che non voleva
essere il Messia
Dopo Se il cielo adesso è vuoto. È possibile credere in Gesù nell’età post-religiosa?, il giornalista e regista Gilberto Squizzato dedica il suo nuovo libro alla ricerca del Gesù storico tramite un’indagine rigorosa volta a superare le troppe deformazioni religiose e i molti travisamenti moralistici che collocano il suo Vangelo in una dimensione del tutto astratta e disincarnata.
Tante le domande a cui intende rispondere l’avvincente inchiesta descritta in
questo libro. Gesù venne al mondo per mettere in scena un copione deciso
nell’alto dei cieli o il figlio di Maria costruì faticosamente la propria
identità umana? E come giunse progressivamente a comprendere che era arrivato
per lui il momento di quella che possiamo definire proprio come una
“conversione” non solo religiosa? Perché scelse Cafarnao quale centro
propulsore della sua azione pubblica? Fu lui a chiamare i Dodici o fu invece un
primo nucleo di spiriti inquieti della turbolenta Galilea a costituirlo come
capo di una banda di rivoltosi fuorilegge? Gesù identificò davvero fin dal
principio se stesso come il “Figlio dell’Uomo” (il Messia) che secondo le
profezie di Daniele avrebbe ristabilito l’Impero di Dio? E quello dei gesuani
fu un movimento pacifico o ebbe anche i tratti di una cospirazione armata
antiromana?
Questa
scrupolosa e documentata ricerca storica ci rivela un Gesù di Nazareth molto
più concreto, determinato e politicamente combattivo di quanto normalmente non
si creda.
Un autentico sovversivo che chiede ai suoi conterranei una radicale rivoluzione
antropologica da cui deve scaturire al più presto un nuovo assetto economico,
sociale e politico della Palestina del suo tempo.
Sono convinto che in questo modo ci avvicineremo, per quanto possibile, a un
Gesù di Nazareth molto più umano di quanto crediamo, molto più determinato e
politicamente combattivo di quello in cui ci hanno insegnato a credere: un
autentico sovversivo che con la sua banda di fuorilegge osa attentare
all’ordine costituito, sia religioso che politico, e che propone ai suoi
conterranei quella che oggi chiameremmo una vera e propria “rivoluzione
antropologica” alla quale lui stesso perviene grazie a una lunga, laboriosa
“conversione” che costituisce appunto il tema centrale di questo libro.
Squizzato, Il sovversivo di Nazareth
La conversione dell'operaio che non
voleva essere il Messia, ed. Gabrielli, 2025
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