sabato 4 febbraio 2017

Domenica 5 febbraio: SALE DELLA TERRA e LUCE DEL MONDO

Nel Vangelo di questa domenica Cristo dice ai suoi discepoli di sempre: “Voi siete il sale della terra…Voi siete la luce del mondo” (Mt 5, 13 e 14). Con queste parole Gesù non ci invita a sforzarci di diventare sale e luce, ci rivela quello che siamo. Non ci dice che cosa dobbiamo fare, ci ricorda quello che siamo già: sale e luce. Certo all’essere segue l’agire e, quindi, prendendo coscienza che siamo come il sale, che conserva e dà sapore, e come la luce illumina, che dà sicurezza, riscalda, noi abbiamo il compito di donare nuovo “sapore” al mondo, e di preservarlo dalla corruzione, con la sapienza di Dio, che risplende pienamente sul volto del Figlio, perché Egli è la “luce vera che illumina ogni uomo” (Gv 1,9).

Dicendo: “siete il sale della terra”, Gesù ci spiega che tutta la natura umana corrotta dal peccato è diventata insipida, ma per mezzo del nostro ministero di testimonianza, la grazia dello Spirito Santo rigenererà e conserverà il mondo. Per questo il Redentore ci insegna le virtù delle Beatitudini, quelle che sono le più necessarie, le più efficaci per noi che vogliamo assomigliare a Lui. Chi è mite, umile, misericordioso, giusto, non rinchiude in se stesso le buone opere che ha compiute, ma  ha cura  che queste  sorgenti zampillino anche per il bene degli altri. Chi ha il cuore puro, chi è operatore di pace, chi soffre la persecuzione per la verità, ecco la persona che consacra la vita al bene di tutti. Se ci sciogliamo come il sale diamo sapore alla vita del mondo, costruiamo una cultura della vita ed una civiltà dell’amore.

Dicendo:siete luce del mondo”, Cristo ci insegna che, uniti a Lui, noi possiamo diffondere in mezzo alle tenebre dell’indifferenza e dell’egoismo la luce dell’amore di Dio, vera sapienza che dona significato all’esistenza e all’agire degli uomini, A questo insegnamento sul fatto che siamo luce Gesù aggiunge subito queste parole: “Non può restare nascosta una città che sta sopra un monte, né si accende una lampada per metterla sotto il moggio, ma sul candelabro, e così fa luce a tutti quelli che sono nella casa. Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al Padre vostro che è nei cieli” (Mt 5, 15 – 16).....


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