- APPREZZARE E VALORIZZARE PER CRESCERE E FAR CRESCERE MEGLIO -
Se decidiamo di cambiare noi stessi - o di aiutare altri a migliorare- dobbiamo scegliere un approccio, una strada da seguire. Quello che suggeriamo noi è basato sui punti di forza: ciascuno di noi ha dei punti di forza, a volte senza saperlo. Se scegliamo di cambiare utilizzando un approccio basato sui punti di forza, il nostro primo obiettivo (1) sarà quello di scovare questi “talenti nascosti”, mentre il secondo (2) sarà quello di lavorare attivamente su di essi.
Perché proponiamo un approccio basato sui punti di
forza invece di correggere le debolezze? Esiste un simpatico esperimento
scientifico al riguardo. Nel 1925 (molto tempo prima che si sviluppassero le
moderne scuole di pensiero psicologiche e che la didattica venisse affrontata
da pedagogisti e filosofi con l’attenzione scientifica che riceve oggi) la
ricercatrice Elizabeth Hurlock condusse uno studio su un gruppo di studenti. Lo
studio aveva l’obiettivo di spingere questi studenti a migliorare il proprio
rendimento scolastico e le performance nei test.
Alcuni tra questi studenti ricevettero degli
incoraggiamenti positivi e furono invitati ad impegnarsi per fare sempre
meglio, a partire dai propri punti di forza; altri, invece, ricevettero delle
critiche riguardo agli errori che avevano commesso nei primi test. Nel 1925 criticare
aspramente gli errori degli studenti era la prassi nella maggior parte delle
scuole americane e del mondo.
Dallo studio emersero i dati seguenti: tra gli
studenti i cui errori erano stati criticati, il 19% migliorò il proprio
rendimento nel corso dei test successivi. Un risultato lievemente positivo.
Tra gli studenti che erano stati incoraggiati a far
meglio e a lavorare sulle proprie potenzialità, il numero di coloro che
riuscirono a migliorare il proprio rendimento fu del 71%! Un risultato
sorprendente.
Questo esperimento non è un punto isolato: numerose
ricerche – anche negli ultimi anni – hanno confermato che gli approcci
basati sui punti di forza sono molto più efficaci di quelli che hanno come obiettivo
la correzione dei punti di debolezza.
Ma qual è il segreto di questa scelta? Partire dai
punti di forza permette di mettersi alla prova rispettando il senso di autoefficacia e l’autostima: così facendo,
agiremo con una forte motivazione di base. Non dobbiamo mai dimenticare che nei
processi di apprendimento le emozioni e l’intelligenza emotiva giocano
un ruolo fondamentale.
Abbiamo
evidenziato l’importanza di lavorare sui punti di forza invece
di focalizzarsi sulle debolezze. Tuttavia, qualcuno potrebbe ancora obiettare:
perché cambiare? Perché affidarsi all'incertezza e all'imprevisto? La risposta
è semplice: il cambiamento è uno degli
strumenti migliori per lavorare sui propri punti di forza.
Com'è
possibile? Lo chiariamo utilizzando una teoria scientifica, quella della casualità pianificata (formulata nel 1999 dagli psicologi
Krumboltz, Mitchell e Levin).
Questa teoria è stata utilizzata con successo in molte grandi aziende americane, generando una piccola rivoluzione nel mondo del counselling professionale e dello sviluppo della carriera. Secondo la teoria della casualità pianificata, l’esplorazione genera eventi casuali che potrebbero rendere migliore la vita degli individui e le loro competenze; questi eventi casuali potrebbero inoltre rendere capaci gli individui di afferrare opportunità altrimenti precluse. Questa teoria è fondamentale per la crescita personale; infatti, ci dice, in parole povere, che dal cambiamento potrebbe nascere qualcosa di buono (che non potremmo ottenere altrimenti) e che tutti noi possiamo farci “esploratori”, ovvero ricercatori del cambiamento. Si tratta di una formulazione scientifica di quella che viene definita “serendipità“.
Questa teoria è stata utilizzata con successo in molte grandi aziende americane, generando una piccola rivoluzione nel mondo del counselling professionale e dello sviluppo della carriera. Secondo la teoria della casualità pianificata, l’esplorazione genera eventi casuali che potrebbero rendere migliore la vita degli individui e le loro competenze; questi eventi casuali potrebbero inoltre rendere capaci gli individui di afferrare opportunità altrimenti precluse. Questa teoria è fondamentale per la crescita personale; infatti, ci dice, in parole povere, che dal cambiamento potrebbe nascere qualcosa di buono (che non potremmo ottenere altrimenti) e che tutti noi possiamo farci “esploratori”, ovvero ricercatori del cambiamento. Si tratta di una formulazione scientifica di quella che viene definita “serendipità“.
Quando
parliamo di sviluppare i punti di forza, ci riferiamo ad una serie di competenze
utili per la vita personale e professionale. Questi punti di forza sono stati
definiti in modi diversi nelle diverse epoche dell’uomo: gli antichi greci le
chiamavano aretè, i cristiani virtù, alcune teorie psicologiche le
hanno poi definite competenze, prima che gli psicologi positivi rispolverassero
l’antica concezione di virtù.
Il problema delle virtù/competenze è che non sempre abbiamo a disposizione un percorso lineare per svilupparle; questo è dovuto al fatto che le nostre scuole non “insegnano” l'agire virtuoso direttamente e neppure la società lo fa. Le virtù sono fondamentali per vivere in modo felice e rispettoso, eppure vengono tenute ai margini della società.
Il problema delle virtù/competenze è che non sempre abbiamo a disposizione un percorso lineare per svilupparle; questo è dovuto al fatto che le nostre scuole non “insegnano” l'agire virtuoso direttamente e neppure la società lo fa. Le virtù sono fondamentali per vivere in modo felice e rispettoso, eppure vengono tenute ai margini della società.
La
verità è che tutti noi, a livello intuitivo, comprendiamo l’importanza delle
virtù, eppure le diamo per scontate. Di solito, rimangono al livello dei “buoni
propositi”.
Se
vogliamo far sì che le nostre virtù escano da quel limbo mentale e divengano
atto, il cambiamento è la strada più semplice ed efficace.
·
Hurlock, E. B. (1925). An Evaluation of Certain
Incentives Used in School Work. Journal
of Educational Psychology, 16(3), 145-159
·
Laudadio A., Mancuso S.,
Manuale di psicologia positiva, Franco Angeli, 2015
Luigina Mortari, Le virtù a scuola, Cortina, 2014
C Colasanti, Franta, L'arte dell'incoraggiamento, Cortina, 1991
Da Portale bambini
Nessun commento:
Posta un commento