La nuova norma approvata dal governo austriaco prevede che, a partire dal nono anno di istruzione, gli alunni che non partecipano all'educazione religiosa frequentino corsi di etica di due ore settimanali a partire dall'anno scolastico 2021/2022. Monsignor Krautwaschl: completamento necessario all’educazione dei giovani
- di Roberta Barbi
"L'etica è sempre stata parte dell'educazione religiosa e offre un fondamento cristiano completo di significato per una vita di successo". Così monsignor Wilhelm Krautwaschl, presidente della commissione Scuola ed educazione della Conferenza episcopale dell’Austria, commenta, in un'intervista a Kathpress e pubblicata sul sito dell’Episcopato austriaco, la decisione del governo di Vienna di inserire l’etica tra le materie scolastiche a partire dal prossimo anno.
La decisione
è stata approvata qualche giorno fa dal Bundesrat, dopo che era già stata
approvata dal Consiglio nazionale con i voti dell'ÖVP, dei Verdi e dell'FPÖ.
"Le ormai decise lezioni di etica sono esplicitamente sostenute e accolte
dalla Chiesa cattolica", ha continuato il presule.
Ore
settimanali di lezione per chi non fa religione
La nuova
norma prevede che, a partire dal nono anno di istruzione, gli alunni che non
partecipano all'educazione religiosa frequentino corsi di etica di due ore
settimanali a partire dall'anno scolastico 2021/2022. Questo riguarderà tutti coloro
che rinunciano all'educazione religiosa o non la frequentano perché non
appartengono ad alcuna confessione. La nuova materia sarà implementata nelle
classi superiori delle scuole secondarie generali e professionali.
"Ciò
che da molti anni si è dimostrato valido nella sperimentazione scolastica,
l'anno prossimo diventerà una componente fissa nella scuola superiore, rendendo
così possibile che la trattazione di questioni etiche di base faccia parte
dell’educazione dei giovani - ha spiegato il vescovo - anche la collaborazione
tra le chiese e le religioni è cresciuta di conseguenza. L'educazione religiosa
cattolica, come è stato deciso, non vede l'educazione all'etica come una
competizione, ma come un complemento necessario per coloro che non frequentano l'educazione
religiosa".
Dall'etica
la base forte per la vita
Una nuova
opportunità, dunque, per elaborare in modo ancora più chiaro gli argomenti
etici nei programmi di studio dell'insegnamento religioso cattolico: “L'etica è
sempre stata una parte importante della nostra educazione religiosa - ha
proseguito monsignor Krautwaschl - ma va oltre, perché offre ai giovani il
fondamento cristiano sul quale basare una vita di successo".
Tra i
prossimi passi allo studio del governo, secondo il ministro dell’Istruzione
austriaco, Heinz Fassmann, che ha espresso la sua soddisfazione in seno al
Consiglio federale per questa decisione, ci sarebbe l’estensione di questa
possibilità alle scuole politecniche, alla scuola secondaria di primo grado e
addirittura alla scuola elementare. Presso le scuole di abilitazione per
insegnanti sono attualmente in atto corsi di formazione in collaborazione con
le università per qualificarli all'insegnamento dell'etica; in futuro ci sarà
un corso di formazione specifico per insegnanti.
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