Papa Francesco
dovrebbe chiamarsi ′′ Audacia ". Mi incanta il suo coraggio, il suo instancabile
impegno, il suo zelo per diffondere la Parola di Dio.
Francesco è
l'espressione di un Gesù innamorato dell'umanità che cura le ferite più profonde.
È la
testimonianza vivente dei profeti che cercano alternative per portare luce agli
smarriti, non credenti, solitari, paurosi, pavidi e tiepidi.
Francesco è la
chiave che apre il cuore di una Chiesa talora chiusa, e che mostra la bellezza
del Vangelo che guarisce e libera, che con coraggio va alle periferie del
mondo.
È l'uomo di
Dio, che invita al rispetto e all'amicizia anche verso i fratelli di altri
credo.
È il cristiano
puro che ha incarnato la Buona Nuova nello spirito di fraternità, poiché sa
creare empatia e riconoscere che il Creatore desidera riunire tutti nello
stesso cielo.
Francesco
distrugge la superbia delle leadership per annunciare a tutti il Risorto.
È l’araldo
della pace che difende la dignità di ogni uomo e di ogni popolo e non tace di
fronte all'ingiustizia e alla mancanza di solidarietà.
Egli va avanti,
niente lo ferma, sa guardare oltre l’orizzonte.
Francesco osa l'impossibile, infrange i protocolli, entra nelle case, telefona, scende dal trono, porta
l'altare alle vite.
Viene accolto
con amore dai semplici di cuore, dalle autorità, dai magistrati. Viene
ascoltato perché la sua parola convince, i suoi atti sono coerenti, la sua fede
è sostenuta dalla pratica dell'amore.
Francesco rompe
le barriere, si mescola con gli umili e i poveri del mondo, mostra il vero
volto di Cristo.
È il Papa, più
che un papa è un papà caro, amico, ma dal carattere forte, audace, deciso,
intraprendente. Papa audace che parla chiaro e diretto.
Francesco è
giovane, è pellegrino, trova nei suoi limiti la forza creativa per consolare e
risollevare i disperati.
È il Papa del
′′ Vangelo della gioia ", della lode delle creature, dell'adorazione
Eucaristica, che sorride ed invita alla fiducia nell'Altissimo.
È il messaggero
della misericordia che non giudica e non condanna, che sorride, abbraccia e
accarezza.
Vai, Papa
Francesco, sulle strade del mondo e portami insieme a te. Ho bisogno di vivere
più risolutamente l'impegno per la salvezza dell'umanità, di servire di più,
uscire dalla mia quiete per far risplendere Cristo nella routine dura e
schiavizzatrice del mondo.
Vai audace ′′servo
dei servi di Dio", figlio amato di Maria, compagno di San Giuseppe. Vai senza voltarti indietro, niente ti
trattiene. Vai libero, benedicendo, distribuendo i semi del perdono,
riconciliando, dialogando, insegnando a prenderci cura della creazione.
Vai, uomo buono
e bravo, Francesco, buon cristiano...
P. Nilton Cesar
Boni cmf
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