Stati Uniti, reazioni della Chiesa americana
sull'assalto al Congresso
Si aggrava il bilancio delle vittime in seguito
agli scontri avvenuti il 6 gennaio durante l'assalto al Campidoglio Usa da
parte dei sostenitori di Donald Trump. Il presidente uscente ieri è intervenuto
con un video in cui ribadiva l'accusa di elezioni falsate invitando comunque i
suoi fan a 'tornare a casa'. Unanime la condanna delle violenze
La voce dei vescovi americani
Da Los Angeles, il presidente della Conferenza dei vescovi
statunitensi, monsignor José Horacio Gómez, si unisce alle voci di
condanna della violenza: “Questo non è ciò che siamo come americani, dove la
transizione pacifica del potere è uno dei segni distintivi”, ha dichiarato,
affidandosi alla Madonna perché guidi sulla via della saggezza e di un sano e
autentico patriottismo. “Dobbiamo fermarci e pregare per la pace in questo
momento critico”, ha detto il cardinale Wilton Gregory, arcivescovo di
Washington sull’assalto al congresso Usa. “Il tono di divisione che ha
recentemente dominato le nostre conversazioni deve cambiare – ha scandito – e
coloro che ricorrono alla retorica incendiaria devono assumersi la
responsabilità di incitare alla crescente violenza nella nostra nazione”. Ha
invitato a onorare il luogo, che definisce ‘terreno sacro’, in cui le leggi e
le politiche della nazione americana vengono discusse e decise. Il porporato ha
pregato per la sicurezza dei funzionari eletti, del personale, dei lavoratori,
dei manifestanti, delle forze dell'ordine. “Ci sono ferite e danni
tremendi – ha ammesso – richiamando tutti alla collaborazione, al rispetto dei
valori democratici e al bene comune. L’arcivescovo di Chicago, cardinale
Blase Joseph Cupich, in una serie di tweet parla di “vergogna
nazionale”, commentando l’accaduto: “Possa l'amore di Dio ricordare
a tutti gli americani che la politica è la risoluzione pacifica di punti di
vista contrastanti. Questa è la nostra tradizione di nazione democratica, e noi
la miniamo a nostro rischio e pericolo”. Fa appello anche ai funzionari eletti:
“Che possano ascoltare i consigli dei loro angeli migliori per difendere la
Costituzione che hanno giurato di difendere”. E ancora: “La violenza al
servizio di una falsità è peggiore”. “Per molti mesi abbiamo assistito alla
deliberata erosione delle norme del nostro sistema di governo”. Mentre difende
la protesta pacifica che, afferma, è un diritto sacro, ribadisce che i fatti
del Campidoglio dovrebbero “scioccare la coscienza di ogni americano
patriottico e di ogni cattolico fedele”.
Il commento di Pax Christi
Anche Johnny Zokovitch, direttore esecutivo di Pax
Christi USA non usa mezzi termini, in risposta agli eventi in Campidoglio
durante il conteggio dei voti del Collegio Elettorale. Li definisce “il
risultato della demagogia di un uomo, il presidente Trump, e del fallimento di
tutti coloro - politici, media, famiglia e altro ancora - che hanno scusato,
trascurato, licenziato o comunque incoraggiato l'odiosa e divisiva retorica che
ha definito il mandato di questo presidente”. Da Pax Christi si sottolinea
anche che “coloro che avrebbero potuto e dovuto ritenere questo presidente
responsabile hanno fatto esattamente il contrario negli ultimi quattro anni e i
brutti e vergognosi incidenti al Campidoglio degli Stati Uniti sono stati il
triste e prevedibile risultato di questa abdicazione di responsabilità”.
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