che si possono sfruttare
per ampliare
le forme della didattica?
Insieme a Sara Risi - maestra della scuola
senza zaino di San Godenzo (FI) e docente supporter di Fuoriclasse in
Movimento - e a Franco Lorenzoni - maestro, autore e
coordinatore della casa laboratorio Cenci - scopriremo insieme
l’importanza degli spazi d’apprendimento oltre l’aula scolastica.
PARTIAMO DAL CONCETTO DI SPAZI D’APPRENDIMENTO
Innanzitutto dobbiamo sottolineare come l’ambiente sia
un elemento attivo in tutto ciò che riguarda gli spazi d’apprendimento.
Gli stimoli che possono dare gli ambienti diversi da quello
classe sono numerosi e aiutano a sperimentare nuove
forme di didattica.
Spazi diversi aiutano gli studenti a maturare dal punto di vista psicologico, sociale, intellettivo,
sensoriale e motorio. Importante dare loro la gestione di questi spazi,
coinvolgerli nella loro strutturazione e manutenzione così che possano sentirli
meno estranei e più simili al contesto aula.
Inoltre, ultimo ma non per importanza, è il fatto che gli
spazi fuori dalla scuola creano un continuum tra gli istituti
e il territorio in cui si opera.
ESEMPI DI SPAZI E AMBIENTI D’APPRENDIMENTO FUORI DALL’AULA
Le aree nella scuola al di fuori della classe
Gli spazi della scuola ci permettono di strutturare gli
ambienti insieme ai bambini stessi. Possiamo infatti creare
aree con dei tavoli disposti diversamente dalla classica
predisposizione frontale, andare nelle aree laboratoriali gestite
per favorire il lavoro di gruppo etc.
Utilizzando degli ambienti diversi andiamo a rompere il
confine della sola aula e stimoliamo così approcci
didattici e interazioni differenti tra gli studenti. Nella
scuola dove lavora la docente Sara Risi, inoltre, le porte sono sempre aperte
così da dare un senso di continuità con il resto della scuola, diminuendo le
distanze e le chiusure.
La città, il paese e il territorio
È possibile sfruttare il territorio che circonda la
scuola come contesto di apprendimento dal vivo. Oggi più che mai, date
le restrizioni per proteggerci dal diffondersi del Covid-19, le
alternative all’esterno sono un valore aggiunto all’apprendimento. Sara
Risi nella sua scuola di San Godenzo ha valorizzato le possibilità del
territorio nella didattica con questi esempi di attività:
·
"Dante e la divina
commedia": il territorio intorno la scuola ha visto Dante come
protagonista; attraverso un libro in prosa adatto per i bambini e le bambine
della primaria gli studenti hanno fisicamente ripercorso i passi di
Dante e appreso così in maniera educativa dal vivo i 3 cantici a
misura di bambino.
·
Oppure l’utilizzo
della palestra comunale: oltre a mostrare l'apertura della scuola
alle strutture che il comune e il territorio offrono, spostarsi verso
un luogo al di fuori delle mura scolastiche regala agli alunni un
momento diverso che si incastra nella routine scolastica.
·
Il paese e la città sono
senza dubbio spazi d’apprendimento pieni di stimoli e di opportunità per creare
delle attività educative all’aperto. Una tra queste è la ricerca delle
lettere e dei numeri in giro per le strade e nei quartieri. Basta
dividersi in gruppi gestiti da diversi docenti e dare dei numeri e delle
lettere da cercare e trovare in una determinata zona. Anche quest’attività
stimola il movimento, il lavoro in gruppo e la
collaborazione.
·
Simile a quest’ultima è
l’attività della "misurazione dei percorsi" tra diversi
punti del paese o della città. Un’attività matematica che,
attraverso l’aiuto anche della App come Google Maps, insegna ai bambini
il concetto di spazio e tempo che possono testare in prima persona.
·
Per quanto riguarda la
disciplina artistica una soluzione per renderla diversa è quella di sperimentare
la pittura dal vivo all’esterno. Non solo in città, qualsiasi luogo può
essere riprodotto con le tempere, quindi al via la creatività fuori dalle mura
scolastiche.
Qualsiasi ambiente è dunque un
luogo per l’apprendimento.
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