L’ECOSISTEMA INVISIBILE
In
uno strato sottilissimo di terra c’è la più alta densità vitale del pianeta. Il
suolo è un ecosistema unico nel suo genere, di cui continuiamo a ignorare la
bellezza. È anche quello più altruista, che permette di sopravvivere a tutto
ciò che sta sopra. Eppure, noi lo maltrattiamo, avveleniamo, distruggiamo. Per
fermare al più presto il suo consumo, serve riscoprire la meraviglia sotto i
nostri piedi. Tornare a prendersi cura della terra, per salvare noi stessi
insieme a lei.
Il
suolo è sotto attacco da innumerevoli fronti: cemento, asfalto, microplastiche,
pesticidi, liquami zootecnici, erosione e incendi. Sono colpi che feriscono a
morte l’ecosistema più fragile e vitale sulla faccia del pianeta. Grande
regolatore climatico e custode di un terzo della biodiversità terrestre in
appena trenta centimetri di spessore, il suolo è infatti l’habitat di miliardi
di esseri viventi che consentono alle piante di sopravvivere, oltre che una
riserva preziosissima d’acqua e la fonte del 95% di tutto il cibo e del 99%
delle calorie assunte da animali e umani. Ma di tutto questo non c’è traccia
nel discorso pubblico, nei corsi scolastici, nei programmi politici, nei piani
e nelle leggi urbanistiche. Il suolo continua a essere invisibile, considerato
solo una superficie da irrorare di sostanze chimiche o soffocare a furia di
villette, autostrade e capannoni. E così alla terra che calpestiamo non viene
riconosciuto il suo status di corpo vivente, natura non rinnovabile e non
resiliente, dato che richiede 2000 anni per crescere di soli 10 cm. Fuori
dell’agenda dei beni comuni, il suolo rimane un prodotto di mercato, una
risorsa da consumare senza scrupoli, con conseguenze drammatiche per l’ambiente
e noi tutti.
Paolo Pileri ci guida alla scoperta della straordinaria ricchezza ecologica del
suolo, della sua incredibile generosità e dei suoi benefici, additando chi ha
l’ardire e l’ingratitudine di fargli male: logistica, agricoltura intensiva,
inquinanti, cave, guerre, incentivi edilizi, piste da sci, parchi solari, piani
urbanistici e altro ancora. Animato da una sincera passione ambientalista,
questo libro ci aiuta a capire che cos’è davvero il suolo, per prendere parte
attiva alla sua difesa e imparare a porre le domande giuste a tutti quei
tecnici, amministratori e urbanisti che avallano il suo consumo, spesso
camuffato da sostenibilità. Un libro, insomma, per dare voce alla terra e
invitare il lettore a stare dalla parte del suolo. Nella crisi ecologica attuale,
è questa l’unica parte che possiamo permetterci.
*Paolo
Pileri insegna Usi del suolo ed effetti ambientali al Politecnico di Milano. Si
occupa, oltre che di suolo e del suo consumo, anche di pianificazione di linee
lente ciclabili e camminabili. È membro scientifico del rapporto nazionale sul
consumo di suolo di ISPRA e ideatore del progetto di territorio VENTO, la
dorsale cicloturistica tra Venezia e Torino. Tra i suoi libri: 100 parole per
salvare il suolo (2018); Progettare la lentezza (2020); L’intelligenza del
suolo (2022); Piazze scolastiche (con C. Renzoni e P. Savoldi,
2022);Urbanistica fragile (con R. Moscarelli, 2022).
Paolo
Pilieri, Dalla parte del suolo
Edizione:
2024, III rist. 2024
Pagine:
168
Collana:
i Robinson / Letture
ISBN
carta: 9788858155387
ISBN
digitale: 9788858156339
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