lunedì 12 settembre 2016

UNA CHIESA CHE SI RINNOVA

NON LOGORATE 

PAPA FRANCESCO!





Don Giulio Cirignano *






Qualcuno ritiene di notare segni di stanchezza in Papa Francesco, un certo logorio del suo smalto originario. Ma queste, probabilmente, sono solo labili impressioni provocate per lo più dalla costatazione di quanto sia complesso il compito che si è assunto, per Grazia di Dio e impulso dello Spirito. Sono impaurite deduzioni, non costatazioni di realtà. In questi anni del suo pontificato Papa Bergoglio ha esibito  energie spirituali ed umane assolutamente straordinarie. Si rassegnino i mesti custodi del passato che amano farsi passare per inossidabili difensori della tradizione. Sono solo anacronistici abitanti di un mondo che non c’è più.
Dopo l’appassionato discorso alla Chiesa italiana durante il convegno tenuto a Firenze potevamo sperare in un maggiore riconoscimento da parte di qualcuno della propria estraneità. Non è successo. Potevamo sperarlo, ma non è successo. Sia  chiaro: l’invito alla conversione riguardava tutti e nessuno può sentirsene esentato. Ma chi, in questo momento ha, nelle Chiesa, un più alto livello di responsabilità non può non sentirsi fortemente provocato dallo “stile Bergoglio”.
D’altra parte non possiamo aspettarci dal Papa interventi di natura autoritaria. Non sono, per fortuna, nelle sue corde. Non li compirà: sarebbero controproducenti. Dobbiamo essergliene grati.
Papa Francesco, a nostro conforto, ha già seminato una quantità impressionante di segni di cambiamento. Non sarà più possibile tornare indietro. Sono sotto gli occhi di tutti ed è inutile richiamarli. Può essere più importante, proprio per mettere in sicurezza quanto ha già detto e fatto, indicare alcune innovazioni di carattere strutturale che non sembra più possibile rinviare. Possiamo farne rapida elencazione, attenendoci a quelle che riteniamo più urgenti.
Nessuno può pensare di insegnare a Papa Bergoglio a fare il Papa. Lo sa fare benissimo da solo. La indicazione delle più necessarie innovazioni strutturali non serve al Papa. Serve a quanti non si sono accorti che il tempo passa per tutto, anche per le più consolidate convinzioni, soprattutto in un campo così complesso e delicato come quello religioso.......

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