sabato 9 novembre 2013

ANALOGICO, CIOÈ INTELLIGENTE


«Il cuore del pensiero non è la logica, ma la capacità di associare concetti l’uno all’altro anche in modo imprevedibile …. Le categorie sono come città: si sviluppano a partire dal centro storico e arrivano alla periferia….  Il bambino passa dall’esperienza immediata della propria mamma all’idea generale di madre …
Come nella teoria mimetica di René Girard, è centrale il fatto che ogni relazione sviluppa e nutre la mente, fin dai primi attimi della vita: dalle semplici imitazioni alle estrapolazioni più astratte».  Parla il filosofo francese Emmanuel Sander
                                                                                                                                  di Daniele Zappalà

Il filosofo dell’intelligenza americano Douglas Hofstadter è di ritorno con un volume che ricorda, per mole e densità, il celebre Gödel, Escher, Bach: un’eterna ghirlanda brillante (“Geb” per gli appassionati), tradotto negli anni Ottanta da Adelphi. Un trentennio dopo, le pagine zigzagano nuovamente fra i meandri del pensiero umano, lasciando questa volta più sullo sfondo i paragoni con l’intelligenza artificiale. Nella nuova impresa, inoltre, Hofstadter è affiancato dallo psicologo sperimentale francese Emmanuel Sander. Uscita innanzitutto proprio in Francia, con il titolo L’analogie. Coeur de la pensée (“L’analogia. Cuore del pensiero”; Odile Jacob, pagine 688, euro 31,90), la summa riunisce un numero impressionante di esempi – ordinari, linguistici, pedagogici, storici e scientifici – per dimostrare che l’intelligenza umana non è un semplice operatore logico, ma impiega invece sempre una funzione cognitiva più sfuggente, raffinata e ricca: l’analogia. Sander, docente all’Università di Parigi 8, ha accettato di parlarci della nuova teoria sviluppata in un volume che fra l’altro strizza spesso l’occhio alla cultura e alla lingua italiana.

Professore, lei sostiene con Douglas Hofstadter che ragioniamo tramite analogie. Come le definirebbe?
«Per restare all’essenziale, si tratta di paragoni mentali, generalmente fra qualcosa che è esterno a noi e qualcosa d’interno. Ovvero, fra un avvenimento esterno e una conoscenza, un concetto che possediamo già. In modo quasi sistematico, ciò implica un legame fra presente e passato, anche se talora può trattarsi di un passato molto recente».

Questa visione contraddice le famose categorie logiche mentali?
«La nostra teoria è in contrasto con due visioni classiche. Innanzitutto, con la tradizione delle categorie aristoteliche, secondo la quale esiste una segmentazione oggettiva del mondo, indipendente dall’essere umano. ......

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disegno di Doriano Solinas

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