Perché Gesù è più importante di Babbo Natale?
Leggete questo racconto ai vostri bambini
Migliaia di
bambini avevano già spedito le loro letterine al famoso indirizzo: Babbo
Natale, polo Nord, HOH OHO, Canada. Il nostro simpatico amico, preso dai
preparativi per la grande notte del 25 dicembre, non aveva più tempo per
occuparsi della posta. Aveva quindi scelto alcuni elfi tra i più anziani, per
rispondere ai bambini da parte sua. Ricevevano tutti una risposta malgrado il
ghiaccio e le bufere di neve… tranne in caso di sciopero della posta. Babbo
Natale ci teneva di più alle lettere che non alle sue renne. Ma spesso i
bambini non si limitavano a chiedere i giocattoli che andavano di moda. Alcuni
volevano un fratellino o una sorellina, altri un papà o una mamma, altri la
salute… Gli elfi non sapevano più cosa rispondere. Ne parlarono quindi con
Babbo Natale
“Tutti gli
anni abbiamo lo stesso problema” rispose loro “ma penso che ora la situazione
sia peggiorata. Oggi i bambini desiderano ciò che io non posso dar loro: la
pace e l’amore e ho una notte sola per non deluderli. Devo parlarne con il
Bambino di Betlemme.”
Il vecchio
barbuto amava Gesù, e non era colpa sua se era più popolare di Lui nel cuore di
tanti bambini. Fin dal mese di novembre, le pubblicità non parlavano d’altro
che della sua slitta colma di regali. Tuttavia, Babbo Natale sapeva che solo
Gesù poteva appagare il cuore dei bambini delusi dalla vita. “Senza il Bambino
Divino, ci sarebbe ancora il Natale?”, si chiedeva accarezzandosi con la mano
destra la lunga barba bianca.
Solo Gesù
“può accendere una stella nel nostro cuore”
Il mattino
seguente uscì felice dalla sua casa di ghiaccio ed entrò nel laboratorio degli
elfi. Andò verso gli anziani e disse loro con voce squillante: “Ogni sera mi
porterete le letterine dei bambini tristi e le leggeremo a Gesù. Lui conosce
ogni bambino per nome e ci ispirerà su cosa rispondere loro. Solo Lui può
accendere una stella nel nostro cuore. Diamogli la nostra fiducia!”
Ed è così
che Babbo Natale, malgrado i suoi molti impegni, rispose ai bambini infelici.
Ogni sera, prima di andare a letto, pregava i loro angeli custodi affinché li
guidassero verso il Bambino Divino.
“Gloria a Dio nell’alto dei Cieli”
Se in una
notte di dicembre uscite fuori senza far rumore, forse sentirete gli angeli
intonare il cantico di lode al “Bambino avvolto in fasce, adagiato in una
mangiatoia” (Lc 2,12), tra Maria e Giuseppe: “Gloria a Dio nell’alto dei Cieli,
e pace in Terra agli uomini amati dal Signore” (Lc 2,14). Allora, da qualche
parte nel mondo, negli occhi di un bambino brillerà una stella.
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