DICASTERIUM PRO LAICIS, FAMILIA ET VITA
Verso una Chiesa costitutivamente sinodale e missionaria.
-di
Rafael Luciani*
La sinodalità è missionaria e la missione è
sinodale.
1. Il Popolo di Dio come
soggetto sinodale e missionario
2. Il carattere
sacramentale di una Chiesa sinodale in missione
3. Il Popolo di Dio in un
luogo e all'interno del poliedro ecclesiale globale
4. Nuove modalità relazionali corresponsabili
per una missione condivisa
5. Dinamiche comunicative
che fanno Chiesa alla luce del sensus fidei del Popolo di Dio
Abstract
La sinodalità è
missionaria e la missione è sinodale.
Ispirandosi a questo rapporto, la conferenza
offre alcuni criteri per aiutare a comprendere e costruire una Chiesa che sia
costitutivamente sinodale e missionaria. Viene approfondita l'ecclesiologia del
Popolo di Dio, scaturita dal Concilio Vaticano II, che riconosce l'uguaglianza
fondamentale di tutti i fedeli in virtù della loro dignità battesimale.
Ne emergono due concetti
chiave: la partecipazione di tutto il popolo di Dio e l'esercizio
corresponsabile di ogni vocazione nella missione della Chiesa. Emerge la figura
di una Chiesa sinodale in missione, che attiva in sinergia i ministeri, i doni
e i carismi di tutte e tutti per discernere i nuovi percorsi della missione
evangelizzatrice, soprattutto nelle periferie del nostro tempo. Oggi, la
maturazione dell'ecclesiologia del Popolo di Dio vissuta nel cammino sinodale
mette in pratica la teologia del sensus fidei fidelium, con dinamiche
comunicative e relazionali che ci permettono di ascoltare e discernere ciò che
lo Spirito ci chiede.
Queste includono la
consultazione, l'ascolto, il dialogo, il discernimento comune, il consiglio, il
processo decisionale e la responsabilità.
Questo modello ecclesiale
si basa sulla coesistenza di una diversità di soggetti, modalità di relazione,
dinamiche comunicative, generi, ministeri e carismi, discernendo insieme la
missione del Popolo di Dio.
Un altro aspetto di una
Chiesa sinodale e missionaria è la sua natura sacramentale, essendo segno e
strumento di unità tra tutti gli esseri umani e le culture per rendere presente
il Regno di Dio, soprattutto tra i poveri. In un mondo segnato dall'esclusione,
dalla disuguaglianza, dalla polarizzazione e dalla deistituzionalizzazione, la
sinodalità è forse il miglior contributo che la Chiesa può dare alla società,
essendo un segno profetico di comunione nella diversità e di costruzione del
bene comune. Il discernimento della nuova epoca in cui viviamo è essenziale per
dare forma alla missione evangelizzatrice della Chiesa oggi, mettendo la
sinodalità al servizio della missione come sacramento dell'unità del genere
umano.
Da tutto ciò derivano
grandi sfide per la realizzazione della missione evangelizzatrice della Chiesa
oggi, poiché molte istituzioni e mentalità ecclesiali, nate da un mondo
culturale precedente, non si adattano più al nuovo contesto culturale
emergente. L'attuale forma istituzionale della Chiesa deve evolversi per
evitare ulteriori rotture nella trasmissione della fede. In questo contesto, ci
chiediamo se vogliamo realizzare il sogno di una Chiesa sinodale in missione.
Dobbiamo essere
consapevoli, come ci ricorda Papa Francesco, che "la sinodalità esprime la
natura della Chiesa, la sua forma, il suo stile e la sua missione (...),
evitando così di considerarla un titolo tra gli altri". Questa
trasformazione è essenziale perché la Chiesa possa continuare la sua missione
evangelizzatrice con profezia in questo terzo millennio.
*Teologo.
In riconoscimento dei suoi contributi teologici e pastorali alla Chiesa
mondiale, la Facoltà di Teologia dell'Istituto Aquino dell'Ordine dei
Predicatori (Domenicani) negli Stati Uniti gli ha conferito la laurea Doctor
Honoris Causa. E’ stato professore straordinario nella School of
Theology di teologia latino-americana e anche perito del CELAM e della CLAR.
È[ fondatore
e coordinatore del Progetto iberoamericano di teolo
Sinodo in Vaticano. É stato nominato Esperto per la XVI Assemblea
Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi sulla sinodalità.
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