedrai che le ultime ore della giornata lavorativa scorreranno molto più
velocemente e con uno stato d’animo ben diverso.
- Silenzia e blocca:
evita i profili negativi silenziandoli o bloccandoli direttamente e
utilizza l’opzione “non mi interessa” tutte le volte che puoi per i
contenuti che non ti interessano.
- Limite alle notifiche: decidi
quali app possono mandarti notifiche e disattiva quelle che non hanno
bisogno della tua attenzione nell’immediato.
- Gestione dell’utilizzo:
devi capire su che siti, app o media passi la maggior parte del tempo
misurando l’utilizzo che fai dei dispositivi. Quando riesci a farti
un’idea abbastanza precisa delle tue abitudini, ti consigliamo di porre
un limite ragionevole al tempo davanti allo schermo.
Buone
pratiche per la sera
Secondo
un rapporto della
National Sleep Foundation (link in inglese), utilizzare la
tecnologia poco prima di andare a dormire riduce la produzione di melatonina,
un ormone che aiuta a regolare il sonno.
Passa alla modalità “non disturbare”: imposta i tuoi dispositivi su questa modalità di notte e quando devi completare un lavoro importante.
Proteggi le tue ore di sonno: non portare dispositivi tecnologici in camera da letto e, in generale, smetti di usarli un’ora prima di andare a dormire.
Come
limitare il tempo davanti allo schermo
L’uso
eccessivo della tecnologia può essere nocivo, soprattutto nei bambini, il cui
cervello è ancora in fase di sviluppo. Il primo passo per creare delle norme di
utilizzo sano è limitare il tempo trascorso davanti allo schermo (smartphone,
computer, televisione e così via).
Non dimenticare: il buon esempio degli adulti (genitori, insegnanti ecc.. è fondamentale. Essi devono essere capaci di darsi delle regole e di dare delle regole!
il ruolo della scuola è essenziale: educazione civica, educazione digitale, dialogo con le famiglie, buon esempio, vigilanza....
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