e
apprendimento.
Competenze,
competenze digitali e apprendimento. L’unione fa la forza
A
pochi giorni dalla presentazione del Rapporto INVALSI il Presidente Roberto
Ricci approfondisce in questa riflessione alcuni elementi cruciali emersi dalla
Rilevazione 2025, che per la prima volta ha misurato anche le competenze
digitali dei nostri studenti. Sono aspetti che hanno delineato un quadro della
Scuola quanto mai ricco di indicazioni per lo sviluppo di linee progettuali per
il futuro.
I dati della Rilevazione nazionale 2025 hanno messo a fuoco, forse più che in passato, aspetti di grande complessità nella nostra Scuola. Tra le tante informazioni emerse sono sicuramene di grande interesse quelle relative alle competenze digitali dei giovani, rilevate per la prima volta con una somministrazione che, in questa prima fase, è stata circoscritta a un campione statisticamente significativo di studenti del secondo anno di Scuola secondaria di secondo grado.
Le
ragioni che orientano l’attenzione della Scuola verso questo particolare
repertorio di competenze sono esplicitate a livello europeo nella Raccomandazione
del Consiglio sulle competenze chiave per l’apprendimento permanente, in
cui si sottolinea che
La
competenza digitale implica l’uso sicuro, critico e responsabile delle
tecnologie digitali e il loro impiego nell’apprendimento, nel lavoro e nella
partecipazione alla società. Comprende l’alfabetizzazione all’informazione e ai
dati, la comunicazione e la collaborazione, l’alfabetizzazione ai media, la
creazione di contenuti digitali (compresa la programmazione), la sicurezza
(compreso il benessere digitale e le competenze relative alla sicurezza
informatica), le questioni relative alla proprietà intellettuale, la
risoluzione di problemi e il pensiero critico.
Si
tratta infatti di competenze chiave, essenziali per i cittadini per la
realizzazione personale, uno stile di vita sano e sostenibile, l’occupabilità,
la cittadinanza attiva e l’inclusione sociale.
La
connessione forte delle competenze digitali con le altre competenze è messa in
evidenza dalla Prova INVALSI. Come afferma il Presidente Ricci, siamo tra i
primi a dotarci di un sistema di rilevazione di questo tipo e con esiti
piuttosto interessanti come, ad esempio, sollecitare tantissime considerazioni
che mettono in luce ciò che caratterizza positivamente la nostra scuola, come
l’esercizio di compiti attivi […] e questa è un’attività fondamentale che la
scuola esercita allo scopo di sollecitare, favorire e sostenere lo sviluppo
delle competenze chiave, tutte complementari e strettamente interconnesse tra
loro.
Ciò
implica che essendo strettamente collegate, l’acquisizione di una competenza
favorisce lo sviluppo delle altre, e questo vale anche per la competenza
digitale.
DigComp
2.2 Il Quadro delle Competenze Digitali per i Cittadini
Se
il contesto di provenienza è un fattore determinante nel promuovere, ostacolare
o rallentare l’acquisizione di tali competenze, ancora una volta – asserisce
Roberto Ricci – si evidenzia l’importanza dello spazio 0-6, poiché già a
partire da una fase di sviluppo così precoce il sostegno degli apprendimenti si
esercita lungo tante direzioni, che però sono molto coerenti tra loro.
I
dati che le Rilevazioni ci permettono di raccogliere sono un capitale prezioso
per identificare e definire la direzione da prendere per migliorare
l’esistente. Con la loro oggettività consentono infatti di definire l’entità
del fenomeno che ci interessa approfondire e ci mostrano tendenze
che diversamente non sarebbero chiare […] Sfruttare anche le competenze
digitali come strumento alternativo – o meglio, complementare- per raggiungere
quote sempre più ampie di giovani è una grandissima opportunità. Io credo si
possa fare tantissima buona scuola – e questo i dati ce lo dicono – perseguendo
obiettivi fondativi, e quindi molto antichi della nostra scuola, in una chiave
moderna, attuale, futura.
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