giovedì 17 luglio 2025

GAZA - ATTACCO ALLA CHIESA


TELEGRAMMA DI SUA SANTITÀ PAPA LEONE XIV TRAMITE IL CARDINALE SEGRETARIO DI STATO

 "SUA SANTITÀ PAPA LEONE XIV È STATO PROFONDAMENTE COLPITO NELL'APPRENDERE DELLA PERDITA DI VITE E DEI FERITI CAUSATI DALL'ATTACCO MILITARE ALLA CHIESA CATTOLICA DELLA SACRA FAMIGLIA A GAZA, E ASSICURA AL PARROCO, DON GABRIELE ROMANELLI, E A TUTTA LA COMUNITÀ PARROCCHIALE LA SUA VICINANZA SPIRITUALE. 

AFFIDANDO LE ANIME DEI DEFUNTI ALL'AMOREVOLE MISERICORDIA DI DIO ONNIPOTENTE, IL SANTO PADRE PREGA PER LA CONSOLAZIONE DI COLORO CHE SONO NEL LUTTO E PER LA GUARIGIONE DEI FERITI. 

SUA SANTITÀ RINNOVA IL SUO APPELLO PER UN IMMEDIATO CESSATE IL FUOCO ED ESPRIME LA SUA PROFONDA SPERANZA PER DIALOGO, RICONCILIAZIONE E PACE DUREVOLE NELLA REGIONE".

COMUNICATO STAMPA DEL PATRIARCATO

 DI GERUSALEMME

 Il Patriarcato di Gerusalemme esprime la sua più ferma condanna e denuncia dell’attacco che ha colpito la Chiesa cattolica della Sacra Famiglia nella città di Gaza. Questo attacco ha causato gravi danni e vittime all’interno del complesso parrocchiale, mettendo in pericolo la vita di persone innocenti, in particolare persone con disabilità e sfollati che avevano trovato rifugio sicuro all’interno della chiesa.

 Colpire un luogo sacro che in questo momento accoglie circa 600 sfollati — la maggior parte dei quali sono bambini e 54 persone con disabilità — rappresenta una violazione flagrante della dignità umana e un’evidente profanazione della sacralità della vita e dei luoghi religiosi, che dovrebbero essere rifugi sicuri nei tempi di guerra.

Il bombardamento ha distrutto ampie porzioni del complesso, costringendo le persone con disabilità a evacuare l’area; alcune di loro non hanno potuto ricevere i respiratori di cui dipendono per sopravvivere, con un rischio diretto per le loro vite.

 In questo momento critico, il Patriarcato ribadisce che le chiese sono fari spirituali e umanitari, al servizio di tutti senza discriminazioni. Si appella inoltre alla comunità internazionale e alle agenzie delle Nazioni Unite affinché forniscano protezione urgente alle istituzioni religiose e ai centri umanitari nella Striscia di Gaza, e garantiscano il rispetto del diritto internazionale umanitario, che proibisce il targeting di civili e luoghi di culto.

 Le nostre preghiere accompagnano le persone colpite, e speriamo che la saggezza possa prevalere sulla macchina della guerra e che la voce della misericordia superi il fragore del fuoco.



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