Lo studio delle materie STEM permette di non “subire” la tecnologia che ci circonda: da Internet alla musica elettronica, dallo sport al cinema con i suoi effetti speciali. Tramite la cosiddetta “matematica del cittadino” si possono formare studenti capaci di interpretare i tempi moderni proiettandosi verso il futuro tecnologico.
Nel piano triennale dell’offerta formativa delle istituzioni scolastiche dell’infanzia, del primo e del secondo ciclo di istruzione e nella programmazione educativa dei servizi educativi per l’infanzia, azioni dedicate a rafforzare nei curricoli lo sviluppo delle competenze matematico-scientifico-tecnologiche e digitali legate agli specifici campi di esperienza e l’apprendimento delle discipline STEM, anche attraverso metodologie didattiche innovative.
Il Ministero
dell’Istruzione e del Merito ha pubblicato le Linee guida per
le discipline STEM, pensate per favorire l’introduzione nell’offerta
formativa delle scuole di azioni dedicate a rafforzare le competenze STEM
attraverso metodologie didattiche innovative.
Le Linee guida per le discipline STEM sono state
redatte con la finalità di introdurre
nel
piano triennale dell’offerta formativa delle istituzioni scolastiche
dell’infanzia, del primo e del secondo ciclo di istruzione e nella
programmazione educativa dei servizi educativi per l’infanzia, azioni dedicate
a rafforzare nei curricoli lo sviluppo delle competenze
matematico-scientifico-tecnologiche e digitali legate agli specifici campi di
esperienza e l’apprendimento delle discipline STEM, anche attraverso
metodologie didattiche innovative.
Linee
guida per le discipline STEM
Questo
perché gli attuali curricoli dei diversi gradi di istruzione non
presentano specifici riferimenti alle materie STEM nel loro complesso, in
quanto le diverse discipline – Matematica, Scienze, Tecnologia e Ingegneria –
sono spesso affidate a docenti appartenenti a diverse classi di concorso.
Con
queste sollecitazioni il Ministero dell’Istruzione e del Merito intende quindi rafforzare
la diffusione di metodologie didattiche innovative – basate sul
problem solving, sulla risoluzione di problemi reali e sulla interconnessione
dei contenuti per lo sviluppo di competenze matematico-scientifico-tecnologiche
– grazie a un approccio inter e multi disciplinare basato sulla contaminazione
tra teoria e pratica.
Vediamo
insieme quali sono le metodologie indicate per tutti i gradi scolastici:
Laboratorialità
e learning by doing
L’apprendimento
esperienziale, attraverso attività pratiche e laboratoriali, è un modo
efficace per favorire l’apprendimento delle discipline STEM; consente infatti
di porre gli studenti al centro del processo di apprendimento, favorendo
un approccio collaborativo alla risoluzione di problemi
concreti.
Problem
solving e metodo induttivo
Lo
sviluppo delle competenze di problem solving è essenziale per
le discipline STEM, in quanto consente agli studenti di acquisire competenze
pratiche e cognitive attraverso l’elaborazione di un progetto concreto.
Il metodo induttivo, basato sull’osservazione dei fatti e sulla
formulazione di ipotesi e teorie, è inoltre un approccio utile per lo sviluppo
del pensiero critico e creativo.
Attivazione
dell’intelligenza sintetica e creativa
L’osservazione
dei fenomeni, la proposta di ipotesi e la verifica sperimentale della loro
attendibilità consentono agli studenti di apprezzare le proprie capacità
operative e di verificare sul campo quelle di sintesi, incoraggiandoli a diventare
autonomi nell’apprendimento e favorendo lo sviluppo di competenze
trasversali, come la gestione del tempo e la ricerca indipendente. La ricerca
di soluzioni innovative a problemi reali attiva invece il pensiero
divergente, favorendo lo sviluppo della creatività.
Organizzazione
di gruppi di lavoro per l’apprendimento cooperativo
Il lavoro
di gruppo consente di valorizzare la capacità di comunicare e prendere
decisioni, di individuare scenari, di ipotizzare soluzioni univoche o
alternative. Promuovere l’apprendimento tra pari, in cui gli studenti si
insegnano reciprocamente, è un’efficace strategia didattica.
Promozione
del pensiero critico nella società digitale
L’utilizzo
di risorse digitali interattive, come simulazioni, giochi didattici
o piattaforme di apprendimento online, può arricchire l’esperienza di
apprendimento degli studenti. La creazione di un pensiero critico può essere
incoraggiata attraverso attività che richiedono la raccolta, l’interpretazione
e la valutazione dei dati, nonché la capacità di formulare argomentazioni
basate su prove scientifiche.
Adozione
di metodologie didattiche innovative
Per sviluppare
la curiosità e la partecipazione attiva degli studenti la scuola
dovrebbe far ricorso alle tecnologie e adottare una didattica attiva, in grado
di porre gli studenti in situazioni reali che consentano di apprendere,
operare, cogliere i cambiamenti, correggere i propri errori, supportare le
proprie argomentazioni.
Le
indicazioni specifiche
Vi
sono poi delle raccomandazioni metodologico-educative che sono specifiche per i
diversi momenti del percorso formativo.
Indicazioni
per il Sistema integrato di educazione e di istruzione “zerosei”
- Predisporre un ambiente stimolante e
incoraggiante, che consenta ai bambini di effettuare attività di
esplorazione via via più articolate, procedendo anche per tentativi ed
errori
- Valorizzare l’innato interesse per il
mondo circostante che si sviluppa a partire dal desiderio e dalla
curiosità dei bambini di conoscere oggetti e situazioni
- Organizzare attività di
manipolazione, con le quali i bambini esplorano il funzionamento delle
cose, ricercano i nessi causa-effetto e sperimentano le reazioni degli
oggetti alle loro azioni
- Favorire l’esplorazione vissuta in
modo olistico, con un coinvolgimento intrecciato dei diversi canali
sensoriali e con un interesse aperto e multidimensionale per i fenomeni
incontrati nell’interazione con il mondo
- Creare occasioni per scoprire,
toccando, smontando, costruendo, ricostruendo e affinando i propri gesti,
funzioni e possibili usi di macchine, meccanismi e strumenti tecnologici
Indicazioni
per il primo ciclo di istruzione
- Insegnare attraverso l’esperienza
- Utilizzare la tecnologia in modo
critico e creativo
- Favorire la didattica inclusiva
- Promuovere la creatività e la
curiosità
- Sviluppare l’autonomia degli alunni
- Utilizzare attività laboratoriali
Indicazioni
per il secondo ciclo di istruzione
- Promuovere la realizzazione di
attività pratiche e di laboratorio
- Utilizzare metodologie attive e
collaborative
- Favorire la costruzione di conoscenze
attraverso l’utilizzo di strumenti tecnologici e informatici
- Promuovere attività che affrontino
questioni e problemi di natura applicativa
- Utilizzare metodologie didattiche per
un apprendimento di tipo induttivo
- Realizzare attività di PCTO
nell’ambito STEM
Indicazioni
per l’educazione degli adulti
- Adattare la didattica alle
esigenze e all’esperienza pregressa degli studenti adulti
- Utilizzare la tecnologia in modo
efficace
- Sviluppare le competenze trasversali
Le
competenze digitali per la scuola del futuro
Le
Linee guida per le discipline STEM vanno ad arricchire le altre iniziative
varate per favorire lo sviluppo delle competenze digitali degli
studenti italiani, come ad esempio il Piano Nazionale Scuola Digitale e
il Piano Scuola 4.0.
Questo
perché
Linee
guida per le discipline STEM
Approfondimenti
- Le Linee guida per le discipline STEM
- Come
studiare e fare i compiti con l’Intelligenza artificiale
- La
Competenza chiave in Matematica, Scienze, Tecnologie e Ingegneria
- Le
competenze STEM nell’Indagine IEA TIMSS
- I risultati di
IEA TIMSS 2019
- Il
coding a scuola per lo sviluppo del pensiero computazionale
- La
Competenza chiave in Matematica, Scienze, Tecnologie e Ingegneria
- Il
coding a scuola per lo sviluppo del pensiero computazionale
- Educare al Digitale,
educare con il Digitale
- L’Educazione
del futuro: gamification, robot e blockchain
- Intelligenza
Artificiale: sfide e opportunità per la Scuola del futuro
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