vuol dire pensare
al bene comune
Il
Prefetto del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano integrale ha
ricordato l’importanza dell’educazione, in particolare in questo tempo scosso
dalla pandemia, intervenendo ad una conferenza promossa dalla Fondazione
Centesimus Annus - Pro Pontifice
Turkson:
l’educazione è un manuale di istruzioni
Soffermandosi
sul tema dell’incontro odierno, “Education and Training”, il cardinale Turkson
ha ricordato un avvenimento reale che ha avuto come sfondo la sua terra natia
in Ghana. In un villaggio ghanese, ha affermato il cardinale Turkson, un
professore aveva ricevuto un computer ed una stampante che erano accompagnati
da manuali di istruzione. Il docente aveva spiegato agli studenti che ogni
nuovo dispositivo prevede sempre un libretto esplicativo per facilitarne
l’utilizzo. I ragazzi hanno poi chiesto al professore: se tutte le cose nuove
richiedono un manuale, perché quando nasce un bambino non c’è un libretto con
le istruzioni? “Per questo motivo - ha risposto il professore rivolgendosi ai
propri studenti - voi siete qui a scuola”. Il compito dell’educazione, ha
sottolineato il cardinale Turkson, è quello di “fornire un manuale di
istruzioni”. L’educazione all’ecologia integrale - ha sottolineato infine il
cardinale Turkson - è un obiettivo fondamentale. L’educazione all’ecologia
integrale si basa sulla necessità di pensare al bene comune nelle tre
componenti essenziali. Sono quelle della vita, della terra e di una triplice
relazione: quella con l’altro, con se stessi e con Dio.
Alfabetizzazione
finanziaria
Alle
parole del cardinale Turkson si sono aggiunte quelle di monsignor
Guy-Réal Thivierge, segretario generale Fondazione Gravissimum
Educationis. Educare, ha sottolineato, significa imparare dagli
altri. Annamaria Lusardi, professore di economia e
contabilità , ha poi ricordato che l’alfabetizzazione finanziaria è
cruciale, soprattutto in questo momento di pandemia, per fare in modo che la
società possa essere più resiliente da un punto di vista finanziario. Senza una
adeguata alfabetizzazione finanziaria in tutti i livelli di istruzione - ha
spiegato Annamaria Lusardi - crescono le disuguaglianze. In particolare
aumentano le disuguaglianze tra chi è in grado di cogliere le opportunità del
mercato e coloro, invece, che non possono sfruttare tali possibilità.
Alfabetizzazione
digitale
Alessandro
Vespignani, fisico ed esperto di epidemiologia computazionale,
docente all’università di Boston, si è soffermato sul concetto di
“alfabetizzazione digitale”: capire cosa è un algoritmo, ha affermato, è
cruciale per avere una visione del mondo. Viviamo in una società che sta
diventando algoritmica, con “pezzi di codice scritti da altri esseri umani”. E
se non acquisiamo competenze che ci permettano di capire il tutto, non potremo
capire il mondo. Non si tratta di essere programmatori o scienziati, ma bisogna
essere in grado di capire e di comunicare. I modelli, le previsioni “non sono
oracoli indiscutibili”. Si deve alfabetizzare la popolazione in modo completo,
ha detto infine Vespignani, anche nella dimensione digitale. Mariya
Gabriel, Commissaria europea all'Innovazione, ha poi ricordato che il
digitale è un’opportunità ma anche un rischio se, ad esempio, non permette alle
persone che vivono nelle zone rurali di avere le stesse possibilità di
sviluppo. L’uomo deve essere il cuore di tutte le forme di educazione. La
società europea, ha affermato Mariya Gabriel, si sforza per costruire una
società più inclusiva e per dare risposte più adeguate alle sfide attuali.
Galantino:
è urgente investire nell' educazione
Al
dibattito moderato da fra Martijn Cremers, professore di Finanza presso il
Mendoza College of Business dell’università di Notre Dame, ha partecipato anche monsignor
Nunzio Galantino, presidente dell’Amministrazione del patrimonio della Sede
apostolica (Apsa). Si è soffermato in particolare su due parole evocate
durante l’incontro odierno: economia ed educazione. “Invocare lo sviluppo umano
integrale di cui parla Papa Francesco e spendersi per promuoverlo - ha
affermato Galantino - è molto di più di un auspicio. È un progetto
trasformativo delle nostre società che si oppone al modello della crescita
lineare”. È un progetto sul quale “dobbiamo tutti investire di più”. “Un
progetto che coinvolge la politica e l’economia”. Monsignor Galantino ha
sottolineato infine che si deve smettere “di attribuire una funzione educativa
al Coronavirus”: “non sembra che da questo dramma siano scaturiti particolari
insegnamenti”. “Il virus - ha affermato - non ci rende migliori”. “Il
Coronavirus ha apportato ulteriori guasti nei sistemi educativi o comunque ha
accentuato quelli esistenti”. “Ciò rende, allora, davvero urgente investire in
educazione”.
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