è la strada
che vive*
-di padre Giacomo Grasso
o.p.
“Il
cristiano è uno che fa strada. La fa, questa strada, sicuro. Infatti, la sua
strada è Gesù stesso. Leggiamo nel Vangelo secondo Giovanni: ”Io sono la Strada,
la Verità, la Vita.”(Gv 14,6).
“Io
sono la strada.” Gesù è la nostra strada, non nel senso di colui che ci indica
la strada. Se fosse così, Gesù sarebbe per noi una guida sicura, certo, ma solo
una guida. Quando in montagna ci affidiamo a una guida, siamo più certi di
arrivare alla meta.
Ma
la fatica è ancora quasi tutta nostra.
Diminuiscono
le preoccupazioni, le incertezze, diminuisce anche la fatica perché la guida ci
conduce nei sentieri più adatti, secondo il percorso meno faticoso. Ma la
strada dobbiamo farcela ancora tutta noi. Possiamo ancora diminuire le
incertezze e le fatiche prendendo con noi, oltre la guida alpina, un portatore.
Sarà lui a trasportare le parti più pesanti della nostra attrezzatura. Ma il
portatore non ci porta sulle sue spalle.
Quella strada che è Cristo, invece, è la strada che porta con sé.
Il suo significato
evangelico è chiaro. Gesù non è tanto un maestro di vita: è la Vita; non è
tanto un insegnante di verità: è la Verità; non è uno che si limita a indicare
la strada: è la Strada, nel senso più pieno di colui che porta.”
(Sulle strade, una spiritualità per chi cammina)
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