martedì 27 settembre 2022

LETTERA AI POLITICI


 CHIAMATI A SERVIRE

Coraggio, miei cari amici. Abbiate la percezione del compito straordinario che vi è stato affidato, quale che sia la vostra estrazione ideologica e culturale.

“La politica – diceva La Pira - è l’attività religiosa più alta dopo quella dell’unione intima con Dio. Perché è la guida dei popoli, una responsabilità immensa, un severissimo servizio”.

Non vi scoraggiate. Chiedete al Cielo il dono di una genialità nuova che vi metta in grado di esprimere il vissuto dell’uomo contemporaneo. E non lasciatevi cadere le braccia quando, nonostante il vostro impegno personale, improntato a trasparenza ed a rettitudine, vi vedrete destinatari di sospetti da parte di chi, non comprendendo la vostra fatica, spara nel mucchio con raffiche ingenerose di luoghi comuni. Non demordete: la coerenza paga, anche se con qualche ritardo. Paga anche l’onestà. E la speranza non delude!

Tanti auguri. Siate portatori della pubblica gratitudine presso le vostre famiglie, costrette spesso, per il bene di tutti, a rinunciare alla vostra presenza in casa: Possiate trovare nel vostro duro lavoro il sostegno dei cittadini, la solidarietà dei collaboratori, il rispetto degli avversari, il consenso degli ultimi, la benedizione di Dio.

 La Vergine Maria vi preservi dal pianto. Ma vi conceda il privilegio di intenerirvi davanti alle sofferenze dei poveri. Fino alle lacrime.

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