Scuola, dal Consiglio dei Ministri via libera alle misure per la riapertura in presenza. Ok da Regioni e Enti locali al Piano operativo per le scuole Bianchi: “Al lavoro da mesi, per la ripresa stanziati oltre 2 miliardi”
Via, il 6 agosto, in Consiglio dei Ministri, al pacchetto di norme per la riapertura della scuola in presenza. Dal green pass per i docenti, all’uso della mascherina, alle regole per il distanziamento, il decreto approvato dal governo individua le principali misure per il rientro in aula, che saranno accompagnate da un apposito Piano operativo predisposto dal Ministero dell’Istruzione. Il Piano ha avuto, sempre ieri, l’ok di Regioni, Comuni e Province, in Conferenza Unificata, e sarà inviato alle Istituzioni scolastiche insieme ad uno specifico Protocollo di sicurezza per il settore scuola.
“Il Ministero è al lavoro da mesi per la ripartenza di settembre -
chiarisce il Ministro Patrizio Bianchi -. Da febbraio abbiamo
sempre guardato a questo obiettivo e ci siamo impegnati costantemente per
raggiungerlo, in collaborazione anche con le Regioni e gli Enti locali, che
ringrazio. Abbiamo stanziato oltre 2 miliardi per il rientro in sicurezza -
prosegue Bianchi - compresi 270 milioni per l’edilizia scolastica leggera e
l’affitto di spazi ulteriori per la didattica. Fondi che distribuiremo, per la
prima volta, tenendo conto in via prioritaria della quantità di
alunni presenti sui territori e delle classi numerose”.
Le decisioni del governo
Il decreto legge approvato oggi prevede che nell’anno scolastico
2021/2022 l’attività scolastica e didattica della scuola
dell’infanzia, della scuola primaria e della secondaria di primo e secondo
grado dovrà essere svolta in presenza. La misura è derogabile con
provvedimenti dei Presidenti delle Regioni e delle Province autonome
esclusivamente nelle zone arancioni e rosse, solo in circostanze di
eccezionale e straordinaria necessità e per singole istituzioni
scolastiche o per quelle presenti in specifiche aree territoriali. Il
confine della deroga, dunque, risulta essere ben delineato.
Restano il metro di distanza e l'uso delle mascherine. Dove
le condizioni strutturali-logistiche degli edifici scolastici non consentono il
distanziamento di sicurezza interpersonale di un metro, è previsto sempre
l’obbligo delle mascherine. Queste ultime non dovranno essere indossate dai
bambini di età inferiore ai sei anni e dai soggetti con patologie o disabilità
incompatibili con l’uso di questi dispositivi. Resta ferma, come lo scorso
anno, l’impossibilità di accedere o permanere nei locali scolastici in
caso di sintomatologia respiratoria o temperatura corporea che supera
i 37,5°.
Tutto il personale scolastico dovrà possedere il Green pass,
che costituisce requisito essenziale per lo svolgimento delle prestazioni
lavorative. Il mancato rispetto del requisito è considerato assenza
ingiustificata e a decorrere dal quinto giorno di assenza, il rapporto di
lavoro è sospeso e non sono dovuti la retribuzione né altro compenso. Questa
disposizione non si applica al personale che, per motivi di salute, è esente
dalla campagna vaccinale secondo i criteri indicati dal Ministero della Salute.
I lavoratori fragili sono tutelati. Il Green pass non è previsto per studenti e
studentesse.
Il Ministro Patrizio Bianchi ricorda che “il mondo della scuola è
quello che ha reagito di più e più prontamente all’appello alla vaccinazione” e
ringrazia “l’85% del personale scolastico che si è vaccinato”.
La somministrazione dei pasti nelle scuole dovrà essere
effettuata da personale anch’esso dotato di Green pass che indossi dispositivi
di protezione delle vie respiratorie. Si prevede inoltre una maggiore
tutela legale per il personale scolastico che, nell’adempimento dei doveri
d’ufficio, debba trovare soluzione a problemi tecnico scientifici di
particolare difficoltà.
Il Piano scuola
Le scuole riceveranno un apposito Piano operativo predisposto
dal Ministero, approvato ieri in Conferenza Unificata, insieme ad un Protocollo
di sicurezza dedicato al settore scolastico. Somministrazione dei pasti,
cura degli ambienti, la conferma della figura del referente Covid, le regole
relative all’educazione fisica, all’utilizzo delle palestre, alle assemblee
studentesche, a studentesse e studenti con disabilità sono alcuni dei temi
toccati dal Piano che consente alle scuole di organizzare le loro attività
per il prossimo anno e tiene conto delle indicazioni del Comitato tecnico
scientifico dello scorso 12 luglio.
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