- Ecco concepirai un figlio e lo darai alla
luce.
In quel tempo, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallègrati, piena di grazia: il Signore è con te».
A queste parole ella fu molto turbata e si
domandava che senso avesse un saluto come questo. L’angelo le disse: «Non
temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un
figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù.
Sarà grande e verrà chiamato Figlio
dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà
per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».
Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà
questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo
scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra.
Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco,
Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e
questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a
Dio».
Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore:
avvenga per me secondo la tua parola». E l’angelo si allontanò da lei.
Commento di padre Antonio Rungi
Con Maria, la nostra vita si
colora di armonia e bellezza infinita.
La solennità dell'Immacolata Concezione della Beata Vergine
Maria che si celebra con data fissa l'8 dicembre, quest'anno capita nella
seconda domenica di Avvento. Con questa seconda tappa verso il Natale la
Madonna Immacolata ci offre l'opportunità di vivere meglio con lei l'attesa del
Messia e predisporre il cuore e la mente ad accogliere la nascita di Gesù,
nell'annuale ricorrenza del Natale.
Tuttavia, la festa dell'Immacolata è un motivo per tutti noi
per riflettere sul grande mistero di questa singolare donna, Madre di Dio,
preservata dal peccato originale e che ha detto il suo Si certo e convinto a
Dio, nell'Annunciazione della nascita del suo Figlio. Il sì di Maria è il punto
di partenza per la comprensione del dogma dell'Immacolata Concezione,
proclamato da Pio IX l'8 dicembre 1854.
Con esso, infatti, si afferma nella Chiesa più
prepotentemente la devozione alla Beata Vergine Maria sotto il titolo di
Immacolata. Devozione già forte e sentita, da secoli, nella Chiesa e mai, fino
a quel momento, definita come dogma di fede. Da questa data in tutto il mondo,
Maria viene venerata sotto questo titolo che caratterizza in modo singolare la
devozione mariana tra il popolo santo di Dio. Il dogma dell'Assunzione al Cielo
verrà successivamente a distanza di circa 100 anni, nel 1950. Per comprendere
ed entrare meglio in questa solennità è bene attenersi a quanto ascoltiamo nel
Vangelo di questa solennità, che riguarda l'Annunciazione e il Sì di Maria a
Dio. Maria si dichiara, dopo un momento di legittimo dubbio da un punto vista
umano, tutta disponibile alla volontà di Dio e al progetto di Dio sulla sua
vita, che poi diventerà vita per tutta l'umanità, in quanto nel suo grembo
verginale, per opera dello Spirito Santo, proprio in quel momento, prenderà
vita nostro Signore Gesù Cristo. L'espressione che l'Arcangelo Gabriele usa per
chiamare Maria è ben nota, anche perché è inserita nella preghiera mariana dell'Ave
Maria, che prosegue esattamente con le parole dell'Arcangelo: ?Piena di grazia,
il Signore è con te?. Cosa significhi questa definizione angelica, biblica,
teologica è facile capirlo mediante lo studio che ne hanno fatto i teologi e il
magistero per arrivare poi alla definizione del dogma dell'Immacolata. Maria è
piena di grazia, in quanto Madre di Dio e Madre della Chiesa e proprio perché
Madre di Dio non ha conosciuto la fragilità del peccato d'origine e di
conseguenza tutti gli altri possibili peccati, connaturali alla natura umana
debilitata dalla colpa originale. In realtà, il dogma dell'Immacolata
Concezione non fa altro che confermare quello che l'Arcangelo dice nel momento
del sì di Maria. Lei è la piena di grazia perché porta nel suo grembo il
Salvatore e Redentore.
La festa di questo giorno, oltre che mettere in risalto la
bellezza e la singolarità di questa Donna, Tutta bella e pura, richiama a noi
suoi figli il fondamentale dovere di conformarci a Cristo, mediante Maria.
Conformarci a Cristo con il nostro sì, non sempre definitivo, come è stato
quello di Maria, in ogni momento della nostra vita. Non bisogna attendere
particolari momenti per rispondere alla chiamata di Dio, al servizio della sua
parola, che si è fatta carne; non bisogna sentire un particolare richiamo ad
essere, come Maria, missionari di Cristo nel mondo, ma tutta la nostra
esistenza deve essere una missione cristiana e mariana. Maria, si sa, è stata
preservata dal peccato originale e da ogni altro peccato per i meriti di Cristo
e in vista della Redenzione.
Lei è stata associata a Cristo nella sua Pasqua di
morte e risurrezione, perché pensata da Dio, dall'eternità, ad essere la Madre
di Cristo e dell'umanità. L'Immacolata Concezione è perciò una festa di
adesione, anzi dell'adesione a Cristo nel progetto di rivoluzionare il mondo
con l'amore e con il sacrificio della croce. Con questa festa ci lasciamo
coinvolgere dalla nostra Madre, assumendo per noi lo stesso modello di
comportamento nella purezza, nella tenerezza, nella bontà del cuore,
nell'essere madri e padri con un cuore nariano. Maria, Madre del Signor e Madre
della Chiesa, modello di vita umana e cristiana a cui ci rifacciamo nella vita
quotidiana, ispiri a vivere ogni giorno, sempre più coerentemente, gli impegni
del nostro battesimo, che è lotta al peccato, è affermazione del bene, è
schiacciare la testa ai tanti tentacoli delle insidie del Demonio e di Satana,
per fare affermare la forza dell'amore e del bene, la grazia di Cristo nella
storia di ognuno di noi e nella storia della Chiesa che, in questo momento, ha
bisogno di purificazione e di rinnovamento spirituale. Non a caso la festa
dell'Immacolata è anche un forte richiamo a coltivare in noi i valori
spirituali, soprannaturali, i valori della purezza e della semplicità del cuore
e della mente, che hanno attinenza con la vita di ogni bambino, di ogni adulto
e di ogni anziano che ama davvero la Madonna e a Lei si ispira tutti i giorni.
Nessuno è escluso da questo cammino spirituale che siamo chiamati a fare, in ragione
di quella consacrazione battesimale, che abbiamo ricevuta e che ci deve rendere
capaci di vivere sempre più coerentemente con il messaggio dell'Avvento e del
Natale di Gesù, che ci viene proposto anche mediante l'icona della Madonna
Immacolata: lotta al male ed affermazione del bene in ogni momento della vita,
a partire dal momento del concepimento fino all'ultimo istante della vita
terrena e all'ultimo respiro della nostra ed altrui, sempre e comunque, vita
degna di essere difesa e non offesa. Tutta la nostra vita, va improntata alla
scuola mariana della purezza, bellezza e della grazia. Non ci può essere vero
cristiano, se egli non vive come Maria il suo continuo donarsi a Dio, nella
pienezza del proprio essere e del proprio agire. Non ci può essere un vero
cristiano che rispecchiandosi nella Tutta Bella e Pura, non avverta in lui la
necessità di una purificazione piena e totale del suo cuore e della sua mente,
per essere coerente con quello che effettivamente è. Non ci può essere, più in
generale, un vero cristianesimo se non guardiamo costantemente a Colei che ci
ha portato Cristo ed è stata preservata dal peccato originale ed è stata
associata al mistero della redenzione, perché effettivamente pensata da Dio per
una speciale missione, come ci fanno intendere i testi biblici mariani,
contenuti nella liturgia della parola di questa solennità. Da Maria possiamo
attingere, oggi e sempre, la forza per rinnovarci, incamminarci e poi camminare
verso l'eternità, dove lei ci attende, in corpo ed anima, in quanto assunta in
cielo, appena lasciata questa terra, sempre per i meriti di Cristo, unico
Salvatore del mondo.
A lei ci rivolgiamo in questo giorno speciale, perché
possiamo vivere intensamente la nostra vita cristiana, secondo il modello
mariano, che nell'Immacolata, trova spiegazione e ragione di tante nostre
autentiche aspirazioni al bene. Due sono gli orientamenti che Maria ci detta:
il primo è quello di andare verso Dio, elevandoci dalle miserie e debolezze
umane; il secondo è andare verso i fratelli per risollevare quei fratelli e
sorelle bisogni di aiuto di ogni genere. In questo senso insieme a Maria
possiamo cercare e trovare il fratello con il volto sofferente che ha necessità
di gesti di tenerezza e vicinanza; in Maria possiamo riscoprire la bellezza di
essere figli di Dio, santi ed immacolati al suo cospetto nella carità. Egli che
ci ha predestinati ad essere figli adottivi, mediante Gesù Cristo, nato nel
grembo verginale e purissimo di Maria, possa continuare la sua azione di grazia
in noi per essere santi ed immacolati in un mondo come il nostro, che ha
dimenticato certi valori fondamentali della vita umana ed è sempre più lontano
da uno stile di vita autenticamente cristiano e mariano.
La Madonna dal cielo
guidi il cammino dei piccoli, dei giovani, degli adulti, degli anziani, degli
ammalati e soprattutto delle persone più fragili e vulnerabili, che spesso
vengono offese nella loro dignità umana, nella felice intuizione che è quella
di essere dalla parte del vero e che hanno bisogno di ritrovare se stesse in un
mondo che emargina, denigra ed umilia.
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