DURANTE LE LEZIONI IL 96% HA CHATTATO CON I COMPAGNI, l’88% HA MANGIATO E QUASI 1 SU 4 HA CUCINATO
- Sono i dati dello studio di Parole O_Stili e Istituto
Toniolo, condotto con il supporto tecnico di Ipsos: è
peggiorata la capacità di seguire le lezioni e la relazione con i professori.
Solo il 17% dei genitori ha imposto limiti di tempo nell’utilizzo dello
smartphone, il 14% nell’accesso ai social e il 13% nell’accesso ad alcuni
giochi on line. Il 77% degli studenti vuole tornare in presenza, continuando a
utilizzare gli strumenti digitali, ma in modo più efficace per l’apprendimento.
Dopo un anno di didattica a distanza, oltre il 40% degli
studenti ha percepito un peggioramento nelle proprie attività di studio e il
65% fatica a seguire le lezioni. Il 96% durante la DAD ha chattato con i
compagni, l’89% è stato sui social media, l’88% ha consumato cibo e il 39% ha
cucinato.
È quanto emerge da una ricerca di Parole O_Stili e
Istituto Toniolo, condotta con il supporto tecnico di Ipsos, su oltre
3.500 studenti della scuola secondaria. I dati presentati il 17 marzo a
“Didacta” .
In allegato il comunicato
stampa e le grafiche.
_______________________________________________________________________
Dad, un anno in giostra «Ma il digitale è il
futuro»
-
di PAOLO FERRARIO
Il primo dato che emerge con forza è la grande quantità di
tempo che, negli ultimi dodici mesi, bambini, ragazzi e adolescenti hanno
trascorso online, collegati con professori e compagni di classe, ma anche
(spesso e volentieri) con gli amici per attività non inerenti allo studio. Di
fatto, all’82,75% degli studenti del campione non è stata posta nessuna
limitazione di tempo nell’utilizzo dello smartphone da parte dei genitori, così
come l’87,43% ha avuto libero accesso ai giochi online e l’85,64% nessun
vincolo all’utilizzo dei social network. Una libertà che, però, non è bastata
per migliorare la qualità delle relazioni che, anzi, è peggiorata per un terzo
degli studenti, per quanto riguarda i rapporti con compagni e professori.
«Studenti, docenti e genitori sono stati un po’ abbandonati in questo lungo anno di didattica a distanza», afferma Rosy Russo, presidente di Parole O_Stili, che sollecita il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, a «introdurre in tutte le scuole un’ora di cittadinanza digitale alla settimana».
Sulle «fatiche» della Dad insiste Alessandro Rosina, docente
di Demografia e Statistica sociale all’Università Cattolica e coordinatore
scientifico di Laboratorio futuro dell’Istituto Toniolo. «Non è questa la
scuola che i ragazzi desiderano», ricorda lo studioso. «Sia studenti che insegnanti
– aggiunge Rosina – vorrebbero un maggior uso in futuro del digitale, non in
funzione sostitutiva ma come arricchimento dell’attività didattica, in grado di
stimolare di più, di coinvolgere in modo attivo, di mettersi in sintonia con
nuovi modelli di apprendimento ».
Nessun commento:
Posta un commento