INARRESTABILE TRAFFICO DI MINORI
NUOVA FORMA DI SCHIAVITÙ.
DON DI NOTO: LORO NON SI FERMANO, NEMMENO NOI
Avola (SR), 18 marzo 2021 – La pedofilia e la pedopornografia
non temono il Covid e non hanno bisogno di vaccino, anzi. Se nel 2020 è toccato
a tutti restare a casa, questo ha significato affari d’oro per chi violenta i
bambini e sfrutta il materiale prodotto con questi piccoli schiavi dei tempi
moderni. E per adesso contro l’abuso sui minori sembra non esistere alcun
vaccino. È questo, in sintesi, il contenuto dell’edizione 2020 del Report elaborato
dall’Associazione Meter Onlus (www.associazionemeter.org) fondata
e presieduta da don Fortunato Di Noto, da oltre 30 anni in prima linea a difesa
dei bambini. Il Report è stato presentato con una conferenza
stampa online il 18 marzo, con la presenza di Don Fortunato Di Noto, Presidente
Meter Onlus; della Dott.ssa Nunzia Ciardi, Dirigente Superiore della Polizia di
Stato e Direttore del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni; la
Dott.ssa Marisa Scavo, Procuratore aggiunto vicario della Procura distrettuale di
Catania; il Dott. Antonio Scavone, Assessore della famiglia, delle Politiche
Sociali e del Lavoro della Regione Sicilia, moderatore Pino Ciociola, inviato
di Avvenire.
LA PANDEMIA NON HA FERMATO I PEDOFILI – Nel corso del
2020 Meter, attraverso il suo OS.MO.CO.P. (Osservatorio Mondiale
Contro la Pedofilia) ha monitorato la rete e compilato precise segnalazioni che
ha poi inviato alla Polizia Postale Italiana e alle Polizie estere. Questo
significa che i nostri dati e link sono contati uno per uno e da essi, molto
spesso, sono partite indagini a livello nazionale e mondiale che hanno portato
all’arresto ed al processo – con relativa condanna – di vere e proprie reti di
pedofili e pedopornografi.
I link sono quasi raddoppiati rispetto al 2019: 14.521 contro
8.489. Meter constata un dato interessante, quanto
sconcertante, la quantità di video denunciati è più che raddoppiata, dai
992.300 video del 2019 si è passati ai 2.032.556 del 2020. Le cartelle
compresse segnalate passano da 325 a 692.
Nel 2019 le immagini segnalate sono state 7.074.194, nel 2020
si rilevano 3.768.057, il dato risulta quasi dimezzato. Evidentemente le
“semplici” foto non bastano più, i pedofili ricercano e producono più video per
soddisfare i loro desideri malsani, la loro deviata perversione trova maggiore
sfogo e appagamento nelle immagini in movimento. I video, fagocitati dai
“consumatori” di pedopornografia consentono loro di entrare di più nella
“scena”, di essere “partecipi” davanti ad uno schermo degli atti contro povere
vittime inermi.
Meter ha registrato
un incremento del materiale segnalato tra febbraio e maggio 2020. In seguito
alle misure di confinamento è aumentato l’utilizzo dei social media e il tempo
dedicato alla rete Internet da parte dei minori. Se da un lato la Rete rappresentava
l’unica modalità per rimanere in contatto con i pari, con i loro amici, per
studiare e per distrarsi dalla routine domestica, dall’altro lato ha esposto i
minori ai rischi online, infatti è aumentato il potenziale numero di bambini
soggetti ad adescamento online. ...
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