sabato 20 settembre 2025

I NUOVI PROGRAMMI "RIMANDATI"

 


INFANZIA, PRIMARIE 

E SECONDARIE 

DI PRIMO GRADO

Il Consiglio di Stato sospende il parere sulle Indicazioni del Ministero per le scuole: «Inadeguate»

 Nel testo troppi refusi 

Dubbi anche su latino alle medie, coperture e motivo del rinnovo. 

Valditara: Non è bocciatura

 «Lacune strutturali», «aspetti inadeguati allo scopo» ma anche refusi e scarsa accuratezza redazionale. Sono questi alcuni dei motivi con cui ieri il Consiglio di Stato ha momentaneamente sospeso il parere sulle Indicazioni nazionali, ovvero i programmi scolastici per le scuole d’infanzia, primarie e secondarie di primo grado che il Ministero dell’Istruzione e del Merito aveva presentato – come da prassi – all’organo consultivo. I giudici esprimono perplessità sull’introduzione dell’insegnamento del latino come materia facoltativa alle scuole medie: una misura che rischia di aumentare il divario tra gli studenti e solleva problemi organizzativi visto che i docenti di lettere potrebbero non possedere i requisiti necessari per l’insegnamento del latino. 

Il Consiglio di Stato ha fatto poi una valutazione economica e messo in dubbio che alcune delle nuove indicazioni potrebbero non godere poi di un’effettiva disponibilità di risorse. Infine, vi sono delle mancanze formali: la documentazione predisposta dal Ministero non contiene evidenze misurabili delle carenze degli attuali programmi e risultano assenti indicatori quantitativi per misurare l’efficacia degli interventi proposti, peraltro poco giudicati dal Consiglio poco coerenti con le normative europee. 

 poi ci sono le osservazioni linguistiche: i giudici hanno segnalato una lunga serie di refusi (da «realità» invece di «realtà» a dimotrare» al posto di «dimostrare») che, insieme all’uso errato dei pronomi e delle virgole nei posti sbagliati, evidenziano la scarsa accuratezza sul provvedimento. Alla notizia i sindacati vanno all’attacco: «Siamo di fronte a un impianto fragile e distante dalla realtà delle scuole » dichiara Uil Scuola Rua; mentre Flc Cgil aggiunge: «Le Indicazioni nazionali 2025 rappresentano una pericolosa operazione di revisione della cultura democratica della scuola e del Paese». 

Da parte sua il ministro Giuseppe Valditara chiarisce che non si tratta di una bocciatura ma di « un parere di natura interlocutoria» per il quale al Ministero basterà integrare la documentazione per permettere alle nuove indicazioni nazionali per la scuola di proseguire nel loro iter.

 www.avvenire.it

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