NON SONO STRANIERI.
La possibilità di futuro e di sviluppo di un Paese è legata alla cura dell’intelligenza e del cuore dei bambini e dei giovani che frequentano la scuola.
Il futuro di una democrazia che non sia ‘stanca’, ma sostanziale, è legato alla possibilità di esercitare competenze di cittadinanza attiva e creativa a cominciare dai bambini e dai giovani.
Nella scuola italiana non esistono ‘stranieri’, ma solo bambine e bambini, ragazze e giovani, con i loro talenti che dobbiamo far fiorire.
Questo è testimoniato dai nostri docenti
e dirigenti, impegnati non ad escludere, ma ad includere, senza aspettare che
ci sia una legge ad obbligarli, ma creando le condizioni perché una legge ci
sia.
Se nella scuola nessuno è straniero, perché così non è
nel Paese?
Dobbiamo poter contare sull’intelligenza, il talento,
la passione civile di tutti; dobbiamo temere la frustrazione e la rabbia degli
esclusi.
Italo Fiorin
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