martedì 5 giugno 2018

IL SILENZIO DEGLI IN-DOCENTI. LE AREE DI CRITICITA' PER LA SCUOLA ITALIANA

Insegnare non è semplice, come mostra il recente rigoroso studio della sociologa Maddalena Colombo, Gli insegnanti in Italia – Radiografia di una professione, che esordisce così: «Gli insegnanti italiani sono tra i più anziani d’Europa, a causa del basso turn over e della lunga trafila del precariato che i giovani devono affrontare. La carriera è «orizzontale», ossia manca un percorso di distinzione gerarchica (basato su incentivi e premi) che possa stimolare insegnanti capaci e impegnati al continuo miglioramento. Riguardo al trattamento economico, lo stipendio dei docenti italiani è tra i più bassi d’Europa». ...
Le macro-criticità, combinate con peculiarità sociali e culturali, conducono i docenti alla frustrazione tipica dei lavori senza adeguato riconoscimento, il burn-out è infatti assai frequente. È un sistema che genera quelli che chiamo «in-docenti», coloro che, pur potendo essere ottimi insegnanti, vengono silenziosamente sacrificati da un contesto che neutralizza o addirittura umilia. 
Docente viene dalla stessa radice di «dire», che in origine significava «indicare». Il docente è colui che indica ciò che vale all’interno dei saperi teorici e pratici e, attraverso questo, rende gli studenti critici, autonomi e capaci di scegliere come continuare l’esplorazione. L’in-docente al contrario non indica perché, persa la stima professionale e personale, non crede di dover e poter segnalare più nulla se non la propria frustrazione, che si riflette nello specchio impietoso della protesta dei ragazzi. Perché? ...

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