TELEGRAMMA DI SUA SANTITÀ PAPA LEONE XIV TRAMITE IL CARDINALE SEGRETARIO DI STATO
"SUA
SANTITÀ PAPA LEONE XIV È STATO PROFONDAMENTE COLPITO NELL'APPRENDERE DELLA
PERDITA DI VITE E DEI FERITI CAUSATI DALL'ATTACCO MILITARE ALLA CHIESA
CATTOLICA DELLA SACRA FAMIGLIA A GAZA, E ASSICURA AL PARROCO, DON GABRIELE
ROMANELLI, E A TUTTA LA COMUNITÀ PARROCCHIALE LA SUA VICINANZA SPIRITUALE.
AFFIDANDO LE ANIME DEI DEFUNTI ALL'AMOREVOLE MISERICORDIA DI DIO ONNIPOTENTE,
IL SANTO PADRE PREGA PER LA CONSOLAZIONE DI COLORO CHE SONO NEL LUTTO E PER LA
GUARIGIONE DEI FERITI.
SUA SANTITÀ RINNOVA IL SUO APPELLO PER UN IMMEDIATO
CESSATE IL FUOCO ED ESPRIME LA SUA PROFONDA SPERANZA PER DIALOGO,
RICONCILIAZIONE E PACE DUREVOLE NELLA REGIONE".
COMUNICATO
STAMPA DEL PATRIARCATO
DI GERUSALEMME
Il
Patriarcato di Gerusalemme esprime la sua più ferma condanna e denuncia
dell’attacco che ha colpito la Chiesa cattolica della Sacra Famiglia nella
città di Gaza. Questo attacco ha causato gravi danni e vittime all’interno del
complesso parrocchiale, mettendo in pericolo la vita di persone innocenti, in
particolare persone con disabilità e sfollati che avevano trovato rifugio
sicuro all’interno della chiesa.
Colpire
un luogo sacro che in questo momento accoglie circa 600 sfollati — la maggior
parte dei quali sono bambini e 54 persone con disabilità — rappresenta una
violazione flagrante della dignità umana e un’evidente profanazione della
sacralità della vita e dei luoghi religiosi, che dovrebbero essere rifugi
sicuri nei tempi di guerra.
Il
bombardamento ha distrutto ampie porzioni del complesso, costringendo le
persone con disabilità a evacuare l’area; alcune di loro non hanno potuto
ricevere i respiratori di cui dipendono per sopravvivere, con un rischio
diretto per le loro vite.
In
questo momento critico, il Patriarcato ribadisce che le chiese sono fari
spirituali e umanitari, al servizio di tutti senza discriminazioni. Si appella
inoltre alla comunità internazionale e alle agenzie delle Nazioni Unite
affinché forniscano protezione urgente alle istituzioni religiose e ai centri
umanitari nella Striscia di Gaza, e garantiscano il rispetto del diritto
internazionale umanitario, che proibisce il targeting di civili e luoghi di
culto.
Le
nostre preghiere accompagnano le persone colpite, e speriamo che la saggezza
possa prevalere sulla macchina della guerra e che la voce della misericordia
superi il fragore del fuoco.
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