La
Redazione
Nella
moderna società si assiste ormai ad una classe adolescenziale concentrata più
sulla forma che sulla sostanza. A chi di noi non capita quotidianamente di
incrociare giovani ragazze fossilizzate solo ed esclusivamente sull'aspetto
fisico ed esteriore?! Si tratta di una prassi comune che tende alla
spettacolarizzazione e a fare delle adolescenti le protagoniste di mere
esibizioni estetiche.
Invero,
negli ultimi giorni, si è diffusa la notizia di una giovane Miss dell'età di 13
anni e ciò ha suscitato non poco scalpore.
La
tredicenne, sfilando in bikini e tacchi alti, è salita sul palco e si è rivolta
alla giuria descrivendosi così: "Ho 13 anni, sono una ragazza molto
determinata e piena di sogni, vorrei fare la modella e già da oggi i social mi
danno una spinta in più per credere a me stessa".
A
tal fine Alberto Pellai, medico, psicoterapeuta dell’età evolutiva e
ricercatore presso il Dipartimento di Scienze Biomediche dell’Università degli
Studi di Milano, sottolinea come a 13 anni “l'unica cosa che non deve accadere
è mettere il corpo al centro della costruzione del proprio valore e della
propria identità, perché quel corpo si sta trasformando, ma soprattutto si sta
costruendo come immagine mentale".
La
notizia di una giovane tredicenne divenuta Miss ci fa comprendere come
un'adolescente non possa essere considerata solo in funzione del corpo che
viene mostrato ed altresì induce a pensare che la famiglia debba impedire che
quella stessa immagine del proprio corpo diventi un valore di vita.
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