venerdì 8 febbraio 2019

TRATTA DELLE PERSONE: NON SONO NUMERI. SONO NOMI, VOLTI, STORIE CONCRETE


Papa Francesco: "Anche se cerchiamo di ignorarlo, la schiavitù non è qualcosa di altri tempi.
Di fronte a questa realtà tragica, nessuno può lavarsi le mani se non vuole essere, in qualche modo, complice di questo crimine contro l’umanità.
Non possiamo ignorare che oggi esiste la schiavitù nel mondo, tanto o forse più di prima.
Preghiamo per l’accoglienza generosa delle vittime della tratta delle persone, della prostituzione forzata e della violenza".



P. Frederic Fornos, S.I.: “Per Francesco non sono numeri, sono nomi, volti, storie concrete”

Conferenza Stampa di presentazione della Giornata Mondiale di Preghiera e Riflessione contro la Tratta di Persone – Intervento del Rev.do P. Frederic Fornos, S.I. e di Sr. Gabriella Bottani, S.M.C.
Alle ore 11.30 di questa mattina, presso la Sala Stampa della Santa Sede, ha luogo la Conferenza Stampa di presentazione della Giornata Mondiale di Preghiera e Riflessione contro la Tratta di Persone, promossa dall’Unione Internazionali delle Superiore e dei Superiori Generali (UISG/USG), che ricorre ogni anno l’8 febbraio, giorno di Santa Giuseppina Bakhita. Il tema di quest’anno è “Insieme contro la tratta di persone”.
Intervengono alla Conferenza Stampa: P. Michael Czerny, S.I., Sotto-Segretario della Sezione migranti e rifugiati del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale; P. Frederic Fornos, S.I., Direttore internazionale della Rete Mondiale di Preghiera del Papa; Sr. Gabriella Bottani, S.M.C., Coordinatrice internazionale di Talitha Kum. Inoltre, sono presenti alcuni sopravvissuti; Sr. Carmen Ugarte, O.S.R., Sr. Mary Adeline Abamo, S.D.S., due suore impegnate sul campo; P. Bruno Ciceri, C.S., Officiale del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale e Direttore dell’Apostolato del Mare internazionale. Riportiamo di seguito gli interventi dei Conferenzieri:
Intervento del Rev.do P. Frederic Fornos, S.I.
Campagna contro la tratta di esseri umani
Il Video del Papa di febbraio Papa Francesco è fortemente impegnato nella lotta contro questo flagello nelle sue differenti espressioni. Di recente, nel suo Angelus del 20 gennaio, ha pregato per le vittime dei trafficanti di esseri umani, e anche, per i responsabili, lasciando che il silenzio mettesse l’accento su di esso. È un dramma che porta nel cuore e nella preghiera da molto tempo.
Ricorderete il volo di ritorno dall’Irlanda nel luglio 2018. Ha parlato della tratta di esseri umani, organizzata da trafficanti senza scrupoli, con tutto il suo orrore. Ci aveva già chiesto di organizzare questo mese di preghiera, ma proprio dopo questo viaggio, durante un incontro, mi ha chiesto insistentemente che la sua Rete Mondiale di Preghiera potesse davvero pregare per gli uomini, le donne e i bambini che vivono queste situazioni di schiavitù. Di fronte a questa tragedia umana, di fronte a tanta sofferenza, impotenza e angoscia di uomini, donne e bambini vittime della tratta di esseri umani e della schiavitù, spesso nel contesto delle migrazioni, è un grido che viene dal cuore, è il grido di preghiera al Signore. Per Francesco non sono numeri, sono nomi, volti, storie concrete, sono i nostri fratelli e sorelle nell’umanità. Non possiamo tacere se non vogliamo vendere la nostra anima al diavolo. Questo è il motivo per cui siamo qui.
Per questo motivo abbiamo preparato con il Santo Padre il suo video mensile su questo dramma (www.ilvideodelpapa.org). Ascoltate le parole forti del Papa in questo video: “Di fronte a questa realtà tragica, nessuno può lavarsi le mani se non vuole essere, in qualche modo, complice di questo crimine contro l’umanità”. Come indica il documento, presentato dalla sezione “Migranti e Rifugiati” del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale alla fine di gennaio, Orientamenti Pastorali sulla Tratta di Esseri Umani, al punto 21, è importante lavorare su campagne di diffusione, a livello nazionale e internazionale. È importante denunciare. E in questo lavora la Rete Mondiale di Preghiera del Papa, in collaborazione con coloro che sono seduti qui, con questo video del mese di febbraio. Questa tragedia non può essere ignorata, chiediamo, per favore, di renderla nota a tutti. Tuttavia, denunciare la nostra complicità non basta, per questo motivo è anche un’intenzione di preghiera del Papa: “Preghiamo per l’accoglienza generosa delle vittime della tratta delle persone, della prostituzione forzata e della violenza”. Il video può essere visto su: www.ilvideodelpapa.org

Intervento di Sr. Gabriella Bottani, S.M.C.

Talitha Kum: 10 anni contro la tratta dei nuovi schiavi
«Celebrare la Giornata mondiale di preghiera contro la tratta è soprattutto l’impegno ad accendere una luce per la libertà, contro ogni forma di schiavitù»

Anche quest’anno è arrivato l’appuntamento dell’8 febbraio, memoria di Santa Bakhita, in cui si celebra la Giornata mondiale di preghiera e riflessione contro la tratta di persone. Una giornata che questa volta si unisce a un importante traguardo per Talitha Kum, la rete internazionale di religiose e religiosi creata nel 2009 dall’UISG (Unione Internazionale Superiore Generali) promotrice della Giornata.

Talitha Kum infatti celebra i 10 anni di attività nel contrasto alla tratta delle persone nei cinque continenti. Una lunga strada che ha portato grandi risultati. Oggi la rete è impegnata in attività di prevenzione, sensibilizzazione, protezione, partenariato e preghiera in 77 Paesi nei 5 continenti: 13 in Africa, 13 in Asia, 17 in America, 31 in Europa, 2 in Oceania. Nei 34 Paesi dove non ci sono reti nazionali i coordinamenti regionali o continentali hanno gruppi o persone di contatto. Sono ben 34 i corsi realizzati per la costituzione delle reti, per un totale di 136 giorni di formazione, più un corso pilota per la formazione di 22 leader di Talitha Kum per azioni collaborative contro la tratta. Sono più di 1.000 le religiose formate, che operano in 65 Paesi, e oltre 2.000 i partecipanti delle reti guidate dalle suore e impegnati contro la tratta a diversi livelli. Nel mondo ci sono 150 gruppi operativi delle reti di Talitha Kum. Oltre ai gruppi nazionali, si aggiungono i sottogruppi che sono stati comunicati da 17 reti nazionali, circa il 40% delle reti totali. Questo dato dimostra la capacità di articolazione e diffusione della rete sul territorio nazionale.
Non a caso il nome scelto per la Giornata mondiale di quest’anno è “Insieme contro la tratta”: solo attraverso un lavoro congiunto, infatti, è possibile rispondere alla sfida della tratta, promuovere e rafforzare il dialogo e la cooperazione tra le parti interessate e contrastare chi sfrutta il “sogno” di migliaia di persone che cercano di migliorare le proprie condizioni di vita. I 10 anni di Talitha Kum sono un tempo di grazia per la vita consacrata impegnata contro la tratta, nel quale siamo chiamate a ringraziare Dio per il percorso fatto, a verificare il nostro impegno e le azioni comuni e a guardare con coraggio e fiducia il nostro presente e il futuro, per comprendere la complessità del fenomeno in questo tempo difficile, dove tutto è in movimento e i diritti umani sempre meno tutelati. Un grande impegno dell’Ufficio internazionale di Talitha Kum a Roma è il lavoro di lobbying a advocacy in collaborazione con altre realtà: come Dicasteri Vaticani e organizzazioni religiose presso le Nazioni Unite. Riconoscere il percorso compiuto, verificare il nostro impegno e pianificare il futuro sono i passi che Talitha Kum farà durante la prima Assemblea generale della Rete dal 22 al 28 settembre prossimo, dove si riuniranno più di 90 suore impegnate nel mondo contro la tratta di persone.


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