è crisi di ascolto"
E' Dio per primo che si rivolge a noi, soprattutto quando siamo stanchi e
affaticati.
Come? Nella sua Parola. Ma dobbiamo prima fare silenzio.
di Enzo Bianchi
Nella
nostra vita abbiamo bisogno di rinnovarci, ricominciare, riprendere il cammino
percorso che a volte ci ha procurato stanchezza. Anche nella vita cristiana è
necessaria questa dinamica, che è innanzitutto rinnovamento della fede. La fede
è adesione di tutta la nostra persona al Signore, non è un atteggiamento
intellettuale, né un sentimento destato dall’incontro con il sacro, è una
relazione viva, un mettere la fiducia in Colui che abbiamo ascoltato con il
cuore. Sì, perché la fede autentica cristiana nasce dall’ascolto di una parola
che viene da Dio. È Dio che ci parla per primo, non noi parliamo per primi a
lui, e la sua parola non è sonora, non si impone, chiede solo un cuore che
sappia ascoltare.
Amico,
non dimenticare che Salomone quando fu unto da Dio gli domandò il dono tra i
doni: “Dammi un cuore che sappia ascoltare!”. La tua fede si rinnova dunque con
l’ascolto della Parola, un ascolto attento e obbediente. Chiediti: se oggi c’è
una crisi di fede non è forse legata a una crisi di ascolto? Manca anche
l’ascolto del fratello e se non si ascolta il fratello che si vede come si
potrà ascoltare Dio che non si vede? Ascoltare è accogliere le parole che ti
raggiungono, discernere per verificare se sono parole che ti portano vita o se
sono mortifere, se vengono dal Signore o se vengono dal buio presente nel
profondo del nostro essere.
Ascoltare è un’operazione da imparare che richiede
esercizio, silenzio dai rumori e dalle parole vane. E accade a un certo punto
che ascoltiamo una voce sottile, chiara e convincente, che parla con noi: è il
Signore che chiede ascolto.
Rinnova
l’ascolto e rinnoverai anche la fede nel lungo e a volte faticoso cammino verso
il Regno.
Famiglia Cristiana
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