martedì 8 dicembre 2020

MARIA NELLA POESIA ITALIANA

 “Dalla selva del peccato alla visione di Cristo”. 

Uno studio di padre Giuseppe Oddone, consulente ecclesiastico delle associazioni Aimc e Uciim


È online da alcuni giorni sul sito web dell’Uciim l’ebook intitolato “Dalla selva del peccato alla visione di Cristo. La presenza di Maria nella Divina Commedia”, a cura di padre Giuseppe Oddone, consulente ecclesiastico nazionale dell’Uciim e assistente ecclesiastico dell’Aimc ed esperto di studi danteschi.

“La poesia italiana è profondamente affascinata dalla figura della Vergine Maria – scrive l’autore – Fin dalle origini della nostra letteratura lungo il corso dei secoli tanti poeti hanno levato la loro voce, attratti dalla bellezza umana e spirituale di questa donna, capolavoro di Dio, ed hanno espresso in immagini e ritmi la loro ammirazione, il loro amore, la loro preghiera”. Nessun poeta però – prosegue p. Oddone – “ha sentito il fascino di Maria con tanta forza e convinzione come Dante, nutrito da una profonda devozione quotidiana verso di Lei, ‘il nome del bel fior ch’io sempre invoco  - e mane e sera’ (Paradiso XXIII, 88-89), tanto che la Vergine è diventata un elemento vitale della sua creazione poetica, e noi possiamo leggere tutto il suo capolavoro, la Divina Commedia, come una celebrazione, sotterranea e nascosta nell’Inferno, solare e luminosa nel Purgatorio e nel Paradiso, della Donna del cielo”.

L’ebook si può leggere al seguente indirizzo:

 http://www.uciim.it/EB_Dalla_selva_del_peccato_alla_visione_di_Cristo/

 


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