martedì 15 ottobre 2024

INTELLIGENZA ARTIFICIALE AL SERVIZIO DELL'UOMO


 Suor Petrini: l'Intelligenza artificiale uno strumento al servizio dell'umanità

 Il segretario generale del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano interviene al Global Standard Symposium di Nuova Delhi, auspicando l'introduzione di "politiche condivise" che guidino lo sviluppo delle nuove tecnologie: "Una vera rivoluzione cognitivo-industriale". Presente una delegazione del Dicastero per la Comunicazione guidata da monsignor Ruiz

 

- Edoardo Giribaldi - Città del Vaticano

 "Sebbene rappresenti un importante risultato del progresso tecnologico, l'Intelligenza artificiale (IA) rimane uno strumento al servizio dell'essere umano". Questa la posizione espressa da suor Raffaella Petrini, segretario generale del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, intervenuta al Global Standard Symposium (GSS-24) di Nuova Delhi, in India, nell'incontro di alto livello incentrato sulle leadership e il loro ruolo nel "disegnare il futuro dell'innovazione". Suor Petrini guida la delegazione della Santa Sede è Raffaella, presente anche una delegazione del Dicastero per la Comunicazione guidata da monsignor Lucio Adrián Ruiz

Progresso tecnologico e sviluppo umano

Il segretario generale del Governatorato ha esordito legando il concetto di "progresso tecnologico" a quello di "sviluppo umano", notando come, da una parte, gli strumenti più innovativi permettano "di ridurre i rischi, di migliorare il nostro lavoro e le nostre condizioni di vita" e come dall'altra la società sia chiamata ad un loro utilizzo "eticamente responsabile". Ciò si rende vero per le tecnologie "relativamente semplici" ma "ancora più necessario in relazione all'uso dell'IA", capace di rappresentare, riprendendo il concetto espresso da Papa Francesco nel corso della sua partecipazione alla sessione del G7 sul tema, "una vera e propria rivoluzione cognitivo-industriale".

Uno sviluppo etico per l'IA

I criteri scelti per "allenare" tali tecnologie sono, nella visione di suor Raffaella Petrini, "fattori cruciali" nel determinare "se i diritti umani fondamentali sono rispettati", se tali sistemi sono "affidabili e duraturi" e se essi risultino effettivamente "sostenibili". In tale contesto, la "cooperazione internazionale", basata su un "dialogo onesto", risulta "essenziale nello stabilire politiche condivise che possano guidare lo sviluppo di questi modelli secondo standard di sicurezza e principi etici." Un compito "impegnativo", tuttavia "necessario per produrre riflessioni condivise e soluzioni politiche volte a ricercare ciò che è buono e giusto".

L'algor-etica delle nuove tecnologie

Durante il suo intervento, il segretario generale del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano cita ancora Francesco, che nel messaggio per la Giornata mondiale della pace 2024 notava la "necessità di un dialogo interdisciplinare finalizzato a uno sviluppo etico degli algoritmi – l’algor-etica –, in cui siano i valori a orientare i percorsi delle nuove tecnologie". La tecnologia, ha ricordato ancora la religiosa, "è nata con uno scopo", ovvero quello di rimanere "uno strumento per costruire il bene di ogni essere umano e un domani migliore per tutti". Una concreta "ispirazione" nell'applicazione di tale auspicio "esemplifica oggi una forma concreta di solidarietà che permette ai governi di stabilire priorità e alle organizzazioni di assumersi responsabilità per tutti i loro interlocutori".

La proposta per un'Agenzia internazionale

Una cooperazione tra Stati che, in conclusione di intervento, suor Petrini definisce, al pari di Papa Francesco, "politica sana che coinvolgendo diversi settori e competenze, può presidiare lo sviluppo tecnologico e creare le condizioni per rendere possibile e fruttuoso il buon uso della tecnologia, compresa l'IA". In una risposta a margine del suo messaggio, il Segretario generale del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano ha ricordato la proposta avanzata dalla Santa Sede per la creazione di un'Agenzia internazionale relativa all'IA volta a "sviluppare un quadro normativo e operativo" sul suo utilizzo "pacifico".

 

Vatican News



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